𝕍𝕂𝕆𝕆𝕂 ( ℙ𝕋.𝟚 )

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Ok, prima di lasciarvi alla lettura, volevo dirvi che ieri ho pubblicato per sbaglio perchè è la prima volta che utilizzo wattpad quindi mi è partito, abituata come sono ai memo in cui in alto c'è il SALVA, comunque mi sono resa conto che era una cosa vantaggiosa, perchè la one shot era comunque lunga.

Jeon Jungkook si sentiva molto nervoso. Era inusuale, a detta di altre persone, venire convocati dal principe in persona. Il ragazzo sperava vivamente di non venire licenziato. Non poteva permetterselo. Lui era un bel giovane, dalla pelle chiara, gli occhi color del cioccolato e i capelli nero corvino, ma a superare la sua bellezza, purtroppo, era niente meno che la povertà. Proveniva da una famiglia di pescatori che la ricchezza l'aveva vista solo da lontano e con quel lavoro almeno non doveva soffrire il freddo, la fame e la sete. Adesso, immerso nei suoi pensieri, camminava a passo spedito seguendo Amur tra gli enormi corridoi del palazzo reale. Jungkook era stato sul serio fortunato, poichè aveva avuto la possibilità di lavorare per le persone più ricche di tutto l'Egitto, la famiglia reale. Era stancante, vero, ma anche molto appagante. E se il faraone Amon era severo, il figlio prediletto Taehyung sembrava una divinità scesa in terra. Così bello, con i capelli chiari e gli occhi scuri, il fisico palestrato e tonico da far invidia a chiunque e una fila di ragazze ricche pronte a concedersi a lui. Il servitore era ben consapevole delle attività del maggiore nelle terme, e non poteva certo dire di non provare invidia per quelle ragazze che avevano l'opportunità di stargli accanto così intimamente. Jungkook avrebbe dato qualsiasi cosa per poter stare anche solo un paio d'ore con Taehyung senza persone nei paraggi. Quello di cui era all'oscuro però era che stava per accadere sul serio.
Nel frattempo, seduto sul proprio letto, Kim Taehyung aspettava ardemente l'arrivo del suo miglior servitore accompagnato da Jungkook. L'idea di starci insieme e di correre il rischio era sempre più allettante per lui e adesso era deciso in maniera definitiva a volerlo fare. Aveva ordinato ad Amur anche di vestire il ragazzo in maniera adeguata alla situazione, dandogli alcuni gioielli come bracciali e cavigliere.
Tutto ciò che la sua mente stava ingranando in quel momento però venne interrotto dal persistente bussare al portone di legno che fungeva come porta per entrare nella sua stanza. Quest'ultima era molto grande, infatti si addiceva a una persona del suo livello economico, di forma quadrangolare, con una piccola vasca circolare posta al centro, quasi ai piedi del letto. Anche questo aveva la forma di un cerchio, circondato da alcuni veli che appesi al soffitto scendevano andando a coprire parte del mobile. Le pareti avevano molti intarsi d'oro e il pavimento era ricco di mosaici.
Amur, dopo aver avuto il permesso dal principe, entrò seguito da Jungkook, per poi lasciarli soli. Se prima Taehyung era emozionato o nervoso, ora si sentiva eccitato come mai gli era capitato in vita sua. Jungkook indossava, come parte inferiore, una sorta di gonna. Era la parte sotto di una tonaca che certi aristocratici egizi portavano. Ovviamente, loro vestivano con anche la parte superiore. Ma lui era a petto nudo e questa era una visione paradisiaca. Aveva dei bei addominali, e tutto il torace era agghindato con catene d'oro che si intrecciavano e si agganciavano ai bracciali che JK portava sui bicipiti, anch'essi d'oro. Le dita dei piedi e della mano erano ornate da una moltitudine di anelli.
<< Mi avete fatto chiamare
signore? >>
<< Si, ma per favore, non chiamarmi così, usa il mio vero nome e dammi del tu, non mi piace sentire sempre il lei o il voi. Dopo un pò stanca >>
<< Certo, Taehyung. Comunque, cosa voleva.. ehm volevi? >>
<< Beh, sai com'è, ora non ho nulla da fare e mi stanca fare sempre sesso con le altre donne, per quanto sia piacevole >> vedendo un'espressione alquanto stizzita sul volto di Jungkook, il maggiore si mise a ridere. La sua risata era così soave
<< Per caso ti da fastidio il fatto che io passi così tanto tempo con altre donne e che abbia rapporti sessuali con
loro? >>
<< Certo che no, perchè mai dovrei? In fondo lei, cioè tu, puoi fare quello che vuoi, sei il principe di Menfi >>
Taehyung sorrise. Si vedeva molto che quel ragazzo era logorato dall'invidia e di questo ne era assai compiaciuto.
<< Oh Jungkook, non devi fingere con me. So perfettamente che vorresti lasciarti andare, posare quei petali di rosa che ti ritrovi come labbra sulle mie, poter esplorare ogni centimetro della mia pelle nuda, assaporarla magari. Lo so, perchè anche io lo vorrei, anzi lo voglio, e io di solito ottengo sempre ciò che desidero >>
Intanto Taehyung si era avvicinato sempre più al corvino. Adesso il suo lungo dito percorreva l'addome di Jungkook con fare voglioso, con smania di procedere oltre. Lentamente si accostò al suo orecchio e sussurrò
<< Lo so che in fondo lo vuoi anche
tu >>
Era vero, anzi verissimo. La pura verità. Jungkook si era trattenuto già troppo e da un pò aveva iniziato a sentire un calore diffondersi al basso ventre. Anche se era vergine, sapeva perfettamente ciò che significava quella sensazione e ciò che implicava. E proprio questo temeva. Però non poteva non pensare anche che il suo più grande sogno forse si stava per realizzare. Anzi, senza il forse.
Era così teso che non si era nemmeno accorto del biondo che era andato a chiudere la porta della camera a chiave. In men che non si dica si ritrovò sdraiato sul letto del maggiore e si prese un attimo per contemplare la morbidezza del materasso ( probabilmente gli Antichi Egizi non avevano materassi, ma fa niente). Il momento però passò all'istante perchè dopo iniziò a concentrarsi su Taehyung che nel frattempo si era messo a cavalcioni sopra di lui e aveva iniziato a studiarlo. Jungkook non sapeva se essere spaventato o no.
Dall'altra parte, il biondo era sempre più eccitato ed emozionato. Vedere il minore già ansimare sotto di lui lo mandava in estasi e non si fece certo pregare quando vide l'espressione che comparve sul volto di JK, un'espressione che diceva chiaramente " fai sesso con me " ( per non essere volgare ). Iniziò a baciargli la mandibola, scendendo sempre più giù, lungo il collo, fino ad arrivare alla clavicola. Allo stesso tempo, il più piccolo, per via dell'esperienza dell'altro, gemeva di continuo sotto i suoi tocchi capaci e non smetteva di pensare alla sua fortuna. Un ansimo più forte gli scappò dalle labbra quando Taehyung decise di sua spontanea volontà di leccare e mordere i capezzoli di Jungkook, già turgidi e duri per via del piacere. Si sentiva rinato, estasiato, e provava ogni cosa a mille, tutto amplificato. Non si vergognava di nulla e ne andava fiero.
A quel punto Tae decise di aumentare ancora di più la tensione sessuale sfilandosi la tunica. Al di sotto non portava nulla, perciò era completamente nudo, ma non gli importava, sentiva di dover tranquillizzare al massimo il ragazzo sotto di lui, poichè questa era la sua prima volta e sarebbe dovuta essere fantastica. Quando il vestito scivolò via dal corpo del principe, finendo per terra, il corvino non perse tempo ad ammirare il suo bel fisico e si rese conto di avere già un'erezione abbastanza dolorosa tra le gambe. Con gli occhi cercò quelli di Taehyung, che appena lo vide capì all'istante di dovergli dare di più. Si mise subito a lavoro, togliendo e sganciando le catenine che si trovavano sul suo petto. Una volta libera di ciò, la parte inferiore venne sfilata senza difficoltà, lasciando anche il corvino privo di indumenti. Inizialmente si sentì in imbarrazzo e cercò di coprirsi, ma le mani del maggiore lo fermarono
<< Non hai bisogno di coprirti, sei bellissimo così. Piuttosto lasciati andare >>
E così si rilassò.
Taehyung iniziò a tracciare una scia di baci dalle clavicole per poi continuare fino ad arrivare al basso ventre di JK, dove quella fastidiosa sensazione continuava a persistere. Senza perdere tempo, con fare da maestro, il biondo si mise a lavorare sull'intimità del corvino, regalandogli un piacere mai provato fino ad ora. Entrambi adesso sentivano di volere di più, di andare oltre quei semplici preliminari. Ce la potevano fare. Prima però, Taehyung portò due dita vicino le labbra di Jungkook, ordinandogli di leccarle, poi le avvicinò alla sua entrata
<< Ti farà un pò male all'inizio, ma questo durerà poco, fidati >>
<< Io mi fido di te, Taehyung >>
Quest'ultimo, felice per le parole sentite, infilò un primo dito all'interno del più piccolo, dopodichè aspetto un pò, cercando di essere il più gentile possibile. Solo dopo un minutino circa inserì l'altro dito, e poi un terzo. Quando Jungkook si fu abituato, sostituì le dita con il suo membro. Vide l'espressione di sofferenza del minore quando lo penetrò, perciò decise di aspettare
<< Quando sei pronto dimmelo >>
<< Puoi andare >>
Taehyung iniziò a spingere, prima in maniera lenta, poi un pochino più veloce, e quando vide le lacrime di dolore solcare il volto di JK, si abbassò ad asciugargliele, poi gli diede un casto bacio sulle labbra. Il primo in assoluto
<< Taehyung p..puoi andare più vel..veloce? >>
<< Certo piccolo >>
Adesso il corvino non provava più dolore, bensì un'immenso piacere, che aumentò ancor di più quando Tae velocizzò il tutto. Dopo un altro pò di spinte, vennero tutti e due in contemporanea gridando i reciproci nomi.
<< Sai dovremmo farlo molto più spesso Kookie >>
<< Tu dici, Tae? >>
E così si addormentarono, stanchi ma felici.

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