-Sorpreso, vero?- ridacchiò. Annuii leggermente.
-Vuoi entrare?- chiesi cercando di essere gentile. Guardò l'interno e poi scosse energicamente la testa, quasi disgustato dall'idea di dover condividere uno stretto spazio con me, senza potermi far del male. Lo guardai in viso e mi senti rabbrividire. Luke, gli aveva fatto veramente male. Aveva l'occhio nero, lo zigomo gonfio ed aperto da una piccola ferita, il naso già rotto dall'altra volta e alcuni graffi sul mento. Era ridotto di merda, eppure comunque fighissimo. Si alzò le maniche della camicia, scoprendo i tatuaggi. Indietreggiai impaurito.
-Tranquillo, non ti picchierò davanti casa tua- ironizzò.
-Allora perché sei qui?- domandai con una punta di esasperazione.
-Per tregua. Da oggi in poi, non ti toccherò nemmeno con un dito- affermò. Dovetti sbattere le palpebre due volte per capire che non fosse un sogno.
-Ma prova solamente a far soffrire Emily e sarai morto- puntualizzò. Sospirai quasi grato. Era questo il Calum che conoscevo. Sentii qualcuno camminare velocemente. Guardai dietro di Calum ed Ashton fece la sua comparsa, veramente arrabbiato. Con un mossa svelta si mise tra noi due. Chiuse i pugni fortemente.
-Ehi Rocky, tranquillo, non toccherò il tuo fidanzato- rise Cal, poi dandoci un'ultima occhiata, si girò e se ne andò. Mi sistemai i capelli e rientrai in casa, lasciando la porta aperta per Ash.
-Che cosa ci faceva qui?- domandò.
-Mi ha semplicemente avvisato del fatto che non mi picchierà più, a meno che non faccia soffrire Em- risposi alla sua domanda. Ci sedemmo sul divano e lui, guardandomi in modo malizioso alzò le sopracciglia. Capii che voleva dei dettagli.
-Dopo che sono uscito da scuola, l'ho accompagnata a casa e mi ha parlato- mi fermai un attimo creando della suspense. Ash, incrociò le mani intorno ad un ginocchio.
-Mi ha detto che domani dirà a tutti, in mensa, la verità. Gli ho detto che per me è tutto e ci siamo baciati- sorrisi.
-Perciò state insieme?-. Rimasi un attimo interdetto.
-In realtà non lo abbiamo specificato, ma credo di si-. Lui mi posò una mano sulla spalla, muovendomi leggermente e sorridendomi. Era il suo modo di dire che era felice. In realtà, non lo avevo mai visto triste.
-Te con Noemi?- dissi spostando il discorso su di lui. Si grattò leggermente la testa.
-Non lo so- sussurrò. Lo guardai accigliato.
-Andiamo, stareste così bene-. Lui rimase un attimo in silenzio e poi sbuffò leggermente.
-A me piace veramente tanto, l'ho conosciuta nemmeno una settimana fa eppure, mi sembra di conoscerla da una vita. E' così bella, si fida completamente di me. Il problema è che è troppo insicura. La storia con Luke l'ha devastata e ha paura di esser ferita ancora- continuò.
-Io non ho ancora mai capito cosa è successo tra loro- ribattei.
-Noemi era innamorata di lui. Anche Luke lo era di lei, gli diceva che lo faceva star bene. Ne hanno passate tante, ed anche se lui le parlava sempre, scriveva ad altre ragazze. Noemi era molto insicura ed ancora tutt'ora lo è. Poi, un giorno, scoprì Luke con un'altra e da lì, finì tutto. Per molto ci stette malissimo, non sorrideva e parlava nemmeno più. Eppure so che a lei piace ancora e forse, lui, ancora non l'ha dimenticata-.
-Cosa te lo fa pensare?- chiesi. Sorrise tristemente, alzando leggermente le spalle.
