Innamorata della morte

Amare non é un peccato.

Aperta la botola,troviamo una scala,che credo,conduca ad una cantina.

Alan:"Vado prima io Lexi."

Alan lentamente appoggia un piede su un gradino,poi l'altro.

Appena ne ho la possibilità scendo anche io.

Una volta toccato il pavimento,non riesco a vedere nulla.

Un buio pesto ci impedisce di vedere cosa si nasconde in questa cantina.
L'unica cosa che riesco a percepire è un forte odore di muffa e dì sangue .

Questo posto mi mette una forte ansia.
Ciò che mi rassicura è che con me ci sia Alan.
Per quanta paura io abbia,devo ritrovare i miei genitori.

L'unico fascio di luce che c'è,illumina le scale,ed entra dalla botola che improvvisamente si chiude provocando un forte rumore.

Alan:"Lexi dove sei?"
Lexi:"Alan sono qui."
Alan:"Sta tranquilla,ho i miei poteri per andare via.
Dammi la mano."

Stringo forte la mano di Alan provando una breve sensazione di sollievo.

Alan:"Hai una torcia Lexi?"
Lexi:"No,ma ho quella del telefono."
Alan:"Perfetto,dai passamelo."

Alan prende il mio telefono,lo accende e
imposta la torcia.

Ciò che i miei occhi vedono è qualcosa di orrendo.

Del sangue è sparso da per tutto;è sotto i nostri piedi,sulle pareti bianche e sui mobili.

Il cuore mi si spezza quando la vaga idea che tutto questo sangue sia dei miei genitori,mi passa per la testa.

Alan:"Lexi resta tranquilla,troveremo i tuoi genitori,vivi."
Lexi:"Lo stregone disse che si trovano in dei sarcofagi,ma io non ne vedo nemmeno uno."
Alan:"Osserva ogni dettaglio,se trovi qualcosa dimmelo.
Io cercherò negli scatoloni."

Mi allontano da Alan e mi avvicino ad un mobile con sopra diversi fogli e fotografie.

Inizio a sfogliarle quando la foto di me e di mio nonno mi fa rabbrividire.

Lexi:"Alan!
Cosa significa questo?"
Alan velocemente mi si avvicina e sposta gli occhi sulle foto.
Alan:"Non ne ho la minima idea."

Mentre siamo immersi nei pensieri un forte boato ci fa voltare verso gli scatoloni.

Alan:"Lexi resta qui."
Lexi:"Non ti faccio andare solo."

Insieme ci avviciniamo alle scatole.
Alan inizia a spostarle dal muro.
Fatto ciò da un forte pugno alla parete che subito si rompe,mostrando un'altra stanza.

Alan:"Cartongesso."

Accenno un sorriso.

Alan:"Seguimi!"

Insieme superiamo la parete che divideva le due stanze.
Tutto ciò che troviamo è un lungo corridoio nero e rosso.
Lexi:"Sembra infinito."
Alan:"Tutto finisce."

Negli occhi di Alan spesso rivedo tristezza e rabbia.

Lexi:"Il mio amore per te non finirà mai."
Gli dico con voce timida.

Mi sorride.

Insieme percorriamo il lungo corridoio che sembra non condurre da nessuna parte,se non ad un altro corridoio ancora più lungo.