“Raoul basta, cioè, non sono capace!” mi arrabbiai.
“Basta che schiacci X, Sarah cazzo!”
Ero brava nei videogiochi, ma non in Fifa. Stupida xbox e stupida Fifa.
“Ci rinuncio.” Scossi la testa.
“Hai paura di perdere per la 5 volta?” mi prese in giro.
“No, ma saranno quasi 3 ore che giochiamo e sarebbe ora di smetterla.” Posai il joystick e mi recai in cucina, dove presi un pacchetto di patatine. Erano le 3 di pomeriggio, e la mia pancia cominciava a farsi sentire.
“Mangia e taci. Guardiamo un po’ di tv.” Presi il telecomando e girai la tv su mtv.
Il campanello però, ci distrasse.
“Vai tu o vado io?” chiesi con voce implorante.
“TU” mi disse mio fratello con un sorriso innocente.
Mi alzai pigramente così verso la porta. Chi poteva essere?
Lo scoprii poco dopo aprendola. Luke. Che ci faceva qua? Io non volevo più vederlo!
“Sarah.” Sembrava solare.
“Tornatene a casa.” Scossi la testa.
“Che succede?” sorrise.
“Quello che hai fatto ieri mi ha fatto ribrezzo. E togliti quel fastidioso sorriso dalla faccia. Non ti sei comportato bene, e piccolo, se non l’avresti capito, io non mi faccio usare. Vai pure via di qua.”
“Ehi ehi ehi!” alza le mani in segno di difesa. “Vengo in pace.”
“Oh, pensa, invece io ho già i cannoni pronti per sparare. Cosa vuoi?”
“Camminavo e mi è venuta voglia di… Farlo. E dato che l’avevi data ad Ashton, pensavo che l’avresti data anche a me.” Continuò a sorridere.
Gli tirai uno schiaffo, forte. Pieno di rabbia. Come si permetteva?
“Sarah! Stavo scherzando. Più o meno. Comunque volevo chiederti se ti andava di fare una passeggiata con me.”
Sgranai gli occhi. Davvero pensava che sarei andata con lui dopo ciò che aveva detto.
Una parte della mia testa mi diceva che dovevo chiudergli la porta in faccia, magari dopo avere riso di gusto.
Ma un'altra parte mi diceva ‘vai, stai un po’ con lui.’ Forse mi avrebbe fatto bene? Cercare di capire ciò che aveva nella testa mi avrebbe fatto capire alcune cose, forse.
Annuii piano e salutai mio fratello, uscendo.
La luce del sole ci inondava, mentre camminavamo lentamente sul bagnasciuga, a piedi nudi.
L’inizio è sempre silenzioso. Ma decisi di essere io a parlare.
“Allora, Luke, volevi parlarmi di qualcosa?”
Si fermò di colpo. Mi guardava fisso negli occhi senza dire una parola e senza muoversi.
Si sedette per terra, con una mossa semplice, e mi attirò giù con lui, prendendomi per un braccio.
“Dimmi.”
“Ho fatto tantissimi casini in questo periodo. Ho insultato pesantemente Ashton, cosa di cui nemmeno mi pento più di quel tanto. Sembra che ti sbavi dietro come un cagnolino, e questo mi dava maledettamente fastidio. Cioè tu sei solo mia… cioè eri mia. E Michael, gli ho rubato praticamente la ragazza, l’unica che le piaceva davvero. Forse per gelosia che lui avesse qualcuno con cui essere felice e io no, perché tu eri partita. Ero rimasto da solo. Così ho cominciato a fumare e a bere. Ho trovato una nuova compagnia e la droga non ha tardato. Ora ne sto uscendo da solo, e mia mamma quando lo ha scoperto ha cominciato a piangere ogni sera. Ma le ho promesso che avrei smesso. Io le voglio troppo bene.”
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Again. // Luke Hemmings.
FanfictionUn anno, è passato un anno da quando non mi perdo più nell'oceano dei suoi occhi. Ma sapevo che tutto di lui sarebbe tornato ad amarmi, torturarmi e farmi annegare. ~Luke Hemmings. Suggerito da: Want_Ashton_Hug28