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"La fiducia è la cosa più pericolosa
che si possa concedere"


Le aveva dato appuntamento per quella sera. Non poteva certo rimandare ancora. Più il tempo passava, più rischiavano di essere scoperti. Mancava poco, in due giorni avrebbero concluso l'affare, si sarebbero liberati di quelle stramaledettissime bambine e, finalmente, se ne sarebbero andati da quella città infernale.

Era evidente che avessero rischiato troppo questa volta, insomma, rapire quattro bambini tutti in un colpo solo... ma lui non lo avrebbe mai ammesso. Era il capo e non poteva certo mostrare debolezze, peggio ancora ammettere di aver sbagliato.

Come minimo, una volta terminato l'affare avrebbe chiesto una promozione di qualche genere, nessuno, da quel che ne sapeva, era mai riuscito a concludere un affare simile al suo. E poi, l'incontro con quella donna era stato un colpo di fortuna. Ovviamente prima di fare fuori il suo vecchio contatto nella polizia, aveva già provveduto a trovarsene un altro.

Questo lo aveva avvisato prontamente che un'agente se ne era andato, non ne conosceva il motivo, ma non gli interessava.

L'importate era che lei fosse da sola, certo, avrebbe potuto essere una trappola, ma lui aveva fatto qualche ricerca e, altro colpo di fortuna, aveva appena scoperto che quell'inutile ragazza che era costretto a portarsi dietro neanche fosse un cane da passeggio, non era poi così inutile. Anzi, si sarebbe rivelata più utile di quanto non lo sarebbe mai stata.

Così aveva contattato l'agente sostenendo di avere delle informazioni sulla sua sorellina scomparsa anni fa. Incredibile come ci sia voluto poco per convincerla.

Ovviamente si era finto un testimone o una roba simile, insomma, qualcuno che sapeva cosa fosse successo quella sera, ma che allora era troppo spaventato per parlarne. La storia della paura funziona sempre.

Aveva poi espressamente chiesto di incontrarsi in un posto isolato, non voleva che qualcuno lo vedesse, ovvio e, come scusa questa volta aveva usato quella del "loro sanno che io so, se mi vedessero mi ucciderebbero, capisce?" E anche questa volta ci era cascata. Ad un certo punto aveva davvero iniziato a credere che lei le stesse tendendo una trappola, insomma, era troppo facile, ma è anche vero che aveva tirato in ballo sua sorella, sostenendo di avere delle informazioni. Cosa che fino ad allora nessun aveva mai fatto e di sicuro l'agente, presa dalla disperazione, non si sarà fatta domande. È così che si comportano le persone quando si tratta dei loro familiari ed è per questo che è più facile ingannarle.

Probabilmente se le avesse detto di avere informazione sui bambini scomparsi, l'agente avrebbe prestato più attenzione.

Non aveva ancora idea di cosa farsene, sapeva solo di avere bisogno di più tempo e, quello era l'unico modo che gli era venuto in mente. Di sicuro usando la sorella sarebbe riuscito ad estorcerle qualche informazione sulle indagini in maniera tale da capire meglio la situazione.

Pareva che dalla morte del suo contatto, l'FBI non avesse più un grande scambio di informazioni con la polizia del posto. Furbo da parte loro, doveva riconoscerglielo.

L'aveva incontrata in un vicolo completamente isolato. Lei era in perfetto orario, ma lui, prima di raggiungerla, era rimasto una buona mezz'ora in appostamento assieme al suo amico, per verificare la situazione. Di certo non sarebbe andato da solo. Stava per incontrare un poliziotto, non un idiota qualunque, aveva bisogno di una mano.

Sembrava essere tutto i apposto, così la raggiunse. Doveva ammetterlo, la somiglianza con la sorella era veramente strabiliante.

Neanche cinque minuti dopo, quella che pareva essere l'agente Jennier Jordan era nel suo furgone addormentata e, ovviamente legata per bene, perché si sa, meglio prevenire che curare.

L'unico problema adesso era quel suo dannatissimo cellulare che squillava. Lo afferrò e lo scaraventò fuori dal finestrino, per lo meno non lo avrebbero rintracciato. Di sicuro dopo aver visto che lei non rispondeva avrebbero contattato la polizia, ma per fotuna aveva ancora un po' di tempo.

Vietato MorireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora