«Sin ma quello non è..» la interrompo prima che finisca la frase.
«Mariano.. si. Non lo vedevamo da una vita.» dico incredula.
Incrocia lo sguardo con noi e comincia ad avanzare.
«Jaq sta venendo in qua.» dico continuando a fissare Mariano.
«Si lo sto vedendo.. beh che ne dici se andiamo a prenderci un drink?» chiede per toglierci la situazione di dosso e scappare da Mariano.
Annuisco sorridendo «Certo!»
Ci incamminiamo verso il bar e ordiniamo da bere.
Alla festa incontriamo un sacco di gente conosciuta qualche anno fa quindi si movimenta il tutto e finiamo per ubriacarci.
Mi sono buttata o meglio, mi hanno buttata in piscina non so quante volte spero di tornare a casa viva!
Sono già quasi le 3 del mattino, per rispetto del vicinato i padroni di casa decidono di abbassare la musica e metterne una più rilassante.
Alcune persone se ne vanno mentre quelli rimasti, anche se ubriachi marci, aiutano a pulire il cesso che abbiamo fatto.
Dopo il lavoro di squadra possiamo rilassarci in piscina con qualche candela accesa e con l'idromassaggio.
Io e Jaq ci mettiamo in un angolino a parlare.
«Non riesco a smettere di ridere guardandoti te lo giuro.» dice Jaq scoppiando per la millesima volta.
«Stai sbiascicando le parole, sei ubriaca e anche io lo sono! Quindi sai che ora è questa? L'ora di bere di nuovo.» esco dalla piscina traballante e vado a prendere da bere per me e la mia amica.
«Tieni Jaq lo appoggio qui.» dico appoggiando il drink sul bordo piscina per poi rimettermici dentro.
Facciamo un paio di vasche assieme finché non mi stanco e vado a sedermi nella vasca idromassaggio.
«Ei.» riconoscerei la sua voce da qualsiasi parte. Quella voce così profonda che mi è piaciuta fin dall'inizio.
Mi giro verso di lui.
«Mariano..» dico irritata e con un mal di testa allucinante.
Fa per sedersi ma lo fermo «Che cazzo vuoi da me?» chiedo alludendo a quella volta dopo il ballo.
«In realtà volevo scusarmi, non avrei dovuto fare quel che ho fatto.» lui e Jenna non me la raccontano giusta. A distanza di pochi giorni tutti e due sono venuti a scusarsi, non credo a queste stronzate.
Annuisco controllando Jaq che si sta divertendo a sguazzare nell'acqua.
«Bel costume.» dice appoggiando improvvisamente la mano sulla mia coscia facendomi sussultare.
Non la sposto, mi piace a dire la verità anche perché essendo ubriaca tutto mi eccita e sono più tentata.
«Quindi stai con Mattia?» continua mentre la sua mano scende sempre di più verso la mia intimità.
Annuisco.
Se Mattia lo venisse a sapere non so cosa potrebbe succedere, mi ucciderebbe come minimo. È stato lui, però, a dire di lasciarmi se fossi venuta alla festa quindi in realtà ho il diritto di fare ciò che voglio.
«Grazie» rispondo al complimento del costume.
«C'è Jaq in piscina.» prendo la sua mano che inizia a toccare la mia fica.
«Siamo ubriachi, Sin. Domani non ci ricorderemo nulla, lasciati andare.» inizia a farmi dei succhiotti sul collo e non posso far altro che non fermarlo e lasciarlo continuare.
La sua mano entra nelle mie mutandine che sott'acqua si alzano velocemente.
Inizia così a fare dei piccoli cerchi sempre più veloci sul mio clitoride e per non farmi urlare dal piacere mi tappa la bocca con un bacio.
«Ti piace così, piccola?» improvvisamente penso a Mattia e mi giro sperando non sia nei dintorni. Questa cosa deve restare fra me e Mariano.
Mi prende la mano per non farmi barcollare e mi porta in una delle tante stanze di quella casa.
Iniziamo a baciarci all'inizio delle scale per poi finire a sbattere sulla porta di una stanza da letto vuota.
Mar la apre sempre restando concentrato su di me per riuscire a togliermi il costume più in fretta possibile; quando ci riesce mi butta sul letto e incrocia i nostri corpi bagnati di cloro in un amoreggiamento violento.
Scende verso la mia intimità per poi iniziare a leccarla fino a farmi venire.
A questo punto ci scambiamo i posti e prendo il membro in mano iniziando a giocarci con la lingua mentre Mar gioca a tira e molla con i miei capelli facendomi eccitare ancora di più.
Poi mi prende dai fianchi e mi sbatte nel letto per poi mettersi il preservativo e con violenza penetrare la mia intimità.
Urlo dal dolore e urlo dal piacere non è mai una cosa intermedia, mi fa male ma mi fa anche stare bene.
Mar continua a giocare i capelli mentre io gemo al suoi tocchi violenti.
Tutto d'un tratto la porta della stanza si apre con un calcio..
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Noi | Mattia Polibio
Hayran KurguParla tra la migliore amicizia di Mattia e Sincere, spero vi appassioni perché mi ci sto impegnando molto! <3 Non sono ossessionata da loro mi piace scrivere storie drammatiche
