Il picchiettio ritmico del suo fedele bastone fu la prima cosa che imparammo a riconoscere di Alastor Moody, ex Auror, nonché il nostro insegnante di Difesa contro le Arti Oscure per quell'anno. Avrei preferito che il professor Lupin rimanesse: era l'unico che si era guadagnato il rispetto e la simpatia degli studenti e, al contempo, aveva insegnato qualcosa di utile. Comunque, dalle voci che giravano a proposito del nuovo venuto, ci sarebbe stato da divertirsi.
Dopo aver scritto il proprio nome sulla lavagna, si sedette alla scrivania, che tremò. Nessuno ci fece caso fino a quando non sobbalzò nuovamente. La classe sussultò all'unisono.
- Intrigante, non è vero? – ghignò. – Qualcuno saprebbe dirmi di cosa si tratta?
Si alzarono diverse mani.
- Sì...?
- Weasley, Ginny Weasley. E quello, signore, è sicuramente un Molliccio.
- Bene, e cos'è un Molliccio? – incalzò.
- È un non-essere non-mortale che assume le sembianze di ciò che ci spaventa di più. – illustrò lei. - Per questo è meglio non affrontarli da soli: sentendo timori diversi, il mutaforma non sa decidere quale aspetto assumere.
- 10 punti a Grifondoro. Qualcun altro che conosce l'incantesimo per neutralizzarlo?
Stavolta la parola fu presa da Colin Canon:
- Con l'incantesimo Riddikulus, signore: in questa maniera lo si trasforma in qualcosa di divertente e lo si confonde.
- Corretto. 5 punti a Grifondoro. C'è qualcuno che si offre volontario per una dimostrazione?
Le mani che poco prima erano scattate con tanta trepidazione, stavolta non si mossero di un millimetro.
- Nessuno? – sorrise divertito. – Allora vediamo il registro...
"Ti prego, ti prego, non io." Pensai.
- O'Brien, un passo avanti e bacchetta pronta!
Feci come comandato e mi preparai all'azione.
Con un cenno d'intesa, il professore aprì il cassetto in cui il Molliccio era intrappolato che, una volta liberato, mi si piazzò davanti e, dopo un attimo di esitazione, si decise e prese le sembianze di...
- Una radio? – chiese Moody, sconcertato.
- Aspetti...- mormorai trattenendo il respiro, lo sguardo fisso sull'apparecchio momentaneamente silenzioso.
Poi una musica terribilmente malinconica si diffuse nell'aula e io non ci vidi più.
- Gloomy Sunday. – ringhiai. "Non avresti dovuto."
Con lunghe falcate lo raggiunsi e, in un impeto di rabbia, presi a calciarlo e a pestarlo ripetutamente.
Sentii le risate dietro di me e la mia furia si moltiplicò.
- Signorina O'Brien. – mi apostrofò un Moody leggermente attonito. – La sua è una tecnica molto interessante e indubbiamente efficace, ma perché non prova con la fattura di cui abbiamo parlato?
Mi fermai.
- Ha ragione, mi scusi.
Puntai la bacchetta e pronunciai:
- Riddikulus!
La canzone cambiò:
Every time when I look in the mirror
All these lines on my face getting clearer
The past is gone
It went by, like dusk to dawn
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Mudblood
FanfictionElena O'Brien è una nata babbana che viene smistata nella casa dei Serpeverde e che per questo dovrà affrontare non poche difficoltà.