Entro leggermente...
Io: in realtà sono io.
Appena mi vide si scaraventò su di me prendendomi in braccio.
Wow.
Ma non era arrabbiato?!
Dimitri: scusa se ti ho risposto in quella maniera.
Mi mise sulla sua scrivania.
Dimitri: dormito bene.
Io: si si.
Dimitri si sedette sulla sua sedia di fronte a me.
Quando è carino!
Scesi dalla scrivania e mi misi a cavalcioni su di lui.
Io: così va meglio.
Che ho oggi?! Gli ormoni a mille?
Dimitri: decisamente meglio.
Disse prima di fiondarsi sulle mie labbra.
Ad un certo punto squillo il suo telefono e la sua espressione mutò.
Rispose.
Vi fu una conversazione di nuovo in quella lingua strana.
Ma che lingua è?!
Comunque lo rende più affascinante.
Finita la chiamata scaraventò il telefono sul pavimento.
E li mi spaventai, pure tanto.
Continuava a parlare in quella maniera.
Io cercai di alzarmi dalle sue gambe ma lui me lo impedì.
Dimitri: no no!
Disse stringendomi i fianchi per non farmi muovere.
Dimitri: dove credi di andare?!
Disse sorridendo.
Menomale è tornato normale!
Bipolare totale.
Io: il tuo telefono.
Dimitri: non mi interessa, che vogliamo fare oggi?!
Io: cosa?! Io torno a casa.
Dimitri divenne subito serio.
Dimitri: no!
Cosa?!
Perché?!
Io: perché?
Dimitri: tu resti qua.
Io: Dimitri non iniziare.
Dimitri: sono serio.
Io: male!
Dimitri: tu resti qua!
Io: io torno a casa Dimitri, i miei saranno preoccupati.
Dimitri: bene passeremo da loro ma tu resti qua non torni da loro.
Io: Dimitri non ci conosciamo neanche e la cosa sarebbe sospetta ai miei genitori....
Dimitri: non mi interessa.
Io: fammi finire.
Si zitti subito.
Wow.
Io: non ti sto dicendo di non vederci più, ti sto solo dicendo che non voglio correre, qualunque cosa si sia creata tra di noi, voglio procedere a gradi.
Dimitri mi guardò fisso negli occhi per un paio di secondi.
Dimitri: però ad un paio di condizioni.
Io:sentiamo.
Vediamo ora che spara!
Dimitri: 1, ti vengo a prendere la mattina e stai tutto il giorno con me per massimo una settimana, poi vieni definitivamente a vivere qua, 2 quando sei a casa tua ti voglio reperibile sempre se no le conseguenze saranno brutte per te.
Cosa?!
Non ci credo.
Ma che condizioni sono?!
Io: Dimitri ti ricordo che io lavoro e quindi non sarò reperibile sempre e poi....
Dimitri: tu non lavorerai più.
Disse tranquillo.
Io: che cosa?! Scordatelo è il mio lavoro.
Dimitri: non transigo.
Io: Dimitri io lavorerò.
Dimitri: tu non lavorerai, starai con me.
Ma io dico da dove gli vengono ste cose!
Io: Dimitri una relazione normale no?!
Dimitri: questa è una relazione normalissima.
Io: non proprio.
Dimitri: non transigo, se no da questa casa non esci.
Io: che cosa scusa?!
Dimitri: lo hai capito.
Io: spero tu stia scherzando.
Dimitri: no.
Io: ok allora facciamo una cosa, io e te non ci conosciamo e buona giornata.
Dico cercando di alzandomi.
Dimitri: tu da qua non ti muovi.
Ok io ora lo uccido e poi me ne vado.
Bel piano no?!
Io: Dimitri smettila, io torno a casa, al mio lavoro e se poi vogliamo vederci bene se no niente!
Dimitri: io le mie condizioni le ho dettate, decidi come vuoi.
Io: che cosa?! Ma credi davvero che per me le tue parole siano legge?! Io faccio ciò che voglio! Non devo decidere. Per me può finire tutto qui!
Dimitri: calmati.
Io: calmarmi?! Te lo giuro in questo momento vorrei ucciderti.
Dimitri: non esagerare, poi come faresti senza di me.
Disse facendomi l'occhiolino.
Mi scappò un mezzo sorriso.
Io: sei un cretino.
Dimitri: allora facciamo una cosa, troviamo un compromesso va bene?
Alleluia.
Finalmente!
Lo ha capito!
Eh buongiorno!
Dimitri: concorderemo gli orari in cui vederci, così starai un po' con la tua famiglia, ma ti voglio comunque reperibile.
Io: va bene.
Dimitri: ma sul fatto del lavoro non transigo, tu non lavorerai.
Io: Dimitri non posso non lavorare!
Dimitri: si che puoi, bastano e avanzano i miei soldi.
Io: non dipenderò da te!
Dimitri: no, avrai la tua carta.
Io: si ma i soldi sono comunque tuoi, è la stessa cosa.
Dimitri: su questo non voglio polemiche, si fa così e basta.
Io: Dimitri....
Dimitri: sono serio bambolina.
Vabbè lavorerò di nascosto.
Tanto lavoro la mattina, gli dirò che è impossibile per quei tre giorni che lavoro.
Si farò così.