-La vedo. Quando siamo nei corridoi o in mensa. Quando arriva lui, lei si zittisce e lo guarda. Gli si accendono gli occhi. E' sempre lì, quasi come se aspettasse che lui ritornasse da lei, ma non lo fa. Poi, appena se ne va, torna a sorridere ma sono sorrisi falsi. E' come se lui fosse l'unico capace ad accenderla e a farla sentire viva. Non posso competere con uno che ha così potere su di lei. So che se tornassero a parlare, lei, ci starebbe di nuovo, perché lo ama e vuole sentirsi ancora viva-. Rimasi spiazzato da quel fiume di parole e capii che, in questi giorni, non avevo fatto altro che ad attirare l'attenzione su di me, senza pensare ai miei amici. Non conosco Noemi e tantomeno Ashton, e ciò mi fece sentire ancora più solo. Lo abbracciai d'istinto. Pensai che si sarebbe sentito a disagio, invece, mi strinse ancora di più. Poco dopo ci staccammo.
-Per me non dovresti arrenderti così. Per me, tu, potresti essere un nuovo inizio per lei. Magari ancora prova qualcosa per Luke, ma solo perché nessun altro ci ha provato con Noemi. Se la facessi sentire amata, lei cadrebbe subito tra le tue braccia- gli consigliai. Lui annuii leggermente.
-Avevo pensato proprio di andare da lei, stasera e farle una serenata sotto il balcone della sua camera- diede voce ai suoi pensieri.
-Che cosa romantica. Cosa canterai?-.
-Non lo so, in realtà sono passato qui proprio per chiederti aiuto- rise.
-Che ne dici se ne scriviamo una noi?- proposi. Alzò leggermente il sopracciglio.
-Scrivi canzoni te?-.
-Sì, la musica è la mia vita- sussurrai.
-Allora iniziamo- urlò entusiasmato. Sorrisi, alzandomi per andare a prendere un foglio. In quel momento, bussarono alla porta. Essendo di strada, mi fermai e aprii. Luke. Ora, non ci voleva proprio.
-Luke-. Sorrise, prendendosi il piercing al labbro tra i denti.
-Ehi Michael volevo chiederti se Calum era pass..- si fermò di botto quando vide la figura di Ash dietro di me.
-Ciao Ashton- salutò tranquillamente. Ashton alzò leggermente la testa, a mò di saluto.
-Sì, è passato Calum comunque- risposi alla domanda di prima. Si mise le mani in tasca.
-Cosa state facendo? Posso unirmi a voi? Non ho nessun posto in cui andare, a parte casa-. Rimasi zitto. Non sapevo cosa fare, ma in quel momento vidi un ghigno maligno dipingersi sul volto di Ash, che mise un braccio sulla mia spalla.
-Certo, Michael stava andando a prendere un foglio, abbiamo pensato di scrivere una canzone, che stasera dedicherò a Noemi- calcò il suo nome. Luke rimase fermo. Per un attimo ebbi paura. Ma tutto si annullò quando sorrise.
-Figo, se volete posso aiutarvi, amo scrivere canzoni- rise. Ashton rimase un attimo a bocca aperta. Non si sarebbe aspettato questa reazione. Ma ci togliemmo comunque da davanti la porta, facendolo passare. Andai al piano superiore, presi un foglio alla svelta e tornai in salotto. Luke e Ashton stavano parlottando. Ashton rise. Rimasi interdetto davanti quella scena amichevole tra i due. Tossii leggermente e mi sedetti in mezzo a loro.
-Iniziamo?- proposi. Entrambi, annuirono, e prendendo la penna tra le dita, scarabocchiai qualche frase. Loro, ne proposero altre, alcune assolutamente perfette, altre orrende ma solo per far ridere. Dopo quasi un'ora, finimmo. Rimasi meravigliato dal risultato.
-Come la chiamiamo?- domandò Luke. Ci pensammo un attimo su.
-Che ne dite di Beside You?- disse Ash. Lo guardammo quasi esterrefatti. Poi, senza dire nulla, sorridemmo tutti quanti insieme e scrissi il nome della nostra canzone. Luke iniziò a cantarla e mi vennero i brividi al suono della sua voce. Era bravissimo. Ci unimmo anche io e Ashton e ridendo e dandoci qualche spinta, le nostri voci si unirono, in una perfetta. Risi veramente e capii che aver conosciuto e ritrovato Ashton e Luke, era la miglior cosa che mi potesse capitare.
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Idiot.
Teen FictionQualcuno spinse la mia cartella a terra e uscirono tutti i fogli, la gente intorno a me iniziò a ridere. -Perché lo fanno? E soprattutto, perché non hai reagito?-. -Lo fanno perché da tre anni a questa parte sono la loro preda preferita e non posso...