𝕁𝕌ℕ𝔾𝕂𝕆𝕆𝕂

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🄻🅄🄾🄶🄾 = Seoul, Corea del Sud
🄿🅁🄾🅃🄰🄶🄾🄽🄸🅂🅃🄰 = Jiu
🄼🄾🄼🄴🄽🅃🄾  = Halloween

<< No >> dissi io convinta, anche se di malumore
<< Che significa questo, che non verrai? Perchè? Ormai è una nostra tradizione festeggiare insieme Halloween, lo sai >> la mia amica Eunji era leggermente scocciata, si vedeva, ma non ci potevo fare niente. Ma lasciate che vi spieghi. Io, insieme alle mie migliori amiche, che sono tre, abbiamo sempre avuto questa sorta di abitudine a vedere film horror con enormi pacchi di popcorn e patatine la sera di Halloween. Questo perché ci è sempre piaciuta questa festività e le sue origini, oltre al fatto che erano momenti per stare insieme.
Tuttavia a causa dei problemi economici dei miei genitori ho dovuto iniziare a lavorare. E indovinate che cosa ho trovato, anche se ben pagato? Un lavoro da cameriera e per di più per servire la famiglia Jeon, ovvero quella di Jeon Jungkook. Una parola per descriverlo? Stronzo
<< Devo lavorare per forza quella sera, non ho altra scelta. Se non lo faccio mi hanno fatto capire chiaro e tondo che non mi pagheranno e non me lo posso permettere >>
<< Che crudeli che sono, ma in fondo cosa ci si può aspettare da chi ha cresciuto un figlio come Jungkook? Quello lì va a letto con tutte le ragazze e se ne frega altamente di ogni tipo di sentimento che loro possono provare nei suoi confronti. Pensa solo al divertimento. E nonostante tutto te ne sei innamorata >>
Era vero. Lui era tutto tranne che gentile, sapeva solo scherzare, non gli interessava niente, se non se stesso, più mille altre cose negative. Eppure quando lo guardavo vedevo non solo quel suo lato, ma anche qualcosa di più nascosto, forse una parte di sè ferita che cercava in ogni modo di non dare a vedere. E poi, non si poteva certo dire che non fosse un bel ragazzo, con quei capelli castano scuro, gli occhi nocciola e la pelle chiara. Aveva un fisico da urlo, un innata bravura in tutto ciò che faceva e una fila di ragazze ai suoi piedi con degli standard in cui io non sarei mai rientrata. E tutto ciò mi faceva stare male sul serio. Dovetti fare un grande sforzo per ricacciare indietro le lacrime e non farle uscire
<< Stasera darà una delle sue solite feste, solo che questa volta non ho possibilità di scelta. Ci devo andare >>
<< Mi dispiace tanto, soprattutto perchè se non sbaglio ci saranno tante
ragazze che odiamo tra cui Sowon >>
<< Grazie tante per l'incoraggiamento, mi sei stata molto d'aiuto >>
<< Ti ho solamente detto ciò che dovrai aspettarti di vedere. Sowon non si fa scrupoli, e soprattutto è una bella ragazza che sa valorizzare la propria bellezza, invece di
sminuirla >>
<< Mi stai dicendo che mi vesto e mi trucco male e che non do la giusta importanza al mio look? Lo sai che queste cose non mi piacciono tanto >>
<< Ti sto solo dicendo che ti sottovaluti troppo, perchè sei davvero bella, e anche se concordo con te nel mettere maglioni larghi e jeans, perchè sono comodi e di moda, ogni tanto non farebbe male indossare una gonna o andare in discoteca con addosso un tubino nero o qualcosa di simile >>
<< A domani Eunji e buona serata >> risposi freddamente.
Non le diedi il tempo di rispondere che mi girai e me ne andai. In fondo però sapevo che aveva ragione.

SKIP TIME
ORE = 10:27

La casa della famiglia Jeon era qualcosa di indescrivibile, situata in una delle parti più ricche della città. Non era una delle solite ville moderne piene di vetrate e specchi, bensì una sorta di dimora antica, ovvero in pietra e legno, a più piani, con lunghi corridoi ricoperti di quadri, tappeti persiani e qualche poltrona agli angoli. Per mia fortuna incrociavo raramente JK, e quando accadeva cercavo di nascondermi o fingermi impegnata. Oggi non dovevo fare nulla di tutto ciò. Mentre la festa era al suo culmine nel salotto principale, io ero nello studio a spolverare alcune vecchie statue. La stanza in cui mi trovavo era quadrangolare, con un pianoforte in un lato e una scrivania di mogano in un altro. Era abbastanza buio, perchè il signor Jeon lo preferiva così. Questa sera lui e la moglie non c'erano. Da quel che avevo capito erano andati a Bangkok, in Thailandia. Non erano a conoscenza di tutto ciò e noi camerieri eravamo tenuti a rimanere in silenzio e non dire nulla.
Avevo appena finito il mio lavoro e stavo per andarmene quando sentii delle risate. Appartenevano di sicuro a Sowon, ne ero certa. La curiosità prevalse su di me e decisi di vedere cosa stesse succedendo. Pessima mossa. In cuor mio già lo sapevo in realtà ma non avevo voluto ascoltarlo. Vidi un immagine che non avrei mai voluto vedere. Jungkook e Sowon che si baciavano ardentemente, lei con le spalle al muro e una gamba alzata attorno alla vita di JK, o un pò più giù. Più silenziosamente possibile socchiusi la porta, e feci tutto il possibile per non piangere. Ma perchè ogni volta che mi innamoravo dovevo soffrire. Il mio primo ragazzo ha avuto avuto un incidente e da allora non mi ha più contattato, il secondo mi ha tradita. Cosa c'èra di sbagliato in me? Perché tutte le persone che mi piacevano mi portavano solo dolore e mai niente di positivo?
Mi affacciai un attimo e per mia
" felicità " loro se ne erano andati.
Mi sarei licenziata. Avevo una buona paga, vero, ma non ce la facevo più. Era frustrante, sempre. I miei mi avrebbero supportato. Già avevano espresso il loro disappunto riguardo questo lavoro, quindi sarebbero stati contenti se ne avessi cercato un altro.
L'ultima stanza che dovevo sistemare era la mia preferita. In fondo ero contenta che me l'avessero assegnata. Era un piccolo studio abbastanza intimo, in cui a lato c'era una scala a chiocciola molto particolare che portava a una biblioteca privata. Ero intenta a svolgere ciò per cui mi davano lo stipendio quando sentii una voce maschile, una voce che avrei riconosciuto tra mille e che mai mi sarei aspettata di sentire. Jungkook. Cazzo.
<< Ciao Jiu, come va il lavoro? >> sbuffai. Ma perchè tutto a me?
<< Andava benissimo prima che arrivassi tu >> mi voltai e quasi non ruppi il vaso che avevo in mano. JK era completamente sudato, con i capelli in disordine e la camicia sbottonata. Cercai di fare la finta indifferente e assunsi un espressione stupita. O almeno ci provai.
<< Ehm....>>
<< Oh, scusa l'abbigliamento poco consono, ma sai, io e Sowon ci abbiamo dato dentro >>
Crack. Questo fu il rumore che fece il mio cuore all'udire quelle parole
<< Perfetto, ora fammi fare il mio lavoro bene se no chi li sente i tuoi genitori >>
<< Come sei monotona, hai tutta una vita per fare le cose correttamente >>
<< Uno, non sono così povera, due, non penso proprio perchè a fine mese mi licenzio >>
La sua espressione cambiò radicalmente. Da strafottente divenne stranamente seria
<< Come te ne vai. E perchè? >>
<< Perchè? E me lo chiedi pure? Bene, ti risponderò. Perchè i tuoi genitori sono degli ingrati che non apprezzano mai quanto io mi spacchi il culo e la schiena e trovano sempre dei difetti in ciò che faccio anche quando non ce ne sono. E poi perché così non dovrò più vederti se non a scuola, tu, brutto idiota, stronzo, menefreghista, manipolatore ed egoista >> finalmente mi ero liberata di tutto ciò che pensavo e ne andavo fiera. Non mi sarei certo fatta mettere i piedi in testa da lui.
<< E ora, se vuoi scusarmi, dovrei continuare a pulire. Per quanto mi riguarda puoi anche tornare a fare sesso con Sowon >>
Di punto in bianco si mise a ridere. Ma che cosa c'era di così divertente in quello che avevo appena detto?
<< Tu pensi sul serio che io lo abbia fatto con lei? Sul serio? Per favore. Sarà anche sexy ma io preferisco un'altra ragazza e forse per una volta mi sono sul serio innamorato >>
Un altro colpo al cuore. Se stava iniziando a provare sentimenti di amore per qualcuno allora per me non ci sarebbe stata proprio speranza. Mai più
<< Interessante, ma non mi importa. Ho solo supposto >> parlare fu un errore. La mia voce era incrinata a causa delle lacrime che nuovamente minacciavano di uscire e che io prontamente provavo a ricacciare indietro. Quando Jungkook se ne accorse, cambiò nuovamente espressione. Divenne stranamente preoccupato
<< Ma...stai piangendo >>
<< N-no, sto bene >>
<< No, tu menti invece. Perchè
piangi? >>
