Capitolo 16: Potrei abituarmici

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Chloe

Si svegliò solo parecchie ore più tardi, quando qualche raggio di sole già entrava attraverso le fessure delle tende mostrando che era giorno inoltrato. Aprì gli occhi guardandosi attorno, soffermandosi sul volto di David.
Dormivano ancora tutti, e lui non faceva eccezione. Le palpebre erano chiuse, ogni muscolo del viso era rilassato e avvolto in un qualche sogno.

Si posò col viso al suo petto rimanendo ad osservarlo indisturbata. Passò lo sguardo lungo ogni lineamento del suo volto, il profilo del viso, gli zigomi, la fronte, tutto ciò che lo definiva e lo rendeva il ragazzo di cui si stava innamorando ogni giorno di più. Non aveva mai memorizzato i dettagli di una persona, forse non conosceva nemmeno i suoi. Ma quelli di David li aveva scritti, scolpiti nella mente in una immagine indelebile che non poteva più rimuovere.
Tanto che non resistette dall'allungare appena la mano e raggiungere quel viso. Con la punta delle dita, lentamente, ne sfiorò il profilo, ne accarezzò il mento e poi tornò lentamente a sfiorare quella guancia che, in quel momento, si sollevò appena in un piccolo sorriso.
Segno che era sveglio.

Guardò come quelle labbra trasformavano il volto ora sorridente di David e gli sfiorò piano il mento osservandolo. Lui aprì gli occhi, che subito si tuffarono nei suoi riempiendoli di emozioni.
Non c'era bisogno di parlare, e nessuno dei due lo fece. La sola cosa importante era essere lì, ed essere insieme.
Chloe risalì con le dita lungo il viso di David, accarezzandolo con una delicatezza che non aveva mai riservato a nessuno, lasciando che il suo sguardo le riempisse anche l'anima.

Il tempo sembrava essersi congelato in quell'istante, come se quel destino che li portava distanti volesse concede loro attimi preziosi per godersi l'un l'altro un po' di più. Come se anche le lancette dell'orologio si fossero fermate davanti alla delicata potenza di quel sentimento.
Solo una sua ciocca di capelli si azzardò lentamente a scendere sul viso, catturando l'attenzione di David. Con le dita, come fosse la cosa più fragile del mondo, le sollevò appena quella ciocca portandola dietro l'orecchio, indugiando con le dita sulla sua pelle fino a non lasciarla più ed accarezzarle il viso. Per poi sorridere.
- Ti va di mangiare qualcosa? - sussurrò a bassa voce, con la sensazione che non fosse solo per non svegliare gli altri due, ma anche per la delicatezza di quel loro momento.
Perchè allo stesso modo Chloe annuì piano e gli sorrise sincera: - Sì.

Si alzarono dal divano cercando di non fare rumore, nonostante le risate che dovette soffocare quando David inciampò su una delle coperte cadute a Josh, per cui le strinse la mano e la portò via veloce cercando di non scoppiare a ridere.
Nonostante lo spazio aperto, il cucinino era abbastanza distante dal divano da consentir loro qualche rumore in più, per cui quando superarono la penisola poterono tornare a parlare tra loro tranquilli. David aveva ancora quel sorriso divertito addosso.
- Perchè ridi adesso? - lo guardò ironica, temendo ora per il suo trucco o i capelli. Prima di ricordare che il trucco neppure lo aveva.
- Niente - scosse il viso lui, e mentre trovava una confezione di fette biscottate aggiunse - Continuo a svegliarmi con te.

Ci pensò un secondo mentre il sorriso scolpiva il volto di David, perché era davvero la seconda volta che si svegliavano assieme e in poco tempo. Si posò al tavolo guardandolo curiosa:
- E questo ti diverte?
Lui sembrò pensarci un momento, poi scosse le spalle parlando con tutta la sua semplicità: - Direi che mi fa apprezzare di più il risveglio.

Eccole. Nel caso non fosse ancora entrato in attività, eccole lì quelle parole che le facevano balzare il cuore in petto.
E David, a dimostrare che ciò che diceva era un sentimento quasi ovvio, le si avvicinò con un cucchiaio di Nutella come se nulla fosse.
Chloe tornò in quel sistema solare, e sollevandosi dal tavolo mangiò dal cucchiaio annuendo soddisfatta.
- Ti vanno fette biscottate con Nutella? Non vedo molto altro in giro, il frigo di Josh è piuttosto sfornito - le chiese conferma lui.
Chloe annuì, ma ricordando che ora tutto era consentito, posò una mano sul braccio fermandolo:
- Oh, aspetta - lo interruppe. Lo sguardo di David la colpí scettico, per poi tirare un sospiro. Lei aggiunse:
- Ci possiamo mettere anche del burro?

[Darktown] La mia notte é tuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora