Era giunto il grande giorno, la sera di Halloween.
Le risa dei bambini che si udivano per le strade, le luci delle case addobbate accese perché questi bussassero nella speranza di ricevere quella caramella che più gli piaceva...
Nel primo pomeriggio, Jimin si era presentato alla finestra della camera di Jungkook per fargli un minimo di compagnia nel mentre che passava quegli ultimi attimi insieme al mostro che era sua madre e che in tutta onestà, lo terrorizzava.
Erano le sette e mezza e il sole era già tramontato da un pezzo, il moro sarebbe uscito a breve, per andare a cercare Taehyung.
-puoi entrare nello zaino?- domandò al gatto che con un gesto di capo annuì, per poi tramutarsi in un criceto e farsi infilare nella tasca anteriore della borsa.
-non sbattermi a destra e a manca, però- si raccomandò.
Jungkook annuì e si preparò per scendere, sperando di non incrociarsi con sua madre.
Ma a quanto pare, la fortuna non fu dalla sua parte e proprio quando stava per varcare l'uscita di casa, la strega (sotto copertura?) gli spuntò dietro.
-dove vai a quest'ora?- domandò lei con un cipiglio in volto.
Non era ovvio? Usciva per Halloween.
-vado ad una festa in maschera- rispose infatti, con tono leggermente annoiato.
-vai ad una festa in maschera senza maschera?- ribatté lei, ed in effetti aveva più che ragione.
Jimin nel suo zaino si batté una zampa in faccia per la stupida scelta di parole del ragazzino; mentre Jungkook, che non aveva proprio pensato a quel dettaglio, stava facendo scena muta.
-sarò io a truccarlo, signora!- esclamò una voce all'improvviso, nello stesso momento in cui un ragazzo all'apparenza della stessa età di suo figlio spuntò quasi dal nulla, avvinghiandosi alla sua spalla e baciandogli la guancia.
Jungkook, incredulo, se ne stava zitto senza obiettare.
In fondo, Kim Taehyung era appena apparso dal nulla per salvarlo in calcio d'angolo e gli aveva appena baciato la guancia.
Per di più era vestito come un normalissimo adolescente e vederlo senza mantello, unghie, tatuaggi, lo sconvolse.-sono Jules. Jules Davis, il fidanzato di suo figlio- Taehyung sorrise alla donna che fece lo stesso, più che convinta.
-oh, che piacere conoscerti! Andate o farete tardi!- disse infine, chiudendo la porta non prima di aver salutato suo figlio.
I due si incamminarono e non appena furono abbastanza lontani dall'abitazione del ragazzo, Taehyung sbuffò per poi, con uno schiocco di dita, cambiarsi gli abiti e tornare al suo aspetto normale.
-grazie per avermi salvato-
-ricorda che tu ucciderai tua madre per salvare me, questo è solo uno dei modi per dimostrarti la mia gratitudine-
Ecco, Jungkook a volte detestava tutta questa professionalità.
Taehyung cambiava molto spesso umore e modo di approcciarsi: a volte era come una mammina, era gentile e apprensivo con lui, mentre altre sembrava lo considerasse una persona qualsiasi.
-sei arrabbiato con me?- gli domandò infatti.
-eh? No! No, affatto, tesoro! Sono fierissimo di te, dei tuoi progressi e del tuo coraggio e ti sono molto grato per quello che stai facendo ma sono altrettanto preoccupato per come andrà a finire-
Ecco, appunto.
-anch'io ho paura- parlò anche lui, continuando a camminare nella stessa direzione della strega.
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𝘄𝗶𝘁𝗰𝗵 ; kv ✓
Fanfictiontaehyung è una strega, jungkook un ragazzino curioso; ❴𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮❵ tutti i riferimenti riguardo la stregoneria sono puramente inventati, visto che sono un ignorante in materia. possiate perdonarmi.