Epilogo: II parte.

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«Mizai sembra stare bene per essere una che ha appena partorito...» ha detto Tomoshi mentre camminavamo per le strade di Konoha, eravamo appena usciti dall'ospedale dopo che Mizai aveva dato alla luce Kumo, suo figlio.

«Nulla di nuovo, conosco bene la mia amica e fidati, è molto forte.» ho sorriso, ricordando con quanta violenza colpiva Guiyo quando faceva cose sbagliate, ho ricacciato indietro le lacrime.

«Come darti torto...» Tomoshi mi ha circondato la schiena con un braccio, sospirando con fare scocciato «Sakura mi è sembrata davvero in gamba, Tsunade deve essere fiera di lei.»

«Decisamente, di questo passo diventerà il Ninja Medico più abile di tutti i Paesi ninja.» ho detto soddisfatta, finalmente quella ragazza aveva ottenuto i riconoscimenti che meritava.

«Jee-chan, Jee-chan!» io e Tomoshi ci siamo bloccati all'istante, ci siamo voltati di scatto e un Naruto sorridente stava correndo nella nostra direzione.

«Naruto!» ho detto, aspettando che riprendesse fiato dopo la corsa «Come mai sei così agitato?»

«Sa-Sasuke...» si è ricomposto, prendendo una boccata d'aria e sorridendo mostrando tutti i denti «È tornato al villaggio!» ho sgranato gli occhi e ho sorriso anch'io ampiamente.

«Andiamo subito da lui!» ho esclamato, avvicinandomi a Naruto, ormai mi aveva superato in altezza.

«Tu intanto vai, io devo andare a chiamare Sakura.» ha detto lui, lanciando uno sguardo sospettoso a Tomoshi dietro di me che ascoltava in silenzio «Lui che ci fa qui con te?»

«Non sono affari tuoi.» ha risposto Tomoshi al mio posto, guadagnandosi un'occhiataccia dal giovane ninja.

...

Stavo correndo con le lacrime agli occhi per la gioia e l'ansia di rivedere l'ultimo componente del mio clan. Finalmente era tornato dal suo viaggio di redenzione e non vedevo l'ora di abbracciarlo di nuovo.
Mi sono fermata quando ho visto una figura alta e slanciata, vestita interamente di nero, immobile davanti all'entrata del clan Uchiha. Ho sorriso, avvicinandomi lentamente al ragazzo, una volta arrivata accanto a lui mi sono accorta di quanto fosse diventato alto:

«Sasuke-kun.» la mia voce suonava in modo strano, forse era colpa dell'emozione.

Sasuke si è voltato verso di me, osservandomi con l'occhio destro, il sinistro aveva il Rinnegan e per questo era continuamente coperto da un ciuffo di capelli neri. Dal suo viso non trapelava nessuna espressione, come sempre, ma il luccichio nella sua pupilla mi faceva capire che era rimasto sorpreso nel vedermi lì accanto a lui:

«Jee-chan, non sapevo che saresti venuta subito a vedermi.» una lieve incurvatura verso l'alto delle sue labbra mi aveva dato il via libera per saltargli al collo, l'ho stretto a me con tutta la mia forza «Non strozzarmi, per favore.»

«Mi sei mancato tanto, idiota.» gli ho lasciato un bacio sulla guancia e mi sono staccata, lui mi stava osservando con attenzione.

«Hai cambiato qualcosa?» mi ha chiesto, squadrandomi dalla testa ai piedi, l'ho guardato male.

«Cosa intendi?» ho messo una mano sul fianco e ho alzato un sopracciglio «Non dirmi che sono invecchiata...Ho ancora ventisei anni!» lui ha sgranato subito gli occhi, sorridendo.

«Ovvio che no, sei bellissima!» ho riso sentendo quelle parole uscire dalla bocca di Sasuke, lui si è calmato vedendo la mia reazione.

«Jee-chan, eccoti!» Tomoshi stava agitando la mano mentre si avvicinava a me e Sasuke, quest'ultimo lo ha guardato male.

«Chi è lui?» mi ha chiesto, osservandolo con cattiveria, certe abitudini non se ne andavano mai.

«Lui è Nara Tomoshi...» ho abbassato lo sguardo, imbarazzata «Diciamo che...insomma...» non sapevo come dirglielo.

«Sono il ragazzo di Hisujee, piacere.» ha concluso lui, allungando una mano verso Sasuke, io ho sgranato gli occhi nel vedere la reazione del giovane Uchiha «Tu devi essere Uchiha Sasuke, ho sentito molto parlare di te!» Sasuke ha digrignato i denti e ha ignorato la mano di Tomoshi.

«D-dai Sasuke, calmati...» ho detto a denti stretti, indicando con gli occhi la mano per fargliela stringere, alla fine l'ha fatto «Tomoshi-kun, potresti lasciarci da soli? È da tanto che dobbiamo vederci...» ho sorriso in direzione di Tomoshi, sperando che recepisse il messaggio.

«Certo, ho capito.» lui mi ha sorriso con un luccichio negli occhi, mettendosi le mani in tasca e allontanandosi con nonchalance da noi. Per fortuna era astuto.

«Come hai potuto farmi una cosa del genere?» ha subito detto Sasuke, osservando con occhi assassini il ragazzo del clan Nara allontanarsi da noi.

«Mi vuole bene.» ho detto, prendendo la mano destra di Sasuke, dato che il braccio sinistro era stato staccato da Naruto nella loro ultima battaglia «Forse mi ama.»

«Non è questo il punto.» mi ha guardato negli occhi, la sua iride nera a volte tornava ad essere un pozzo triste senza vita «Tu avevi detto di amare Itachi...»

«Sasuke-kun, io amo ancora Itachi.» gli ho sorriso con dolcezza, accarezzandogli una guancia «Ma non posso smettere di vivere, lo capisci vero?» ha annuito con debolezza, avvicinandosi a me e posando la testa nell'incavo del mio collo.

«Prima di sparire per sempre, dopo il rilascio della Tecnica della Rianimazione di Kabuto, Itachi mi aveva detto che mi avrebbe amato per sempre.» il suo respiro caldo rimbalzava contro la mia pelle, una lacrima mi è scesa dall'occhio «Sono sicuro che valga lo stesso per te. Sei l'unica che Itachi abbia mai amato tanto quanto la sua famiglia.» l'ho stretto in un abbraccio, accarezzandogli la testa.

«Non dimenticare mai le parole di Itachi.» gli ho sussurrato all'orecchio «Lui sapeva cosa significava essere un vero ninja e sapeva cosa significava amare.»

«A proposito di questo...» Sasuke si è staccato, concentrandosi su di me «Ho deciso di aiutare la Foglia dall'ombra, proprio come facevano Shisui e Itachi. Intendo lavorare fuori per proteggere Konoha dalle minacce che l'Hokage non può controllare essendo confinato all'interno del villaggio.» ho sorriso, ho allungato due dita verso Sasuke, toccandogli con delicatezza la fronte. Lui ha sgranato gli occhi e si è fatto rosso.

«Ti voglio bene, Sasuke-kun.» gli ho detto, allontanandomi da lui, il ragazzo si è strofinato la fronte e ha sorriso imbarazzato «Mi raccomando, trattami bene Sakura!» ho sorriso con malizia, facendolo arrossire ancora di più, sapevo che mi stava maledicendo mentalmente.

Proprio in quel momento, Naruto e Sakura si stavano avvicinando a noi, la ragazza con i capelli rosa era radiosa. Mi sono voltata verso Sasuke, aveva la bocca semi aperta mentre osservava la giovane kunoichi correre ad abbracciarlo. Ho sorriso, l'avevo sempre detto che insieme mi ricordavano me e Itachi:

«Sasuke-kun, ti aspettavamo tutti con ansia!» ha esordito Sakura, staccandosi dall'abbraccio con un po' di imbarazzo.

«Diciamo che Sakura ti aspettava con molta più ansia di noi altri...» ha aggiunto Naruto, beccandosi un pugno in testa dalla sua amica, Sasuke ha sorriso sinceramente per la prima volta, era quello il legame che lo teneva ancorato alla vita. "Quando sorride somiglia al fratello", ho pensato, allontanandomi dal team 7.

Finalmente si erano riconciliati per sempre, Sasuke era di nuovo felice come lo era ai tempi del clan Uchiha. Vederlo sorridere mi aveva fatto capire che Naruto e Sakura erano riusciti nell'impresa che io e Itachi avevamo fallito: proteggerlo.
Mi sono girata un'ultima volta verso i tre Ninja Leggendari: Naruto stava ridendo a crepapelle, Sakura stava arrossendo per Sasuke e quest'ultimo le stava colpendo la fronte con due dita. Ho sorriso con soddisfazione, ero fiera di quello che erano diventati.

"Itachi, stai vedendo?", ho pensato, alzando la testa verso il cielo azzurro "Ce l'abbiamo fatta, Sasuke è di nuovo felice.", una folata di vento mi ha mosso i capelli, ho chiuso gli occhi e ho sorriso.
Ero a casa, ero al Villaggio della Foglia.

Uchiha Chronicles: Sharingan arc.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora