22. Incontro il mio ex

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Siamo arrivati quasi a fine giugno, sono passate 2 settimane da quando siamo tornati. Le giornate si stanno allungando e il sole splende.

La prossima settimana darò l'esame così concluderò anche questo anno universitario e fino alla ripresa a settembre sarò libera.

Ho messo in vendita l'appartamento di mamma e un paio di persone sono già state a vederlo.

I ragazzi sono stati bravissimi, si sono portati molto avanti con il lavoro registrando 2 o 3 puntate al giorno anche se la maggior parte devono essere ancora finiti di montare.

I lavori a casa mia procedono. Spesso, dopo cena, siamo venuti tutti qui a impacchettare la roba e smontare i mobili. Le prime stanze che abbiamo liberato sono state la sala e la cucina così i muratori hanno potuto iniziare i lavori per togliere i muri, mi hanno consigliato di non togliere del tutto il muro del corridoio ma di lasciarne un pezzo alto poco più di un metro per poterci appoggiare il divano. Mi è molto piaciuta questa soluzione.

Con il furgone dello zio di Frank abbiamo già portato un po' di mobili e alcuni scatoloni di roba al negozio della mamma di Nelson.

Spero di riuscire a sistemare tutto e potermi trasferire prima di iniziare l'ultimo anno di università.

Con l'aiuto delle ragazze ho fatto una selezione dei mobili nuovi che farò vedere anche a Cesare per la scelta finale, non gli ho ancora chiesto di venire a vivere con me ma voglio che l'arredamento piaccia anche a lui e che si senta a casa se andremo a convivere.

Sono in giro in centro quando me lo ritrovo davanti, lui, il mio ex..... resto quasi pietrificata.

X: - Ciao Sara-

Io: - Ciao Marco-

M: - Lei è Maela, mia figlia- dice indicando verso il passeggino. Mi viene un tuffo al cuore. E' una bimba bellissima con i capelli quasi biondi e 2 occhioni celesti, dovrebbe avere circa 6 mesi, se non ricordo male.

Io: - Complimenti, è molto bella.-

M: - Grazie. E' tanto che non ci vediamo.-

Io: - Sì, da quando ho saputo che sarebbe nata lei.- dico indicandola bambina con una voce che denota ancora un risentimento.

M: - Non volevo farti del male. Mi dispiace.-

Io: - Oh, certo! E' per il mio bene che sei andato a letto con Silvia e sei stato anche così coglione da metterla incinta. Beh, grazie! Telo potevi risparmiare.-

M: - Ho fatto una cazzata! Perdonami, ti prego. Quando ho saputo che era incinta mi sono sentito in dovere di stare con lei, aspettava pur sempre mia figlia. Se non fosse per Maela non la frequenterei neanche più. Ho fatto una figlia con la donna sbagliata, avrei preferito averla con te. Tra me e Silvia è finita da un pezzo, lei non è te.

Io: - Dovevi pensarci prima.-

M: - Mi sei mancata Sara, vorrei provare a sistemare le cose e magari tornare insieme un giorno. Ti andrebbe di uscire con me qualche volta e riprovarci? -

Io: - Non mi sembra il caso.-

M: - Ti prego, pensaci. Sono ancora innamorato di te, non ho mai smesso di amarti. Con Silvia è stato solo sesso, non ho mai provato nulla per lei. Potremmo essere ancora felici.-

Io: - Sto con un altro, Marco.-

M: - Lo conosco? E' una cosa seria?-

Io: - No, non lo conosci e sì, è una cosa seria.-

La bambina inizia a lamentarsi e agitarsi.

M: - Scusami, devo andare, Maela deve mangiare. Mi dai il tuo nuovo numero? Quello che ho non mi funziona più.-

Io: - Non ti funziona perché ti ho bloccato. Tra noi è finita da un pezzo e non tornerò mai con te.-

Mi saluta e si allontana con la bambina. Avrei preferito non incontrarlo mai più, ma la vita va così.

Torno a casa. I ragazzi stanno lavorando, li saluto.

C: - Hai una faccia strana. E' successo qualcosa?-

Io: - E' stata una bella giornata fino a quando ho incontrato quell'imbecille del mio ex.-

Ne: - Era con quell'altra?-

Io: - No, era con la bambina, che oltretutto è bellissima. Con Silvia non ci sta più. -

D: - Che coglione, dopo tutto quello che ha fatto non sta neanche più con lei?-

Io: - Dice che è ancora innamorato di me e che vorrebbe riprovarci. Non l'ho mandato a quel paese solo perché sono una persona educata e c'era molta gente sotto i portici. Credetemi, glielo avrei urlato! Se dovessi incontrarlo ancora e mi ridice qualcosa, giuro che lo strozzo.-

F: - Ragazzi, non la facciamo arrabbiare mai, rischiamo grosso.-

Scoppiamo tutti a ridere.

Io: - Ma come ho fatto a stare con uno smidollato così. Non solo mi tradisci, lo fai per giunta con la mia migliore amica e sei pure così stupido da metterla incinta. E dopo tutto questo hai anche la faccia tosta di chiedermi di tornare con te. Secondo me non troverei uno più imbecille di lui neanche se arrivassi fino a Marte. - dico ridendo poi guardo Cesare: - Tu non ci provare mai che ti faccio fare una brutta fine.- gli dico continuando a ridere.

 Cesare alza le mani: -Mai, piuttosto me lo taglio.-

Io: - Non ci provare, quello mi serve.- dico mentre lo abbraccio e lo bacio. I ragazzi non hanno ancora smesso di ridere.

Io: - Dai, basta, tornate a lavorare, vi ho fatto perdere anche troppo tempo. Ah, vi va di andare a mangiare una pizza stasera?. - I ragazzi sono d'accordo, verranno tutti tranne Nicolas e Frank che avevano già altri impegni.

 Io: - Ok, allora vado a chiamare le ragazze.-

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