ChloeIl motore aveva risposto subito all'accensione dell'auto: appena il tempo per sentire il click della cintura allacciata, che David aveva già inserito la prima e lanciato l'auto in corsia.
Neppure importava se ci fosse o no lo scalino per scendere (e c'era), David scalava le marce con visibile fretta. Prima, seconda, terza.Svoltò la curva nervosamente, e mettendo la quinta diede gas correndo giù per la strada ora dritta, fino a tuffarsi nelle buie fauci della notte.
Temeva di scoprire cosa lo preoccupasse tanto, cercò di non pensarlo neppure quando lo vide per l'ennesima volta dare una sfuggevole occhiata agli specchietti retrovisori.
- David...- accennò, in un sussurro.
Lui per tutta risposta accelerò, la mandibola che si irrigidì in un tentativo di apparire calmo.Sentì il cuore battere uno, due, tre colpi, ora più veloci. Non voleva, si sforzò con tutta se stessa, ma per quanto ci stesse provando anche il respiro iniziò a farsi più veloce.
Soprattutto ora.
- David...- disse nuovamente, ora a voce più alta.
La via in cui dovevano svoltare per andare da Josh era davvero a pochi metri, e per imboccarla avrebbero dovuto frenare già ora. No, dieci metri fa. Venti.
La superarono a tutta velocità.
E quando capì che stavano imboccando la strada che li avrebbe portati in tangenziale, Chloe finalmente allentò la cintura e si voltò.Sgranò gli occhi d'istinto, il cuore che dopo aver perso un battito iniziò a viaggiare veloce come i metri che stavano macinando su quell'asfalto.
I fanali di una macchina nera stavano incollati a loro, alla stessa velocità con cui stavano scappando.
Un'auto nera che conosceva, che aveva visto sfrecciare centinaia di volte in folli gare e corse che ora le sembravano così ridicole. Jack era uno specialista in questo.- Ma è pazzo?! - quasi urlò a David, voltandosi a guardarlo scossa.
Lui rispose con studiata calma, dopo una rapida occhiata allo specchietto:
- Tieniti Chloe - la sua voce era calda, nonostante la situazione.
Tornò a guardare dietro, colpita da un movimento.
Le si spezzò il respiro vedendo come l'auto nera sbandasse a destra e a sinistra, col chiaro intento di infastidirli. Jack si stava divertendo.
- David...- la voce che le uscì era ancora spezzata, rotta. La paura si poteva sentire in ogni sillaba.Tanto che anche David si voltò preoccupato a guardarla per un breve attimo, prima di tornare alla strada.
- Ehi, Chloe non guardare ok? - seguì il rumore di quella voce che la avvolgeva sempre, e lo guardò mentre il petto faticava a trattenere l'agitazione.
La mano di David la raggiunse, le sfiorò il braccio lasciando una scia di calore che sembrò volerla proteggere.
- Resta con me - le disse David, in un modo così dolce da permetterle di respirare, come se in quel momento fosse lei ad avere il compito più importante.
Gli accarezzò le dita cercandolo, e sul suo volto gli vide sfuggire un sorriso teso. Osservò quella linea, la seguì e la aiutò a scandire il tempo di un respiro, e poi un'altro.La mano di David si spostò, con le dita sfiorò la radio alzando la musica mentre l'auto prendeva più velocità sotto il suo comando, il rombo del motore in parte ora veniva nascosto dal suono di una canzone che non conosceva.
Socchiuse solo un momento gli occhi cercando di calmarsi, concentrarsi su quella melodia:
- Quello è fuori di testa, è fuori di testa - mormorò tra sé, come se convincersi di questo potesse migliorare la situazione.
Si appoggiò con la fronte al finestrino per lasciarsi rinfrescare, un freddo tepore che la aiutava a riprendere freddezza e calma per mettere ordine ai pensieri.Ma sotto ai suoi occhi, la strada su quel lato si fece più chiara, illuminata da degli abbaglianti troppo forti che ora andavano ad intermittenza come se volesse fare un qualche segnale.
E poi, mentre svoltava a rallentatore il viso, ne intravide il muso dell'auto nero come la pece, che rendeva ancora più evidenti le rifiniture in acciaio illuminate dalla luna.
Quel pazzo di Jack li stava accostando da destra.
- David! - urlò di puro panico ora, scostandosi dal finestrino come se questo potesse allontanarli da quell'auto.
Tornò a guardarlo giusto in tempo mentre con la coda dell'occhio controllava lo specchietto dalla sua parte, scuotendo il viso con un gesto di stizza.
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[Darktown] La mia notte é tua
Teen FictionChloe vive solo la notte, tra un ragazzo e l'altro, di drink in drink. Non esiste altro modo per sopravvivere a Darktown, se non tra club e party, balli e nessun limite. L'unica cosa che ti può salvare è qualcosa di forte, un sentimento così profon...