Rumiko l'aveva trattata coi guanti bianchi per tutto il viaggio di ritorno dal ristorante e per le due ore seguenti, nella sua dependance, dove avevano preparato il cartello da portare nelle scuole quella mattina.
Eleanor si era sentita estremamente in colpa per non averle detto il motivo del suo malessere; l'aveva solo rassicurata che il cibo e la serata erano state davvero piacevoli e che nessuna delle due cose era imputabile al suo stato d'animo. Lei aveva annuito e non aveva fatto ulteriori domande, ma si era messa subito all'opera con il testo da scrivere che alla fine era risultato semplice ed efficace.
In quel momento, imbacuccata sotto una sciarpa a causa del vento freddo che spirava dalla Baia di Tokyo, la donna osservava il foglio A4 con il testo e le linguette con la sua mail da staccare.
"Insegnante madrelingua americana offre lezioni private a studenti."
La frase era scritta sia in inglese che in giapponese e quando Rumiko gliel'aveva fatta vedere lei aveva obiettato che forse quell'idea di dare ripetizioni senza conoscere una parola di giapponese non era così interessante come aveva pensato all'inizio. Rumiko aveva replicato che quando lei era stata negli Stati Uniti per imparare la lingua, la sua insegnante non conosceva niente di giapponese, anzi il distacco dalla sua lingua le aveva permesso di imparare prima quella nuova.
Sospirò e sollevò lo sguardo sull'amica che stava parlando con qualcuno della direzione della prima scuola in cui si erano recate, la Daiichi. La signora sembrava voler acconsentire all'affissione dell'avviso, la raggiunse, le fece un lieve inchino sorridendo, che lei ricambiò, poi disse qualcosa in giapponese e Rumiko fece da interprete.
- Dice che appenderanno l'avviso e che è felice di fare la tua conoscenza -
- Rispondile che anche io sono lieta di conoscerla e che la ringrazio molto - disse Eleanor accompagnando la frase in inglese, tradotta da Rumiko, con un inchino profondo. Il cuore le batteva rapido ed era davvero molto tempo che questo non le accadeva. Ancora non riusciva a capire come Hitomi fosse riuscita a convincerla in soli tre giorni a fare qualcosa che aveva evitato negli ultimi cinque anni: insegnare a dei bambini.
Miko diceva che sua madre sarebbe riuscita a convincere il muschio a crescere a sud, era il suo lavoro nelle pubbliche relazioni di una grande azienda tessile e non si faceva problemi ad usare il suo talento anche nella vita privata.
L'avviso passò di mano e dopo i consueti saluti rimontarono in auto e si diressero alla Daiyon, la seconda scuola. Anche lì ci fu una scena simile, con Rumiko che parlò brevemente con un uomo dapprima rigido, che poi sembrò ammorbidirsi quando Eleanor sentì fra le parole incomprensibili il nome del padre di lei: Akihiro Yamada. Il direttore si avvicinò a lei e fece un inchino tendendo la mano in avanti e dicendo qualcosa.
- Sensei Tanaka è lieto di fare la tua conoscenza, Carter-san e felice di affiggere il tuo avviso - tradusse Rumiko ed Eleanor si rese conto che il dialogo aveva tutt'altro tenore di quello avuto con l'altra direttrice. Lei strinse la mano dell'uomo e sorrise.
- Sono lieta di fare la sua conoscenza, Sensei Tanaka e la ringrazio per la sua estrema gentilezza - disse mentre l'amica traduceva simultaneamente e le sembrò che l'uomo gradisse il suo modo di porsi. Rumiko le aveva dato dritte quella mattina durante la colazione su come rapportarsi coi giapponesi e che in fondo non era così diverso di ciò che avveniva fra americani. Ce ne erano alcuni più conservatori e altri più liberali. Con i primi bastava rifarsi alle vecchie maniere e portare al massimo il rispetto di cariche ed età, con i secondi invece potevi colloquiare in modo più diretto.
Rimaneva l'ultima scuola elementare, quella appartenente al complesso dell'università Seikei. Era vicina alla Daiyon e per raggiungerla occorsero solo pochi minuti. L'ambiente era un po' diverso dalle prime due scuole e anche Eleanor lo notò immediatamente. La direttrice le accolse nel suo ufficio e non nel corridoio come gli altri due e si mostrò immediatamente più cordiale, inoltre le sembrò non completamente giapponese.
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Rebirth [completo]
RomanceEleanor Carter, una donna di New York con un passato oscuro e doloroso alle spalle, accetta l'invito della giovane amica e fotografa giapponese, Rumiko Yamada, a trascorrere un po' di tempo nella sua casa di Tokyo. Il passato continuerà a tormentarl...