<< PERCHÈ PIANGO ? PERCHÈ SEI UN IDIOTA E UNO STRONZO EPPURE QUESTO NON MI HA IMPEDITO DI INNAMORARMI DI TE, GROSSO SBAGLIO DATO CHE STO SOFFRENDO COME UN CANE. SONO STANCA DI TUTTO. DI SENTIRE LE PERSONE DIRE CHE SAREI MIGLIORE SE AVESSI PIÙ FIDUCIA IN ME, SE CAMBIASSI. STANCA DI VEDERTI CON ALTRE RAGAZZE E VEDERE LA LORO FELICITÀ SAPENDO CHE HANNO APPENA PERSO LA LORO VERGINITÀ CON JEON JUNGKOOK, STANCA DI SENTIRMI INFERIORE E DI CAPIRE CHE MAI RIENTRERÒ NEI TUOI STANDARD E... >>
Non finii la frase che improvvisamente le sue labbra si posarono sulle mie. Jeon Jungkook mi stava sul serio baciando? Lo aveva fatto perchè gli facevo pena? O perchè lo voleva sul serio? Alla fine abbandonai questo pensiero a metà e mi lasciai andare, facendomi travolgere da quel bacio dolce che allo stesso tempo era bagnato e pieno di lussuria. Ci staccammo solo per riprendere aria
<< Non sai da quanto tempo lo volessi fare >>
<< E perchè non lo hai fatto allora >>
<< Non mi sono mai innamorato sul serio. Avevo paura che non ricambiassi, dato che sai nascondere bene le tue emozioni >>
<< Insomma, temevi di fare la fine di tutte le tue ex compagne sessuali ? >>
<< Forse, ma non pensiamoci
adesso >> disse sussurando con una voce improvvisamente roca e sensuale.
Riniziò a baciarmi con ancora più passione e mi posò sul tavolo dopo aver buttato tutto ciò che c'era per terra. Prima di continuare andò a chiudere a chiave la porta, dopodichè tornò da me. Mille sensazioni si fecero largo nel mio stomaco, soprattutto le cosiddette farfalle. Ero proprio cotta innamorata.
Jungkook iniziò a togliere velocemente la mia camicetta, facendomi rimanere con i pantaloni e il reggiseno. Tuttavia non rimasi così a lungo, perché poco tempo dopo mi trovavo già solo in biancheria intima. Decisi di fare qualcosa anche io e, con le mani che leggermente tremavano per l'emozione della prima volta, gli tolsi la giacca e sbottonai la sua camicia. Dio, che addominali che aveva. Si vedeva che andava in palestra, e anche parecchio. Anche lui rimase solo in biancheria intima e tutto questo lo avevamo fatto senza smettere di baciarci. Ora veniva la parte migliore, e quella un pò più imbarazzante per me.
La lussuria del bacio si trasformò in dolcezza. Aveva capito che avevo bisogno del mio tempo. Mi fece sdraiare del tutto sulla scrivania e, cercando di non farmi male, si sistemò su di me.
Portò le mie mani sul gancio del reggiseno e, quando gli feci cenno con la testa di continuare, me lo tolse. Lo sguardo di Jungkook tornò a farsi desideroso, infatti non appena mi vide in topless, si fiondò sui miei seni scoperti e iniziò a mordere i miei capezzoli turgidi. Stavo provando molto piacere, e ancora non avevamo fatto nulla. Cavolo se era bravo. Ora capivo perchè le ragazze tornassero da lui, anche se erano state trattate male. Mi vergognai leggermente quando si tolse e mi tolse gli slip, ma lui mi rassicurò, dicendomi quanto fossi bella ai suoi occhi. Ero abbastanza eccitata perciò chiusi gli occhi. Tuttavia li riaprii quando sentii che JK stava leccando la mia intimità. Che bella sensazione. Inarcaii la schiena ed emisi dei gemiti di disapprovazione quando lui smise. Continuò a baciarmi e dopo un pò avvicinò alla mia bocca due dita
<< Leccale >> mi disse. Io, che ero quasi esperta in maniera teorica, sapevo che quello serviva per lubrificarle. Cercai di farlo nella maniera più seducente possibile, e lui mi guardò quasi divertito
<< Mi fa impazzire il modo in cui sembri così pura e santarellina all'esterno e invece....>> Non potei non ridere. Passando alle cose serie però, avvicinò le dita alla mia apertura e ne infilò prima una, compiendo dei movimenti circolari, poi inserì anche le altre due, iniziando a sforbiciare. Inizialmente diede molto fastidio, poi però cominciò a pervadermi un senso di piacere assoluto. Mi sembrava di stare in paradiso. Questa sensazione si affievolì quando Jungkook sostituì le dita con il suo membro che caspita, non era per niente piccolo. Sentii dolore in quel momento, e delle lacrime scesero sul mio viso rigandomi le guance. Lacrime che prontamente vennero baciate ed asciugate da JK. Ma allora ce l'aveva davvero un lato dolce. Non mi ero sbagliata
<< Passerà, tranquilla. Tu rilassati >>
Era proprio vero. Cercai di tranquillizzarmi e dopo un pò il dolore sparì, rimpiazzato da un enorme piacere. Per la prima volta mi sentii completa.
Jungkook iniziò a spingere dentro di me, aumentando sempre di più la velocità. Qualche spinta e venimmo entrambi urlando i nostri nomi reciprocamente.
Anche se dolorante, mi rialzai e con l'aiuto di Kookie mi rivestii. Prima di uscire e tornare di sotto lui si voltò verso di me
<< Non ti licenziare. Così potrai aiutare i tuoi e io potrò vederti e magari rendere io lavoro più piacevole. Chiederò, anzi ordinerò che ti trattino con gentilezza. E soprattutto non cambiare mai >>
<< Grazie tante Jungkook >>
<< Di niente. Infondo è quello che si fa quando si ama una persona >>
<< Anche io ti amo >> e ci baciammo. La giornata migliore di sempre.

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