Questa volta il mio subconscio mi portò in un acquario, ero sempre in compagnia della famiglia del sogno precedente. I due bambini affianco a me sembravano felici e mi indicavano tante cose contemporaneamente.Questa volta li osservai un po' di più : erano alti uguali però era molto semplice individuare il più grande tra i due benché quello alla mia destra aveva il viso da bambino e la parlantina da tale ,aveva però la particolare mania di tirarmi il polso ogni volta che mi indicava un pesce.
Mentre l'altro aveva il viso contratto in una qualche espressione concentrata che lo faceva apparire più grande, continuava ad osservare la grande vasca davanti a noi e qualche volta si girava verso di me per picchiettarmi la spalla ed indicarmi un sommozzatore che entrava nella vasca ,ne sembrava affascinato io... invece non facevo altro che guardare lui. Gli schiamazzi degli altri bambini ed i suoni circostanti divennero ovattati come se mi trovassi sott'acqua anch'io , continuai a guardare il bambino con uno sguardo curioso ed interessato finchè anche lui non si voltò verso di me .
Dapprima mi sorrise e mi accarezzò la testa con fare fraterno per poi girarsi e guardarsi intorno spaesato, cominciando a chiamare qualcuno ma le sue parole non le sentivo affatto benché erano coperte dal rumore delle sirene ... lo scenario cambiò ancora e inevitabilmente mi ritrovai sul luogo del teribbile incidente dello scorso sogno, mentre venivo raccolta dal solito uomo e ci addentravamo nel fitto bosco al lato della carreggiata io continuavo ad osservare il bambino che con le mani giunte alla bocca continuava a chiamare qualcuno .
La mattina seguente mi svegliai parecchio frastornata e confusa , scesi a fare colazione per poi tornare in camera mia per vestirmi ed uscire. Mi ero svegliata un po' prima per non dovermi far accompagnare a scuola da Noah. Stavo per scendere le scale quando una tenera versione di Logan mi affiancò , aveva la maglia del pigiama mal messa che gli scopriva un spalla i capelli scompigliati ,le guance rosee e le labbra ... * calma gli ormoni * mi ricordò la mia coscienza .Feci un respiro profondo e cominciai a scendere le scale guardando le mie doctor martines e non il suo adorabile passo assonnato.
<<Buongiorno anche a te ,eh>> mi disse Logan con una manciata di cereali in bocca prima che aprissi la porta ed uscissi. L'aria pungente di dicembre mi investì dalla testa ai piedi costringendomi a stringermi nel giubbotto, a fatica estrassi dalla tasca dei jeans il telefono e le cuffiette per far partire il primo brano della mia Playlist ovvero ⏭️Shine a Light - Banners così da tenermi compagnia. Non presi l'autobus per andare a scuola, ma forse avrei dovuto... . Era come se avvertissi quell'orribile sensazione di essere seguita da qualcuno ma ogni volta che mi giravo o che facevo finta di mettermi a posto i capelli con lo schermo del telefono per guardare il riflesso, non c'era nessuno, se non qualche studente che si fermava alla fermata dell'autobus. Arrivai a scuola con 20 minuti di anticipo, così decisi di sedermi sulla scalinata e chiamare Marcuss.
*Al telefono*
Marcuss: <<Ehy Emily, hai bisogno di un passaggio? >> rispose dopo tre squilli con la voce assonnata
Io: <<ehi... Ti ho svegliato? >>
Marcuss: << No no tranquilla sono sveglio da un po' ma non ho ancora preso un caffè, ti passo a prendere e vieni con me? >>
Io:<< veramente sono già a scuola, speravo che mi venissi a fare compagnia... >>
Marcuss:<<Davvero?! Ma che come mai? >>
Io: <<Non volevo essere accompagnata dai miei fratelli >>
Marcuss:<< da tuo fratello volevi dire>>gli scappò una risatina che non mi lasciai sfuggire
Io: << no hai sentito bene. Fratelli! Niente di più >> mi fece male dirlo ad alta voce, ma dovetti. Strinsi i denti e aspettai una sua risposta
Marcuss:<< sul serio? Lo hai lasciato andare così velocemente? Non ci conosciamo ancora tanto bene ma non mi sembri questo tipo di ragazza... >>. Lasciai passare alcuni minuti prima di rispondere, ero combattuta tra il procedere con la mia farsa o raccontargli tutto e sperare che non picchi Noah.
Marcuss : <<Ehy ci sei? Vuoi che ne parliamo? >> non riuscii a mentirgli, forse perché infondo ne avevo bisogno o forse perché sapevo di non riuscire a resistere a lungo senza parlarne mai con nessuno.
*fine chiamata*
Chiusi la chiamata e aspettai Marcuss, mentre la scuola cominciava a ripopolarsi.
Intravidi Marcuss poco dopo, aveva il passo sicuro, il ciuffo che gli rimbalzava sul lato sinistro della faccia. Quando arrivò davanti a me, allungai le braccia verso di lui che mi tirò su in piedi a peso morto, ci abbracciammo e << vuoi un elastico? >> gli dissi indicandomi in polso e facendo un cenno verso il suo ciuffo <<Nah, poi sto male>> alzai un sopracciglio <<Non credo proprio, dai prova? >>, anche lui alzò un sopracciglio <<non cambiare discorso>> dopodiché sbuffò e prese l'elastico. La campanella suonò così entrammo e gli dissi che gli avrei raccontato tutto più tardi, mi avviai verso il mio armadietto per prendere i libri di matematica e storia per poi andare in classe.
Niki 💣
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Don't Forget Me
Romance1^ storia ✌️|| COMPLETA || Dopo intere notti passate a piangere forse è arrivato anche per Emily il momento di un po' di certezze, di nuove amicizie e forse dell'amore Emily Adams ha passato gran parte della sua vita in un orfanotrofio a Bringhton...