🦋XIX🦋

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«Quindi l'avete fatto sul serio?!» chiede Jaqueline urlando dall'altro capo del telefono.
«Si, è stato bellissimo. Mi sono sentita me stessa.»
Spero non finisca tutto con una scopata per me è stato molto di più.
«Domani sera esci? Sai è sabato e c'è una festa.. in piscina..»
«Stai cercando di tentarmi?» ridacchio cercando un pigiama nel mio armadio.
Mattia mi ha sfondata, mi fa male tutto.
«Mh, fammici pensare.. si!»
«Ok ci sei riuscita. Verrò alla festa ma non so se dirlo a Mattia, non gli piace molto quando vado in posti così affollati da sola.» dico grattandomi la fronte per poi spiare Mattia dalla finestra. Si sta cambiando la maglia mi verrebbe voglia di andare lì.
«Sincere è una festa e poi non sei da sola, ci sono io!»
«Si, ci sei tu che dopo due secondi mi abbandonerai in cerca di qualche altro manzone.»
Scoppiamo in una grassa risata.
«Può essere ma comunque ti terrò sott'occhio lo stesso per evitare che non farai cazzate da ubriaca.»
«Mhmh.. va bene. Dici che dovrei andare direttamente da Mattia o scrivergli?» chiedo sbuffando «Che stress però..» aggiungo.
«È così avere un ragazzo poi non è cambiato molto da quando eravate solo migliori amici. In ogni caso, io andrei da lui tanto per evitare che ci siano fraintendimenti per messaggio. Sai che intendo.» dice alludendo a molto tempo fa quando io e Mattia abbiamo litigato per via di Jenna.
«Giusto hai ragione. Vado adesso, a domani.» chiudo la chiamata per poi mettermi una giacca, le scarpe e riferire a mia madre che andrò da Mattia per un'oretta.
«Mamma, domani sera posso andare ad una festa con Jaqueline?» le chiedo tanto perché la ho davanti.
«Finalmente fai qualcosa! Certo!» dice per poi salutarmi.

Busso alla porta di casa di Mattia e mi apre suo padre.
«Sin! Che piacere vederti vieni qua!» Allarga le braccia per farsi abbracciare.
Saluto il resto della famiglia e vado in camera da Mattia, preso dai suoi videogiochi.
«Mattia.» vado da lui.
«Che c'è?» chiede probabilmente non accorgendosi che fossi nella stanza «Piccola! Che ci fai qui? Mi hai colto di sorpresa.» mi bacia per poi sedersi sul letto accanto a me.
«Volevo passare per trovarti e per dirti una cosa.» dico mettendogli un po' d'ansia come piace a me.
La sua faccia cambia tutta d'un tratto, avendo uno sguardo spaventato e preoccupato.
«Non c'è da preoccuparsi.. volevo solo comunicarti che domani andrò ad una festa con Jaq.» sorrido per mantenere una buona aria in questa situazione: so già che si incazzerà.
«Ah ok.. vai pure.» dice con no calanche.
Resto un po' stupita dal suo comportamento, perché non è incazzato?
È una buona cosa ovvio però sembra quasi indifferente che è peggio.
«Oh..» dico guardandomi in giro «credevo te la saresti presa.» maledetta che ho detto quelle parole.
«Perché dovrei prendermela quando la mia ragazza ha intenzione di andare ad una festa dove sicuramente quasi tutti la fisseranno e la toccheranno senza pietà.» dice mettendo in pausa il gioco e girandosi verso di me.
La situazione sta per degenerare.
«Non ti riconoscevo più quasi.» ridacchio.
«Non voglio che tu vada.» dice serio.
«Scusa? Perché no?!» mi tolgo la giacca e incrocio le braccia.
«Perché di no e i motivi li sai.» si mette la mano fra i capelli, è agitato.
«È solo una festa! Non c'è nulla di male sono anche venuta qui di persona a dirtelo per evitare questa reazione.»
«Lo sai benissimo che reagisco sempre così però anzi, se vuoi andare, vai: non sono nessuno per impedirtelo.» si rimette a giocare.
«Se devo andare ad una festa sapendo che c'è l'hai con me anche no.» dico prendendo la cosa sul serio.
Non voglio litigarci ma è tanto che non vado ad una festa con Jaqueline ed è un po' per staccare.
Come immaginavo non mi risponde.
«Quando fai così sembri un bambino!» quasi urlo.
Di nuovo niente risposta.
«Senti io ci vado ugualmente alla festa con il tuo consenso o senza. Sappi che non ho nessuna intenzione di andare con altri come pensi tu.» dico rimettendomi la giacca e avviandomi verso la porta della sua stanza.
«Se vai a quella festa hai chiuso con me.» so che non sta scherzando glielo si legge negli occhi ma come si può comportarsi così? Se lui volesse andare ad una festa lo lascerei.
«Lo sapevo che per te era solo una scopata.» dico per poi chiudermi la porta alle spalle ed uscire da casa sua incazzata nera.

Mi sveglio ancora incazzata, sono le undici del mattino.
Scrivo a Jaq che mi troverò da lei per le tre.
Inizio a prepararmi i trucchi e i costumi per sta sera e poi scendo a fare colazione.
«Buongiorno mamma.» la saluto sedendomi e mangiando i miei biscotti preferiti.
«Alla buon ora. Come stai?» chiede vedendomi un po' su di giri.
«Ieri sono andata da Mattia no? Gli ho detto, per educazione della coppia, che oggi sarei andata ad una festa e lui se ne esce con se vai abbiamo chiuso ma come gli viene in mente?!»
«Tesoro i maschi sono così, lascialo stare vedrai che ritornerà da te sopratutto se è Mattia. Probabile che ti seguirà anche alla festa.» dice iniziando a preparare il pranzo.
«No non è giusto! Io non lo farei mai.» dico riflettendo al fatto che è vero, potrebbe presentarsi alla festa.
«È solo perché ha paura di perderti, gli passerà.»

Sono le tre in punto e sono già da Jaq che è incredula per la storia di ieri sera.
«Veramente uno stronzo!» esclama provandosi i costumi. «Come sto?» chiede infine sorridendo.
«Stai bene J come sempre.» dico alzando gli occhi.
«No no io quel muso non c'è lo porto alla festa. Fregatene Sin, tornerà da te.» dice lanciandomi in faccia un costume rosso.
Me lo provo e mi sento a mio agio, aggiungo anche un copri costume bianco trasparente e sono pronta.
Decidiamo alla fine di non truccarci, sarebbe un disastro ma per fortuna abbiamo le extencion alle ciglia.

Arriviamo alla festa e..

Ultimo capitolo per oggi! Grazie comunque per le troppe visualizzazioni! 💖💖

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