~Capitolo 47~

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Le parole di Logan mi spiazzarono avrei voluto replicare ma non sapevo proprio come farlo <<non mi credi vero?... Avresti ragione a non farlo, non posso biasimarti perciò decidi tu se farlo o meno, in ogni caso fidati di questo lato di me. Sono sincero. Qui. Ora.  >> disse con tono calmo e fermo.

<<Logan io... Io... Vorrei crederti ma non sei l'unico ad essere diviso a metà. Non sei l'unico che sta combattendo una guerra con sé stesso. >> dissi tutto d'un fiato.
<< ehi... Di che parli?? >> mi mise le mani sopra le spalle,guardandomi intensamente negli occhi
<< una parte di me vorrebbe crederti, ma l'altra ha paura di stare male ancora>> non sapevo  il motivo esatto per cui glielo dissi, forse il mio cuore stava prendendo il sopravvento, non sapevo dove mi avrebbe portato quella scelta.
<<Emily io non ti garantisco che non soffrirai più anzi continuerai a farlo e mi dispiace davvero tanto. La verità però e che non so come funziona questa cosa non so perché quando sono sobrio sono cosi accecato dall'odio, dal rimorso e dalla gelosia. Mentre quando sono ubriaco sono semplicemente me stesso, sotto ogni aspetto. >>
<<sai... Alcune volte penso che tu e Noah vi mettiate d'accordo su quello a cui farmi credere... Voglio dire, lui dice una cosa di cattivo gusto su di te e poi tu tu comporti proprio in modo da far diventare quella cosa vera. Non ci capisco più nulla. - feci un sorriso amaro - per non parlare del fatto che adesso anche una ragazza che credevo mia amica si comporta proprio come lui >> le mie ginocchia presero a tremare, tanto che se si ascoltava bene si potevano sentire le mie giunture scricchiolare. Così per evitare di cadere a terra mi sedetti sul letto alle miei spalle.
<<ecco a questo proposito devi sapere che quello che dice Noah sono delle cazzate, non so perché lo faccia ma il motivo per cui io mi comporto così con te è perché voglio proteggerti da me. >> si indicò il petto con un dito dicendo tutto d'un fiato per poi allontanarsi da me ed andare vicino alla finestra.
Il mio cuore perse un battito, mi alzai presa da un improvvisa ondata di coraggio ed andai verso di lui  per circondargli il torace con le mie esili braccia. Lui... ricambiò l'abbraccio e mi strinse forte a sé <<tu non sei il niente  per me, il me sobrio non lo pensa davvero >> sciolsi l'abbraccio per poi portare le mie braccia attorno al suo collo e con le dita cominciai a disegnare dei piccoli cerchi tra i suoi capelli.
<<vorrei che fossi sempre così >>pensai a voce alta
<<anch'io lo vorrei, ma verrà quel giorno ne sono sicuro. Devi promettermi che non ti farai influenzare dalle parole di Noah, anche se il me sobrio ti facesse venir voglia di farlo >>
<<io lo sapevo che non eri così >> sorrisi come una scema a quella mia affermazione e nascosi la faccia nell'incavo del suo collo.
Rimanemmo così, abbracciati l'uno all'altro per un tempo che mi sembrava infinito.
Ma infondo sapevo che prima o poi sarei dovuta ritornare alla realtà,
<< Emily ora devi andare, devi tornare a divertirti >> disse sciogliendo l'abbraccio <<te l'ho detto che quella mia amica si è alleata con Noah.... Io non ci torno con lei >>
<< Emily Emily Emily, non fare la bambina - si abbassò alla mia altezza e mi accarezzo la guancia disegnando dei piccoli cerci con il pollice - facciamo così... Tu mi odierai da ora in poi così Noah  e la tua amica non ti infastidiranno più ed io ti lascerò in pace... >>
<< no...non posso >>  << si che puoi, io credo in te >> non mi piaceva affatto la sua idea la odiavo, ma lui lo aveva fatto per me ed io non gli potevo dire che quello che sarebbe avvenuto in seguito mi avrebbe spaccato. 

Non appena varcai la soglia della porta una lacrima solitaria si fece strada sulla mia guancia ed il ritmo festoso della musica tornò a rimbombarmi nelle orecchie.

Tornai in cucina e mi avvicinai al piano cottura dove si trovavano varie bottiglie di alcolici ed i bicchieri.
Mi versai della vodka alla pesca nel bicchiere.
<<Hey bellissima, non ti ho mai vista a queste feste! Sei nuova di qui? >>
mi girai verso il tizio che aveva parlato e lo riconobbi come il ragazzo delle pasticche << ci saranno 100 persone qui, pensi di conoscerle tutte? >> replica acida
<<calma piccola, volevo solo fare conversazione >> disse con tono strafottente
<<beh io no >>
<<quanto sei acida... Che è successo? Per caso se n'è andato prima di farti venire? >> scoppiò in una risatina irritante, dentro di me cominciava a ribollire un certo odio verso quel tizio
<<sai... Per un momento ho pensato di rovesciarti addosso il bicchiere... Ma è così buono sarebbe stato spreco versarlo addosso a te >>alzai le spalle e me ne andai a testa alta.
L'alcool cominciò a fare effetto e dentro di me si propagò un certo calore, sembrava che i miei organi stessero andando a fuoco.
Uscii da quella casa e feci il giro per poi ritrovarmi davanti ad una grossa fontana illuminata da dei faretti dentro ad essa. Mi sedetti sul bordo e mi lasciai cullare dallo scroscio dell'acqua alle mie spalle e dall'arietta  fresca che mi solleticava il viso.

                                                                                                               Niki💣

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