~Capitolo 19~

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Appena arrivai in camera, mi tolsi le scarpe a fatica  le lanciai da qualche parte nella stanza e mi buttai a peso morto sul letto, presi la foto di Jane e la strinsi al petto. Mi stavo raggomitolando intorno ad essa quando qualcuno entrò in camera mia senza bussare. Era Noah ma per un secondo pensavo fosse Logan, mi aveva portato il ghiaccio per la mano, in effetti solo in quel momento mi ricordai di quanto mi doleva, mi si avvicinò lentamente come quando ci si avvicina ad un bestia feroce, non ce n'era motivo, la bestia se n'era andata quando ho tirato quel pugno, è come se tutta la mia rabbia si fosse trasformata in lacrime. Noah mi prese dolcemente la mano e ci appoggiò il ghiaccio. Eravamo girati su un fianco, ci stavamo guardando, io lo vedevo un po' sfuocato a causa delle continue lacrime, lui mi stava guardando come se fossi una malata di mente bisognosa di compassione. Detesto quando la gente mi guarda così, ero triste volevo essere capita non compatita, ma perché nessuno lo capiva(?). Ricominciai a piangere, la stanza si riempì dei miei singhiozzi, tolsi la mano dalle sue e mi voltai dall'altra parte, sentii il letto che si alzava, anche lui se n'era andato. Cominciai a singhiozzare più forte, tremavo, conoscevo quelle sensazioni, a breve avrei avuto un crollo emotivo.

Noah's pov

Tolse la mano dalla mia e si girò dall'altra parte, continuava a singhiozzare. Volevo aiutarla ma non sapevo come fare, perciò pensai che avesse bisogno del suo tempo, me ne andai di sotto. Trovai Logan seduto al tavolo da cucina mentre smanettava con il cellulare, appena mi sentì si girò di scatto e mi disse << come sta? >> << male, vedi, è andata a fare una visita a qualcuno nel cimitero e da quando è uscita è piuttosto triste e sta male, ma non so come aiutarla>> dissi io tutto d'un fiato. Mio fratello sembrò illuminarsi << ci provo io >> poi si alzò ed andò al piano superiore.

Emily 's pov

Continuavo a piangere e a singhiozzare, non smettevo di  pensare alle parole di quell'ipocrita, quando la porta si aprì facendo entrare uno spiraglio di luce, mi girai appena e lo vidi. Logan si avvicinò con uno scatto verso di me, non come Noah, mi strinse a se con un braccio intorno alla vita. 

Finalmente quella sensazione era ritornata. In quel momento mi sentivo protetta. Mi girai verso di lui e sprofondai con la faccia nel suo muscoloso petto, lui cominciò ad accarezzarmi la schiena facendo dei cerchi immaginari, quel semplice gesto mi calmò più di mille parole. 

Con una mano mi asciugai le lacrime sulle guance, mi liberai dalla sua presa e mi girai a pancia in su, lui invece rimase girato con un braccio a sorreggergli la testa, mi guardò intensamente ed io lui, poi mi chiese in modo dolce  << posso farti una domanda? >>, io annuii dato che al momento non ero in grado di emettere nessuno suono se non qualche sospiro o singhiozzo <<era lei, il qualcuno che sei andata a trovare al cimitero? >> continuò lui, indicando la foto che stringevo al petto, annuii di nuovo, << come era? >> mi chiese di nuovo al pensiero sorrisi alzai lo sguardo verso il soffitto, per poi chiudere gli occhi e cominciare con la breve storia di Jane.



                                                                                                                                                                                  Niki

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