~Capitolo 75~

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Logan's pov

*Al telefono*

Io: <<Erano abbracciati con una tale stretta, mentre io come un allocco l'aspettavo >>

Alex:<<le ho già fatto il terzo grado con lo sguardo, non credi di esagerare un po'? >> 

Io:<<niente affatto lo dici solo perché non li hai visti! Sembravano quasi due amanti >>

Alex: <<non dire cazzate! Lo sai meglio di me che quella ragazzina è cotta di te! Almeno le hai dato un passaggio? Quando sono arrivato nel parcheggio lei non c'era >>

Io: <<no me ne sono andato proprio quando stava per scusarsi, sarà sicuramente tornata con quello >>

Alex: <<no lui è andato via dopo averla salutata... - pausa di qualche secondo-con un bacio sulla fronte>> proprio in quel momento Lottie cominciò ad abbaiare e correre verso casa 

Io: << Grandioso! In ogni caso ora sono praticamente nella mia via perciò vedrò se è a casa o meno >>

*Fine chiamata*

 Cominciai a capire il motivo per cui Lottie voleva sbrigarsi ad arrivare a casa: proprio sui gradini d'ingresso c'era una figura incappucciata e coricata su di essi solo che non sapevo chi fosse o almeno non subito. 

Con un calcio spalancai la porta e feci così entrare Lottie che non avevo ancora sganciato dal guinzaglio, in cui rischia di inciampare mentre tenendola stretta al mio petto la portavo sul divano. Le tolsi la sciarpa, il pesante giaccone e le scarpe scontrandomi più volte con la sua pelle fredda come il ghiaccio, il volto era cereo, le labbra erano viola ed i lineamenti rilassati. Le toccai il collo e sentii un leggero battito del cuore per poi precipitarmi in camera mia e prendere delle pesanti coperte con cui l'avrei poi avvolta.

 In cucina portai a bollore dell'acqua con cui riempii una borsa termica e gliela posai vicino al viso, mi inginocchiai vicino a lei e misi le mie mani sotto l'ultima coperta per prendere le sue, stringerle ed accarezzarle. La rabbia dentro di me stava diminuendo ma non era ancora scomparsa del tutto, vedendola in quello stato però la preoccupazione prese il sopravvento e mi costrinse così a cacciare tutti i pensieri e le paranoie sciocche che secondo Alex mi stavo facendo riguardo, a quell'abbraccio tra la mia Emy e quel ragazzo, appoggiai poi la testa sul suo grembo ed aspettai.

Emily'pov

Nel buio più scuro, un piccolo fiammifero fa una grande luce. Così anche un gesto distratto, una carezza, sa dare calore dove fa più freddo.

Prima del mio risveglio ricordo di aver pensato questa frase citata dal professor Taylor. 

Mi sentivo bloccata e sdraiata su una superficie morbida, provai a muovere i piedi come primo arto e notai con piacevole sorpresa che le dita non erano più ghiacciate e addormentate, mossi poi le mani con piccoli scatti e nel farlo scontrai contro altre mani(?). Aprii leggermente gli occhi anche se mi costò uno sforzo enorme dato che mi provocò un fastidiosissimo mal di testa, e scorsi una testa mora appoggiata sul mio ventre, i lineamenti rilassati e le guance rosee dal freddo <<Logan>> aprì subito gli occhi, sicuramente in dormiveglia, <<Emy... Come stai? Hai freddo? >> assimilai un po' lentamente le domande che mi fece <<sono un po' indolenzita e infreddolita>>, strinse ancora una volta le mie mani per poi alzarsi <<vuoi un thè? >> io annuii cercando poi di mettermi seduta, impresa non facile dato che ero avvolta da tre coperte a mo' di burrito. Poco dopo tornò con due tazze di thè fumanti e me ne porse una, si sedette vicino ai miei piedi e mi osservò a lungo <<non ricordo di essere entrata... >> << perché sei svenuta sul pianerottolo per il freddo... Ti ho trovata io mentre stavo rientrando da una passeggiata con Lottie. Mi sono spaventato... Avevi il viso pallido e le labbra viola mentre il tuo battito cardiaco era debole >> disse senza togliere lo sguardo dal thè bollente.

