Dopo l'ammutinamento di Sasuke, la vita nel villaggio non era stata più la stessa, almeno per me, Naruto e Sakura. Non avevo più nessuno con cui dormire come se fosse un fratello più piccolo, nessuno che mi ricordasse il mio clan e, soprattutto, nessuno che mi legasse alla mia infanzia. Naruto continuava ad allenarsi fino a farsi sanguinare ogni arto, Sakura era stata presa da Tsunade come allieva e passava sempre più tempo con lei.
Inoltre io ero continuamente tentata di scappare da Konoha per cercare il nascondiglio di Orochimaru, sia per riprendere Sasuke che mia madre. Ne avevo parlato con il Quinto Hokage, ma lei mi ha proibito di muovermi senza un suo ordine. Si è giustificata dicendo che non potevamo credere alle parole di un serpente, ma io non mi davo per vinta e sapevo che sarei riuscita a trovarla.
Jiraiya, il Ninja Leggendario, aveva offerto a Naruto, già suo allievo, di partire con lui per tre anni di duro allenamento e Naruto, motivato dal riportare a casa il suo amico Sasuke, non se lo è fatto ripetere due volte ed è partito con il Sannin. Tre anni non sarebbero passati velocemente, almeno così pensavo.
Mi sbagliavo.Tre anni dopo...
«Ma che diamine...?» Konohamaru, il nipote del defunto Terzo Hokage, stava correndo dietro ad un gatto, seminando il panico nel villaggio, seguito dal suo maestro. Io ho sorriso riconoscendolo e non ho potuto far altro che pensare a Naruto da bambino.
«Quel ragazzino è stato troppo tempo con Naruto.» ha commentato Mizai, stavamo prendendo un tè insieme in quel pomeriggio mite, tra poco ci avrebbe raggiunto anche Guiyo.
«Non gli farà altro che bene, Naruto è un buon esempio.» ho detto io, Mizai mi ha puntato i suoi occhietti a falce addosso, storcendo la bocca per quello che avevo detto.
«Spero tu stia scherzando...» ha soffiato sulla tazzina e ha bevuto un sorso della bevanda, io ho riso e l'ho imitata «Vorrei proprio sapere come fa Guiyo ad essere in ritardo anche quando non si tratta di missioni.»
«A quanto pare la tua Tecnica del Richiamo è con Guiyo...» ho detto io, scherzando, osservando il nostro compagno di squadra avvicinarsi a noi con velocità.
«Scusate per il ritardo, ero occupato con...» si è guardato intorno, era evidente che stesse cercando una scusa «...con mia madre!»
«Guiyo-kun...» Mizai lo stava guardando male, Amira aveva tirato la lingua fuori e sembrava divertita «Sappiamo che ti sei fidanzato.» era vero, ne stavamo parlando prima che Konohamaru ci distraesse. Io e Mizai lo avevamo visto una sera mentre usciva con una ragazza della nostra età, non era una kunoichi.
«C-cosa?!» Guiyo ha sgranato gli occhi, sedendosi per non cadere a terra «E come avete fatto a scoprirlo?»
«Piuttosto tu come hai fatto a diventare Jonin se non sai neanche nasconderti bene mentre ti sbaciucchi con una ragazza!» ha scherzato Mizai, facendo ridere me e diventare rosso Guiyo.
«Dai, Mizai-chan, non metterlo in imbarazzo!» ho cercato di dire io tra le risate, Guiyo mi ha sorriso e ha guardato male la nostra amica.
«Cambiando discorso...» ha poi detto lui, prendendo un dango dal mio piatto, io l'ho fulminato con gli occhi «Jiraiya e Naruto stanno per tornare al villaggio.»
«Davvero?» ero sorpresa, non sembrava che fossero già passati tre anni «Come volano gli anni...» ho aggiunto, perdendomi nei miei pensieri. In tre anni non ero riuscita né a trovare mia madre, né a riportare a casa Sasuke e né a salvare Itachi. Ero un disastro.
«Jee-chan, non abbatterti.» mi ha sorriso Mizai, mettendomi una mano sulla spalla per incoraggiarmi «Lo so a cosa stai pensando, ma devi credere in te stessa. Sei forte, riuscirai a completare i tuoi obiettivi.»
«E ovviamente io e Mizai ti aiuteremo!» ha esclamato Guiyo, agitando i pugni in aria, Mizai gli ha dato un pugno sullo zigomo e lui si è subito portato le mani sul viso, lamentandosi degli scatti violenti della nostra compagna. Ho sorriso nel vedere quella scena, certe cose non cambiavano mai, neanche a ventun anni.
...
Come mi aveva detto Guiyo, Naruto e Jiraiya erano tornati quel giorno al Villaggio della Foglia. Dopo aver rivisto Sakura, sono andati da Tsunade e sono spariti da qualche parte con Kakashi.
Io sono andata verso il clan Uchiha con l'intento di tornare a casa e riposare un po', ma mentre percorrevo il viale del clan, mi sono inconsciamente ritrovata davanti la casa di Itachi e Sasuke. Ho alzato gli occhi per osservarla, il vento anche si è alzato, muovendo sia i miei capelli che il completo che avevo addosso.
"Questa casa ha troppe memorie da sopportare..." ho distolto lo sguardo, pensando all'ultimo incontro che avevo avuto con Itachi e alla notte in cui avevo assistito al Massacro degli Uchiha, quando Sasuke aveva attivato lo Sharingan ed era svenuto.
Mi sono seduta sullo scalino che rialzava il portico in legno, mettendo le braccia sulle ginocchia piegate e posandoci sopra il mento. Davanti a me c'era il muro con il ventaglio rosso e bianco.«Non è molto conveniente passare così tanto tempo nel posto in cui hanno massacrato la tua famiglia.»
Ho alzato di scatto lo sguardo, un ninja è spuntato dal tetto, scendendo di fronte a me. Aveva i capelli neri raccolti in una coda alta e le mani in tasca: Tomoshi. Era da tanto tempo che dovevo vederlo.
«Tomoshi, chi non muore si rivede.» ho detto, rimettendo il mento sulle braccia.
«Uno come me è duro a morire.» si è avvicinato a me, restando in piedi e posando una spalla contro un tramezzo del portico «È tornato Naruto, Shikamaru mi ha detto di averlo incontrato nell'ufficio dell'Hokage.»
«Lo so.» ho alzato gli occhi per vederlo in faccia «So anche che Shikamaru è diventato Jonin, avevi ragione su quel ragazzino.»
«Ormai non è più un ragazzino, ha sedici anni.» ha risposto lui, distogliendo lo sguardo da me e salendo sul muro per andarsene «Sono passato solo perché ti ho vista da sola in questo posto strano, cerca di stare bene.» ha detto prima di sparire dalla mia vista. Ho sorriso debolmente, dopotutto avevo ancora dei veri amici.
...
Un ninja della Squadra Crittografica stava correndo verso l'ufficio della signorina Tsunade proprio mentre io le stavo andando a chiedere una missione per Orochimaru. Era agitato e sventolava in mano un biglietto:
«Hokage-sama!» è entrato nella stanza, lasciandomi chiusa fuori, ho sbuffato e ho avvicinato l'orecchio alla porta per origliare.
«Cosa c'è?» era la voce di Tsunade.
«Un messaggio dal Villaggio della Sabbia.» ha risposto il ninja, il tono della voce era preoccupante «L'Organizzazione Alba ha attaccato il Quinto Kazekage, chiedono rinforzi da Konoha.»
«Accidenti...» ho sussurrato, non sapevo quale era stata la reazione dell'Hokage, ma potevo benissimo immaginarla.
«Chiamate la squadra di Kakashi, manderò loro.» ha asserito il Quinto, io mi sono scostata dalla porta e sono corsa fuori.
Sarei andata con loro, sperando che la coppia dell'Alba che aveva attaccato il Villaggio della Sabbia fosse quella di Itachi e Kisame.
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Uchiha Chronicles: Sharingan arc.
Fanfiction" Grazie di tutto, Itachi. Ti ho sempre amato. " 2º volume (1º volume: "Uchiha Chronicles: Akatsuki arc.") Sasuke aveva tradito il Villaggio della Foglia per seguire gli insegnamenti di Orochimaru, Naruto continuava ad allenarsi con Jiraiya per dive...