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Mi alzo intorno alle 10 del mattino, neanche oggi sono andata a scuola.
Sblocco il telefono e vedo il buongiorno di Mariano, che mi fa sorridere già di prima mattina. E poi guardando meglio noto alcuni dei messaggi di Mattia.

Non rispondo e inizio a pulire casa. Sono così soprappensiero che mi è venuto il mal di testa. Quando ho finito le pulizie vado a farmi una doccia.

Bussano alla porta ed è Mattia.
«Ei..» sospira entrando.
«Se sei venuto qui per litigare io-»
«No. Non sono venuto per questo. Sono venuto per dirti che mi dispiace anche perché la relazione con Jenna va avanti da mesi ormai e te l'ho sempre tenuta nascosta. L'ho lasciata.»
Lo guardo in silenzio per qualche secondo prima di parlare, voglio capire cosa posso dirgli.
«Mattia se ti rendeva felice non avresti dovuto lasciarla. Lo ammetto, la odio a morte e sono gelosissima ma tu sai che c'è un motivo dietro a tutta questa rabbia. Mi da fastidio perché anche se magari a te non può sembrare, lei ti cambia completamente. Smetti di uscire con me perché devi uscire con lei, non mi parli. Lei ti vuole allontanare da me e questo non mi va per niente bene!» gesticolo andando avanti e indietro per la stanza mentre con la coda dell'occhio vedo Mattia chiudere la porta e sedersi sul divano.
«Io dipendo da te. Non in quel senso eh sia chiaro per carità.» continuo mettendomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio nervosamente. «però io non vedo nessun'altra persona al mio fianco che non sia tu. Ti voglio tantissimo bene e mi dispiace che la nostra amicizia venga rovinata da.. da.. da una stronza, prepotente, psicopatica e per finire molto egoista. Io sinceramente non vorrei che ti fidanzassi con qualcuno con un ego così potente. Lei pensa solo a se stessa.» tiro un sospiro per essermi sfogata così tanto. Guardando Mattia noto che ha un sorrisetto fastidioso in faccia.
«Sei sempre la solita.» afferma scoppiando a ridere.
«Ti prego non litighiamo più, mi sei mancato così tanto.» dico avvicinandomi per abbracciarlo.
«Ci sono cose nuove che mi devi dire?»
«Beh in realtà sì.»
«Racconta.»
«Mi sono fidanzata.» dico molto timidamente per paura della sua reazione e come mi aspettavo, arriva l'attacco di gelosia.
«Cosa? Chi?!» dice alzandosi dal divano.
«Calmati. È Mariano..»
«Mariano?! Mariano, il nostro Mariano?»
«Si certo, non conosco altri Mariani.»
«Infondo è una brava persona ma se ti fa qualcosa sai già che cosa potrei fare io.» mi fa l'occhiolino.
«Non ti preoccupare principessina.» lo sfotto ridendo.
«Principessina a me? Ma lo sai chi sono io?» dice alzandosi dal divano con fare scontroso e minaccioso per poi scoppiare a ridere.

Domani tornerò a scuola per mia sfortuna.

«Buongiorno.» sorrido a tutti quelli della compagnia che non mi vedevano da giorni.
«Sincere?!» esclama Kairi.
«Ahahahah già sono proprio io! Che miracolo!» dico toccandomi le guance per il freddo.
Sorrido a Mariano, abbiamo deciso di non baciarci quando siamo assieme agli altri/quando c'è Mattia più che altro.

Nel mezzo della lezione di fisica vado al bagno imbattendomi in Jenna.
Mi fermo in mezzo al corridoio con le braccia conserte e mantenendo il peso sulla gamba destra.
«Sei proprio una puttana! Volevi proprio rovinare la relazione tra me e Mattia! Tu non c'entri niente con lui.» urla facendosi sentire da tutti.
«Io non c'entro niente con lui?! Tu semmai. Chi ti conosce! Sei la solita puttanella che se la fa con tutti, quando non hai nessuno con cui andare vai da Mattia e infatti è per questo che ti ha lasciata.» rispondo con lo stesso tono, avvicinandosi sempre di più fino ad arrivare alla sua schifosissima faccia.
Dopo qualche secondo di sguardi fulminanti mi tira i capelli fino a farmi cadere. A quel punto non resisto più: mi alzo e le tiro un calcio in pancia; dopo un pugno in faccia facendola sanguinare.
«Che cosa sta succedendo qui?» urla Mattia dall'altra parte del corridoio, avvicinandosi con Mariano.
Prima di andarmene senza neanche guardarli riferisco a Jenna che se avesse avuto il coraggio di sfidarmi un'altra volta non l'avrebbe passata liscia.

«Hai picchiato Jenna?» appare Mattia accanto a me, nel bus per tornare a casa.
Annuisco.
«Stai bene?» mi chiede accarezzandomi i capelli.
Ridacchio «dovresti chiederlo a lei!»
«Hai ragione. Dopo ci vediamo, solo noi due?» chiede nella speranza di un si.
Qui mi sale il panico, dovrei uscire con Mariano e stare a dormire da lui.
Avendo visto che ci stavo mettendo troppo per rispondere, capisce già da solo.
«Mariano?»
«Si.»
«Mmmh che palle.» risponde svogliatamente.

Mi avvio verso casa di Mariano, che è a cinque minuti dalla mia.
Entro in casa e saluto i suoi genitori per poi dirigermi verso camera sua.
«Ciao amor!» schiocco un bacio sulle sue labbra morbide.
«Cos'è successo con Jenna?» chiede tutto d'un tratto.
«Mi da fastidio che stia con Mattia solo perché non ha nessun altro da farsi, tutto qua.» spiego molto velocemente.
Mugugna spostando le labbra da una parte all'altra.
«Ma ora non pensiamoci.» continuo sdraiandomi sul letto accanto a lui.
«Dormi qui?» chiede con fare malizioso.
«Può darsi..» dico a bassa voce iniziando a baciarlo.
È proprio vero che quando sei con la persona giusta non hai paura assolutamente di niente.
Lui ricambiando mette le mani sopra al mio sedere fino a farle scendere sotto ai jeans per poi slacciarmeli e toglierli.

Non so se descrivere la scena che viene dopo all'ultima frase: vi scandalizzereste?

Noi | Mattia Polibio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora