Sei mesi dopo
«Emma vado a prendere da bere.»
La ragazza annuì con un lieve sorriso. Era esausta, Ruby era una dolce e carina ma non era... No, non dirlo, non pensarlo, si ripetè. Aveva provato a dimenticare la barista in tutti i modi possibili ma era sempre presente nei suoi pensieri. Da quando aveva lasciato il suo appartamento non l'aveva più sentita. La tentazione c'era... eccome se c'era ma non aveva mai trovato il coraggio. Non era la persona adatta per stare accanto a Roni. Socchiuse gli occhi mentre le iridi ambrate della donna si faceva prepotentemente strada nella sua mente.
«Mi scusi.» immersa nei suoi pensieri non si era neanche resa conto che qualcuno le era finito addosso ma a farle riaprire gli occhi non fu quello bensì la voce. Non poteva essere vero. Se iniziava anche ad avere le allucinazioni la situazione era davvero grave.
«Emma?»
No, non era un'allucinazione. Roni era lì davanti a lei. Bella come un fiore appena sbocciato. I capelli ricci erano leggermente più lunghi. Ma il resto non era cambiato.
«Roni?» sussurrò con la voce che le tremava. «Che ci fai qui?»
La barista la fissò per qualche secondo, incredula.
«Sono venuta a trovare mia sorella...»
«Oh... capisco.» che pensavi razza di idiota che fosse venuta per te? «Ti trovo bene...» altra figura di merda.
«Grazie, anche tu stai bene.» rispose Roni arrossendo.
«Emma tesoro.» Ruby arrivò in quel momento con due birre in mano e schioccò un bacio sulla guancia di Emma. «Ciao sono Ruby.»
«Roni.»
«Oh si, lei è una...»
«Vecchia amica.» finì per lei Roni.
«È un piacere conoscerti. Si è liberato un tavolo...»
«Arrivo subito.»
«Va bene, è stato bello conoscerti, ciao.»
«Ciao.»
Passò un attimo di silenzio, di sguardi sfuggenti.
«Io... non è come può sembrare...»
«Emma non ti devi scusare di niente. Sono passati mesi. È molto bella.»
«No, Roni non è come pensi, è la seconda volta che usciamo...»
«Ehi, non mi devi darmi spiegazioni.»
«Ma...»
«Mi fa piacere vedere che stai bene.» la interruppe Roni «Adesso devo tornare da mia sorella.»
«Sì, certo.» mormorò Emma, Roni le sorrise e si voltò. «Posso chiamarti?»
Roni si girò nuovamente verso di lei, sul viso un'espressione chiaramente sorpresa.
«Non credo che sarebbe il caso.» rispose facendo un lieve cenno nella direzione di Ruby.
«Non c'è niente tra noi.» si affrettò a dire.
«A me sembra che la situazione si sia capovolta.»
«No, non lo è.» replicò con decisione Emma fissandola negli occhi. «Un caffè... solo un caffè.»
Il lungo istante di silenzio di Roni fece sprofondare la donna in un abisso nero e senza luce, di cui non vedeva il fondo. Si stava rendendo ridicola se ne rendeva conto. La stava supplicando per uno stupido caffè ma non le interessava avrebbe anche strisciato se questo poteva servire a farle dire sì.
«Il mio numero è sempre lo stesso.» rispose infine Roni, interrompendo il flusso di pensieri di Emma.
«Ti chiamo.»
Roni le sorrise e si allontanò per raggiungere un tavolo poco distante dove una donna dai capelli rossi le stava osservando con sguardo incuriosito.
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Fire & Gasoline
Fanfic«Hai una moto anche tu?» le chiese. «Mi sembra ovvio.» rispose con un sorriso. «È parcheggiata qui fuori.» «Qual è?» domandò sporgendosi sul bancone, curiosa. «Prova a indovinare.» sorrise versandosi da bere. Emma strinse appena le palpebre. Le lung...