Il demone.

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Ci troviamo davanti all'entrata.

Da piccola ho sempre immaginato gli stregoni come creature che amano fare le cose in grande.
Al posto di questa semplice casetta mi aspettavo un enorme palazzo magico,ma non sempre le aspettative corrispondono alla realtà.

La porta è davvero misera.
Sul legno che la compone si nota del muschio e qualche lumaca.

Alan arriccia il naso per il disgusto di toccare la porta,poi bussa.

Per qualche secondo sembra che nessuno ci abbia sentito.

Improvvisamente una delle lumache sulla porta di legno fracido sembra lentamente ingrandirsi.

Alan con la mano mi allontana dalla porta.
Alan:"Resta dietro Lexi."

Si posiziona davanti a me e estrae dalla tasca del pantalone un coltello a scatto molto affilato.

La lumaca raggiunge una grandezza,quasi pari a quella di un uomo.
Iniziano poi a spuntargli della braccia,le mani.

Le antenne si ritirano all'interno del corpo scomparendo.

Il suo corpo viscido e rossiccio comincia ad assumere le sembianze umane.
Degli occhi in modo veramente disgustoso gli spuntano sul volto,subito dopo appaiono anche naso e bocca.
Questa trasformazione è accompagnata da una polvere giallastra.

Dean:"Cercavate me?"
Alan ripone nella sua tasca il coltello.
Alan:"Non ti annoierai mai di fare queste comparse scenografiche Dean,giusto?"

Dean scoppia in una risata simile a quella di uno psicopatico.

Dean:"Chi è questa fanciulla?"
Mi si a avvicina e inizia ad osservarmi dettagliatamente.
Lexi:"Piacere sono Lexi."
Accenno un sorriso.

Dean è un uomo sulla quarantina.
Sarà alto un metro e ottanta.
È di carnagione molto chiara ed è leggermente magro.
I suoi occhi sono a mandorla,di un color nero inteso,che quasi non si distingue dalle pupille.
Le labbra sono molto sottili e ha un viso molto tondo.

Indossa un lungo camice rosso e sembra stare in perfetta simbiosi con la natura che lo circonda.

Alan:"Dean siamo qui perché ci servono i tuoi poteri."
Liam:"Hai dei soldi?"
Alan:"Si,del pagamento ne parleremo dopo."
Lexi:"Alan..."
Alan:"Sta tranquilla Lexi."

Dean:"Su entrate."

Apre la porta e si sposta sul lato lasciando passare me ed Alan.
Entra anche lui.
Si chiude la porta dietro.

Io ed Alan ci fermiamo per aspettare che ci faccia strada.

Supera me ed Alan e poi ci fa segno di seguirlo.
La casa è di stile Eclettico:
Il colore rosso è presente in tutta la casa.
Diversi ritratti di persone importanti,credo, sono appesi su tutte le pareti.
Un lampadario parecchio vistoso è situato sopra una tavola in vetro.
Un grande camino acceso riscalda la stanza.

(Per intenderci:)

Dean:"Su accomodatevi

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Dean:"Su accomodatevi."

Alan ed io ci guardiamo in modo complice e poi ci sediamo su un divanetto blu.

Dean si siede con molto agio su un divano difronte a noi.

Dean:"Di cosa avete bisogno?"
Lexi:"I mie genitori sono stati rapiti dai demoni mandati dal supremo.
Abbiamo bisogno che tu ci dica dove sono."
Dean:"Alan,sai bene che la mia magia è bianca.
Mi dispiace Lexi ma non posso aiutarti."
Alan:"Dean,so anche che se vuoi,puoi.
Almeno provaci,per favore.
Ti pagherò bene."

Dean sembra pensarci su.

Dopo una lunga pausa di riflessione,con viso scocciato decide di accettare.

Dean:"Ci provo,ma sappi che quello che sto per fare ti costerà molto."

Questa cosa sembra non infastidire Alan.

Alan:"Non mi importa di quanto mi costerà."

Sembra veramente determinato nel volermi aiutare a ritrovare i miei genitori.

Dean guarda Alan in modo divertito.
Dean:"Caro Alan,la fanciulla ti ha proprio rubato il cuore,e anche la testa!"

Alan abbassa lo sguardo.

Dean:"Lexi dammi le mani."

Faccio ciò che dice.

Le stringe e poi chiude gli occhi.

Dean:"Ora,pensa ai tuoi genitori,e alla voglia che hai di riabbracciarli."
Chiudo gli occhi e inizio a pensare a mia madre,che mi baciava,ogni volta che tornavo da scuola.
Poi penso a mio padre,ai suoi abbracci e alle sue carezze,e a tutte le volte che mi ha detto ti voglio bene.
Mi mancano così tanto e l'unica cosa che vorrei ora è poterli ritrovare e stringerli a me.

Inizio a sentire Dean pronunciare diverse parole in latino.

Dean:"E ' quod inventum est pretiosa,e 'quod inventum est pretiosa."

Dopo di che sento le mie mani formicolare e quando riapro gli occhi vedo Dean tremare.
Del sangue fuoriesce dal suo naso.
Poi si ferma.
Sembra sfinito.
Riapre gli occhi.
Dean:"Sono in Germania,in Turingia.
Li ho visti in dei sarcofagi,nella cantina di qualche casa abbandonata.
C'erano molti angeli del male.
Dovete fare attenzione.
Più di questo non posso dirvi,mi dispiace."
Lexi:"Grazie Dean."
Dean mi sorride.
Dean:"Alan per i soldi aspettami fuori."

Io ed Alan stiamo per uscire quando le urla strazianti di Dean ci bloccano.

Alan:"Lexi resta qui."
Mi dice Alan con tono molto preoccupato.

Estrae velocemente il coltello a scatto dalla tasca e si dirige verso le urla.

Alan:"Lexi scappa."
Mi urla dalla stanza infondo al corridoio.

Anche se sono molto spaventata decido di non dargli retta.

Mi avvicino alla stanza e vedo Alan catapultarsi contro un grande uomo con delle ali rosse e pelle chiara.
Lascio cadere un vaso di vetro sul pavimento.

Raccolgo da terra un frammento del vaso e con estrema velocità mi dirigo verso il grande uomo dalla ali rosse.
Mi avvicino il più possibile a lui e,appena ne ho la possibilità,conficco il frammento in vetro tra le sue ali.

Il demone si volta con estrema velocità verso di me,cercando di agguantarmi,ma Alan coglie l'occasione e conficca il coltello all'interno della sua schiena trapassandogli il petto e subito il demone si dissolve nel nulla lasciando sul pavimento un innocuo ragno.

Alan:"Lexi stai bene?!"
Mi dice con voce preoccupata.
Lexi:"Si sto bene."
Alan mi abbraccia con gioia.

Questo momento di gioia smette di esistere quando notiamo il corpo senza vita di Dean.

Innamorata della morte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora