Chloe
Sostanzialmente, Chloe non aveva voce in capitolo. Riuscirono solo a trovare l'accordo di acquistare in posti convenienti: non le interessavano grandi marche o firme, ma solo poter indossare qualcosa. La sua idea era di un paio di cambi per sopravvivere qualche giorno, ma Maggie la pensava decisamente differente. E il mucchietto di vestiti tra le sue braccia ne erano la testimonianza.
- Dai dai, muoviti a provarli! - le disse, mentre la spingeva dentro un camerino.All'inizio era piuttosto contraria, ma c'era qualcosa che le aveva fatto cambiare idea facilmente. Forse erano le due conversazioni profonde che avevano avuto, forse il suo entusiasmo sempre a mille all'ora, o forse semplicemente aveva modi di fare simili a quelli del fratello che non poteva che adorare. Ma in Maggie aveva trovato davvero un'amica.
Ben presto aveva iniziato a portarle vestiti completamente fuori dal suo stile, e Chloe aveva fatto lo stesso con lei, rendendo la mattinata più divertente di quanto avesse sperato.
Era una scena vista e rivista, ma a ragione. Provare abiti e accessori, cambiare identità, trovare la propria identità che ci calzi a pennello, è qualcosa da fare solo con chi tiene a noi tanto da poterci affidarci e scherzare su.Così al camerino, mentre provava i soliti abiti attillati, scoprì di non ritrovarsi più in quello stile. Era strano, come se lo vedesse con occhi diversi.
Maggie aveva preso una poltroncina da un altro camerino e si era sistemata davanti al suo. Al lunedì mattina c'era davvero poca gente in tutto il centro commerciale, quindi avevano il negozio tutto a disposizione, e questo diede loro tutto il tempo del mondo.Quando aveva spostato la tendina ed era uscita esprimendo i suoi dubbi, Maggie ci aveva pensato su un po' ed erano tornate a cercare qualcos'altro. Per poi tornare allo stesso camerino con altrettanti vestiti.
- Intanto, devi provare questi - disse subito Maggie - con i jeans sono perfetti.I jeans shorts non erano cambiati, optava solo per un capo un po' più coprente al posto di quelli cortissimi. Mentre ai jeans lunghi e stretti non poteva rinunciare, segno che una parte di lei rimaneva tale e quale.
Ma scoprì che alla schiena completamente fuori preferiva delle maglie semplici in tinta unita. Maggie le mostrò con una collana come diventavano eleganti, e decisero di prenderne una uguale. La vera sorpresa fu con le semplici, banalissime t-shirt.- Guarda come ti stanno bene - esclamò Maggie appena lei scostò la tenda per uscire, alzandosi di scatto dal divanetto.
Chloe si portò davanti allo specchio, osservando la sua figura:
- Davvero, mi piacciono di più così - confermò.
La ragazza le sistemò meglio il collo della maglia e annuì indicando i fianchi:
- Sì, sono semplici ma ti risaltano ancora meglio perché non è una cosa forzata.Chloe annuì, completamente concorde. Quel nuovo stile le somigliava di più. Alla nuova Chloe.
- Ce n'è una con la stampa di una stella che voglio provare, aspetta - annuí infine. Ovviamente, quella figura non era un caso.
Ma Maggie la fermò, prendendole il braccio:
- No no, prova questi ora dai! - disse divertita.
Chloe guardò i due vestiti che aveva preso, e la fece ridere. Una camicetta bianca semplice, morbida, e dei jeans scuri senza strappi, solo attillati.
- Cos'è, mi devo vestire da David adesso? - chiese divertita.
Maggie scoppiò a ridere, una risata davvero cuore e contagiosa. Chloe la guardò, ridacchiando a sua volta:
- Eddai è vero, lui le indossa sempre le camicie lo sai! Potrebbe diventarne un testimonial, non scherzo - rise.
- Allora adesso devi assolutamente provarle, versione David - aggiunse la ragazza spingendola dentro il camerino mentre Chloe rideva.Richiuse la tenda dietro di sè e guardò la blusa bianca e i jeans, iniziando prima ad indossare questi ultimi. Ne aveva provati parecchi, ma questi semplici blu scuro le avvolgevano naturalmente le gambe e si sentiva più a suo agio che con altri. Guardò indecisa la blusa ma poi la se la mise, sentendola morbida scivolare sulla pelle.
- E ti spiace che lui le indossi? - la raggiunse la voce di Maggie da fuori, mentre aspettava.
- Che cosa, le camicie? - chiese, mettendo la camicia dentro i pantaloni.
- Mh, sì - la sentì annuire mentre si allontanava di qualche passo, probabilmente per andarsi a sedere sulla poltroncina.
Chloe ci pensò su, pensò alla definizione sfigato che l'aveva tormentata tutta la vita. Diventare così era sempre stato il suo terrore, perchè esserlo a Darktown voleva dire venir presi di mira. Aveva sempre evitato qualsiasi cosa potesse anche solo avvicinarsi a quel termine, eppure eccola lì. Allo specchio a guardarsi fieramente nei suoi abiti da sfigata. Sorrise.
- In realtà no, non mi spiace affatto - rispose, libera di apprezzare anche quei panni.
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[Darktown] La mia notte é tua
Roman pour AdolescentsChloe vive solo la notte, tra un ragazzo e l'altro, di drink in drink. Non esiste altro modo per sopravvivere a Darktown, se non tra club e party, balli e nessun limite. L'unica cosa che ti può salvare è qualcosa di forte, un sentimento così profon...