“Ohi Sarah, vuoi svegliarti?!” mi sentii scrollare, e aprendo gli occhi trovai seduto vicino al mio letto Raoul.
“Mmh, che vuoi?” mi lamentai.
“Il vizio di svegliarti nel pomeriggio non ti è passato eh.”
“Nah.” Sorrisi, stiracchiandomi.
La prima mattina qua a Sydney, e non era un risveglio come gli altri. Ora stavo bene, ma prima di esserlo del tutto, avrei dovuto sistemare ancora un paio di cose.
Mi alzai dal letto lentamente mi posizionai davanti all’armadio. “Emh”
“Cosa?” Raoul alzò un sopracciglio.
“Dovrei cambiarmi.” Gli indicai la porta con la mano, e lui, successivamente, uscì.
Optai per un paio di jeans skinny e una maglia lunga nera.
Legai i miei lunghi capelli neri in una coda alta e dopo essermi truccata, andai in bagno.
Scesi le scale, sorridendo a vuoto, felice.
“Mamma, io esco.” Urlai.
“Dove e con chi?” mi raggiunse nell’ingresso.
“Te ne ho già parlato, devo cercarmi casa qua a Sydney, non andrò lontano. E vado da sola.” Scossi la testa.
Sentimmo qualcuno correre giù dalle scale. “Posso venire con te?” disse Raoul.
“Ma sì, perché no.” Sospirai. “Però andiamo adesso.”
Lui annuì e prima che potessi aprire la porta mia mamma mi bloccò il polso.
“Sarh, ricordami che stasera ti devo parlare di una cosa. Abbastanza importante.”
“Sì.” Dissi uscendo dalla porta, e dopo averla chiusa, raggiunsi Raoul, che era poco più avanti di me. “Guido io.” Corsi fino alla macchina.
“Ma la macchina è mia.” Si lamentò lui, dopo essersi seduto nel posto del passeggero.
“E vabbè, ormai è tardi.” Ridemmo.
**
“Direi che è fortunata, abbiamo un paio di villette che costano davvero poco qua a Sydney. Sono tutte lungo mare, hanno una vista magnifica glielo posso garantire. Parte est della costa di Sydney sul pacifico.”
‘Quasi vicino alla casa di Luke’ pensai. Ma ovviamente questo non mi avrebbe fermato. Il mio cuore aumentò leggermente i battiti quando presi in mano il dépliant. Una villetta bianca attirò la mia attenzione, lessi che aveva 3 camere al piano di sopra, cucina, salotto, sala da pranzo, diversi bagni, cantina e un giardino che si estendeva su tutti i lati della casa. Il prezzo era davvero ragionabile, stando a ciò che offriva questa casa.
“Mi interesserebbe questa.” Passai il dépliant a Raoul, dopo aver mostrato la casa al venditore.
“Le piacerebbe visitarla?” mi chiese, annotando qualcosa sul computer.
“Sì, grazie.”
“Oggi?”
“Mi sembra perfetto!” cercai di contenermi.
“Allora voi vi recate là, e una mia collega vi illustrerà la casa.”
“Grazie mille. Ecco il mio numero.”
**
Ci trovavamo ora davanti a quella villa magnificamente bianca. Ammiravo ciò che forse sarebbe stata la mia prossima casa.
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Again. // Luke Hemmings.
FanfictionUn anno, è passato un anno da quando non mi perdo più nell'oceano dei suoi occhi. Ma sapevo che tutto di lui sarebbe tornato ad amarmi, torturarmi e farmi annegare. ~Luke Hemmings. Suggerito da: Want_Ashton_Hug28