Capitolo 31: Una Bolla Che Scoppia

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David

Sentí il pavimento crollargli sotto i piedi. Si spezzava e si frantumava rompendo quel piccolo pezzo di felicità che in quei giorni era riuscito a vivere. Ma che troppo presto gli avrebbero portato via, ed era l'unica notizia che poteva far spezzare la sua calma e agitarlo nel tempo di un respiro.

- Quando? - chiese seccamente a Maggie. Sgarbato, lo sapeva, ma in quel momento non aveva voglia di alcun fronzolo.
Lei capí:
- Ha chiamato circa mezz'ora fa, stava salendo in aereo. In serata penso...- la guardò, grave.
Ma nel suo sguardo vide lo stesso pensiero, la stessa tensione.
Sapeva com'era Chris, lei lo conosceva e poteva capire meglio di chiunque il perché di quell'ansia.

- Non posso lasciarla stare qui Maggie...
- David, pensi vi caccerebbe? - chiese Maggie, un tono di voce sospeso.
- Forse no, ma non ho alcuna intenzione di lasciarla sotto lo stesso tetto con lui. Le ha già detto abbastanza per provare ad allontanarla...
- Senza contare che io sarei qui per controllarti - sottolineó lei, con un cipiglio nervoso.
- Esatto, non mi fido di lui. Devi portarla via di qua, io parlerò con Chris appena sarà...
- David...- lo interruppe Maggie. E gli fece un piccolo cenno col mento, in direzione della ragazza che era rimasta dietro di lui fin da quella notizia.

Si voltò verso Chloe, ad un passo da lui. C'era una sola parola che gli venne in mente vedendola: impietrita. Se ne stava ferma, la mano ancora appena sollevata per qualcosa che stava facendo ma che non aveva portato alla conclusione.
Si avvicinò cautamente a lei, e le accarezzò le dita prendendole con delicatezza tra le sue. Sembrò svegliarsi, voltarsi a guardarlo con insolito distacco:
- Me ne devo andare? - sussurrò, nella voce una nota che non riconosceva. Incredulità, forse.
David annuì, avvicinandosi un po' a lei:
- Andrà tutto bene, ok? - rispose con un soffio di voce, cauto.
Ma questo fece sollevare il viso a Chloe, che lo guardò stranita. Il sopracciglio sollevato, il sospiro sulle labbra ad inumidirle appena.
- Tutto bene? Come...come può andare tutto bene se tu sarai da una parte e io dall'altra?
- Perché riuscirò a risolverla, ok? - le disse, deciso - Vai con Maggie, riuscirò a liberarmi in qualche modo.

La vide abbassare lo sguardo, come se si arrendesse. Passò le dita tra i capelli tirando indietro quel ciuffo che le era scivolato sul viso, che avrebbe tanto voluto toglierle lui.
E forse, forse sarebbe andata davvero così. Se non fosse che in quel momento si mise ad osservare le sue dita, che tremavano tra i capelli. Sapeva che con quel gesto cercava di nasconderlo, sapeva che non voleva darlo a vedere.
Ma lui lo vide, e anche la sua prospettiva cambiò in un tremito.

Si avvicinò a lei, posando le mani sui suoi fianchi con delicatezza, quasi temendo di rompere quella fragilità.
- Non permetterò a niente di portarmi via da te - sussurrò piano, solo a lei.
Chloe tornò a sollevare il viso, permettendogli un accesso esclusivo a quella fragilità che aveva intravisto, e che lo invase con prepotenza attraverso quegli occhi che tremavano allo stesso modo.
Ma in quel momento, lo colpí al petto guardandolo. Quei colpi che ormai conosceva, senza dolore ma densi di un significato profondo, di rabbia, nervosismo, impotenza.
- Me lo avevi promesso - disse con decisione, fissandolo dritto negli occhi.

E mentre David si riprendeva da quel cambio di rotta inaspettato, lei continuò:
- Che restavi al mio fianco, che era l'unica cosa su cui avrei potuto contare. E continuo ad essere cacciata di casa David...
- Chloe...
- Lasciami finire - lo zittì lei, senza dargli tempo di replicare. La guardò, ascoltandola. Il volto era teso, ma leggeva la determinazione nel suo sguardo:
- Credi che sia venuta qui solo per avere un tetto sopra la testa? Per un rifugio in qualche casa? Avrei potuto dormire su una panchina, non sarebbe stata nè la prima nè l'ultima volta. Ma non posso stare senza te al mio fianco, non riuscirei neppure a rialzarmi se non avessi te. Ho bisogno di te come rifugio, è l'unica cosa di cui ho bisogno. Ti prego David, non...- la sua voce si incrinò, interrompendosi.

[Darktown] La mia notte é tuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora