𝕋𝔸𝔼ℍ𝕐𝕌ℕ𝔾 ~ 𝕊𝕋𝔼ℙ𝔹ℝ𝕆𝕋ℍ𝔼ℝ𝕊

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Richiesta fatta da la_morosa_di_tae spero ti piaccia e scusami in anticipo per il ritardo

KLARA P.O.V.

Scesi le scale che portavano in soggiorno e vidi il mio fratellastro portarsi alle labbra una tazza di caffè. Capelli neri di media lunghezza, pelle diafana, occhi scuri, dita affusolate e un tatuaggio particolare a forma di albero sul collo. Era un bellissimo ragazzo, senza dubbio, se non fosse che questa sua qualità era in diretta proporzionalità con il suo essere stronzo. Kim Taehyung, questo era il suo nome, era un assoluto playboy. E io ci vivevo insieme.
Alcune mie compagne di scuola mi invidiavano, e mi dicevano che io ero fortunata ad essere la sua sorellastra. Ma loro non capivano. Come potevano? In poco tempo mi resi conto di quali fossero le amiche sincere e quali no. Ogni volta che mio " fratello " era presente in casa, venivano volentieri e rimanevano ore a parlare con lui, tenendomi in disparte, mentre quando era assente, nessuno si presentava, con l'eccezione di Jisoo. Probabilmente lei era l'unica mia vera amica, che non mi chiedeva niente di Taehyung, anzi, provava lo stesso odio che nutrivo io. Ma infondo mi andava bene così. Pochi amici, ma buoni.

Io e Taehyung condividevamo la stessa casa da più o meno un anno, ma nonostante tutto, le cose non erano cambiate e l'astio tra noi due era sempre lo stesso.
Mia madre, dopo molto tempo passato da vedova, aveva finalmente ritrovato l'amore e si era risposata con il signor Kim, il quale aveva perso la moglie a causa di una malattia solo pochi anni prima. Il problema era che Taehyung, il figlio, non aveva mai accettato del tutto la scelta del padre, poichè lui era molto attaccato alla madre. In effetti io non potevo capirlo, dato che avevo sempre avuto un solo genitore, ma non aveva senso prendersela con me. E invece lo faceva.
La vita certe volte era proprio ingiusta.

<< Senti, prendimi la giacca >> si rivolse a me con il suo solito tono strafottente, continuando a smanettare con il telefono e a non degnarmi nemmeno di uno sguardo
<< Ultima notizia del giorno. Nel caso non te ne fossi accorto, sei nato con due gambe funzionanti e, ahimè, non mi pare che tu abbia problemi a camminare o stai in sedia a rotelle. Perciò, alza il culo e vattelo a prendere >>
Iniziammo così la nostra solita discussione mattutina, mentre molto probabilmente i nostri genitori stavano di nuovo parlando del nostro comportamento da qualche parte della casa.
<< Su dai, sarà il caso che andiate a scuola >> ci disse il signor Kim. Io proprio non ce la facevo a chiamarlo
" papà ". Non perchè fosse antipatico, anzi, con me era sempre molto cordiale, ma avevo vissuto per anni senza un padre e ora trovermene improvvisamente uno nella mia vita era strano.
Peccato che il figlio non fosse altrettanto gentile.

Ci accompagnò a scuola in macchina e subito le nostre direzioni si separarono. Taehyung andò dai suoi amici, popolari e stronzi come lui, sotto lo sguardo incantato di tutte le ragazze, mentre io ignorai ogni cosa e mi avvicinai a Jisoo, che guardava la scena quasi con disgusto
<< Ma che problemi hanno? Fanno tanti sforzi per entrare nelle sue grazie e poi , dopo una scopata, lui sparisce e loro non lo sentono più. Si fanno del male da sole >>
<< Eppure continuano >> dissi io con poco interesse
<< Meglio andare in classe >>
<< Si ma prima voglio fare una
cosa >>
<< Eh? Che vuoi fare? >> io non le risposi ma in compenso le afferrai il braccio e mi avvicinai al gruppetto. Sentivo una ragazza, di nome Harim, congratularsi con mio fratello per il risultato della sua partita di basket fatta l'altro giorno. Evidentemente era felice di essere stata scelta come sua nuova fidanzata, anche se ero abbastanza sicura che tra qualche giorno se ne sarebbe trovata una nuova. O forse prima....
<< Mi spieghi ora che siamo qui che vuoi fare? >> sussurrò Jisoo, ma io non le dissi niente, semplicemente perchè sapevo che se lo avessi fatto lei avrebbe cercato di fermarmi
<< Vedi come sistemo mio fratello per le feste. Tu sii naturale, devi solo camminare e basta ok? >>
Lei annuì, e passammo tranquillamente davanti al gruppo di Taehyung, fino a quando io, rivolta più a Jisoo che agli altri, decisi di parlare
<< Strano, mi sembrava che al suo posto ieri ci fosse Dojin. Avrà cambiato ragazza o si sarà stufato di lei, come fa con tutte >> appena la mia amica capì ciò che volevo fare, sgranò gli occhi ma, stranamente, decise di stare al gioco e annuì con la testa
<< Hai ragione. Ma in fondo è normale per un playboy come lui >>
Mi girai appena in tempo per vedere Harim tirargli uno schiaffo. Anche se si conosceva la reputazione di Taehyung, molte ci rimanevano male quando scoprivano di essere state usate.
<< Bell'idea >>
<< Si, è vero. Almeno avrò qualcosa su cui ridere durante le lezioni noiose che ci aspettano >>

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