 Finimmo il nostro thè in silenzio dopodiché Logan mi portò in bagno in braccio, gli chiesi  poi di portarmi un cambio dal mio armadio. Cercai invano di togliermi la felpa ma le mie braccia e le mie dita erano ancora un po' addormentate e la mia testa pulsava come non mai <<Logan >> arrivò poco dopo con un paio di leggins, una maglietta, una felpa che non era mia e dei calzettoni spessi, <<mi aiuti a levare la felpa? >> dissi con le braccia alzate e lui mi assecondò, <<ora chiudi gli occhi e aiutami con la maglia... >> << ti ricordo che ti ho già vista senza la maglietta >> disse inarcando un sopracciglio e accennando un sorriso << ma in quel momento non ero pudica >> replica dopo aver alzato gli occhi al cielo. 

Chiusi la porta a chiave ed infilai a fatica i primi due pezzi del cambio per poi levarmi i jeans, ma qualcosa andò storto *come ogni cosa che ti riguarda a quanto pare*, mi venne una fitta alla gamba che mi fece perdere l'equilibrio e cadere a terra dopo aver sbattuto la fronte sul lavandino. Logan attirato dal rumore venne a chiedermi cosa fosse successo, per cui  mi infilai come meglio potevo i leggins neri e aprii la porta << ho perso l'equilibrio e sono caduta >>, spalancò gli occhi ed entrò in bagno. Comincio a toccare il mio bernoccolo che nel frattempo iniziava a gonfiarsi e a tingersi di viola << stai sanguinano...>> sussurrò come fosse caduto in una specie di trance.Mi fece poi sedere sul water mentre lui restò in piedi  e con un pezzo di cotone imbevuto nell'alcool cominciò a disinfettarmi il livido sanguinante. 

<<Scusami >>, scossi piano la testa << non sei tu è l'alcool che brucia >> strinsi i denti e chiusi gli occhi << non è per quello... Io... Mi dispiace avrei dovuto darti un passaggio fino a casa almeno >> << No io potevo chiedere un passaggio ad Alex, o prendere un autobus... Ma ho scelto di andare a piedi >> <<piuttosto scusami tu se non sono venuta a salutarti durante l'intervallo >> << avevi  di meglio da fare a quanto pare... >> sospirò, <<ma di cosa parli? >> << vi ho visti... Tu e il tuo amico stretti in quell'abbraccio nel corridoio >> appoggiò un dito sul cotone e si sedette davanti a me, << non è come pensi... Ci stavamo abbracciando dopo che mi parlò dell'imminente trasferimento che dovrà fare tra appena due mesi>>, << e poi non devi essere geloso >> << certo... >> lo vidi alzare gli occhi al cielo ed emettere un sospiro, gli presi la mano libera << perché io non voglio e non riuscirei a trovare qualcuno migliore di te, perché non sono interessata a nessun'altra fuori che te... Io invece posso benissimo essere gelosa di te dato che una migliore di me la puoi trovare molto facilmente->> tornò a guardarmi negli occhi e mi strinse delicatamente la mano <<no... TI sbagli di grosso - >> gli posai un dito sulle labbra <<-ma preferisco fidarmi di te >> sorrise con ancora il mio dito sulle sue labbra che poi baciò. 

Continuò a tamponarmi il livido per poi alzarsi e prendere un cerotto <<non fa nulla... Lo coprirò con un po' di trucco >> cercai di dissuaderlo ma lui scosse la testa e mi afferrò la fronte con le sue grandi mani, per poi poggiarci piano il cerotto. Mi tirò in piedi per una mano e mi attirò tra le sue braccia, quelle braccia che ormai cominciavano a diventare il mio posto preferito, l'unico posto in cui non mi sentivo fuori luogo. Nascosi il mio viso nel suo petto e mi lasciai cullare dal suo battito, i suoi sospiri e le carezze circolari sulla mia schiena. Finalmente sentivo di star diventando parte di qualcuno, *non farò i tuoi stessi sbagli raggio di sole *pensai. 



                                                                                                                                                                    Niki 💣

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