CAPITOLO 21

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( NICCOLÓ )

Sono a casa mia con Adriano, ho avuto una ricaduta pensando a Jane è gli ho chiesto di passare un po' di tempo con me.

Io: Adri non ce la faccio più, non ce la faccio più a stare lontano da Jane...
Adriano: lo so Nic ti capisco anche a me manca...
Io: per carità sono felice per il suo futuro ma io vorrei farne parte; è come se non possiamo stare insieme anche se ci amiamo
Adriano: amico calmati ti prego, mi fa male vederti così.
[....]
Sto cercando di dormire ma non riesco, Adriano russa come non so che cosa.... e intanto mi perdo nei miei pensieri dove incontro lei, Jane.
Jane ti amo da impazzire, mi fa male averti lontana, ma ti giuro un giorno io verrò a prenderti.
Mentre penso a lei, mi addormento dolcemente in tutta tranquillità.

DUE MESI DOPO

( JANE )

Siamo ad Aprile inoltrato, ho ascoltato l' album di Niccolò e mi sono commossa davvero tanto, tutti quei messaggi nei miei confronti.... mi fa sapere che mi ama nonostante la lontananza.
Io e Niccolò ci sentiamo ogni tanto, in questo periodo di meno perché lui è impegnato con il tour e io con il mio lavoro.
A proposito, ho sostenuto un esame passandolo e ora sono pronta per assistere il tenente nelle operazioni di cattura, quindi sono in grado di maneggiare una pistola; è da poco che sono passata a questo livello.
Oggi dobbiamo attuare un'operazione un po' pericolosa in questo il sospettato è un individuo molto pericoloso.
Aveva preso in ostaggio delle persone, siamo riuscite a distrarlo e a portarle in salvo
X: vi prego aiutateci la nostra bimba è ancora lì dentro!
Tenente: signori mantenete la calma, ci penso io.
Io: signore lei distragga l'uomo che alla bimba ci penso io.
Il tenente fa come ho detto, va disarmato a cercare di distrarre l'uomo, mentre io da dietro cerco la bimba e la trovo in una gabbia
Io: ciao piccola adesso ti tiro fuori
Astuta come sempre forzo il lucchetto con una forcina e la bimba esce fuori tutta impaurita e si fionda tra le mie braccia.
Io: non è successo niente adesso corri lungo quel corridoio
Mentre corre fa cadere una lastra di metallo che fa rumore facendo accorgere il criminale della nostra presenza.
Allora lui tira fuori la pistola eh fa per sparare
Io: NOOO! - mettendomi davanti alla bambina con la pistola puntata su di lui.
Le nostre pistole sparano un colpo contemporaneamente, il mio lo colpisce al fianco mettendolo al tappeto, il suo colpo mi arriva dritto al torace, facendomi perdere conoscenza.... Non vedo più niente. Ho già provato questa emozione, ma ho paura che questa volta sia finita per sempre...

IN QUEL POSTO DENTRO MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora