30 novembre 2019
📍Abu Dhabi🎧Start again-One republic
Ora che siamo vicini alla fine della stagione, posso dirmi soddisfatta dei miei risultati, ma in parte sono delusa.
Dopo l'incubo in Giappone, io e Will ci siamo avvicinati di più, arrivando a rivelare i sentimenti più profondi che ognuno di noi provava.
La settimana del Gran Premio degli Stati Uniti mi è stato comunicato che il mio posto è stato offerto ad Antonio Giovinazzi, il quale ha accettato il tutto più che volentieri; non ho ancora pensato ad una soluzione ma ho intenzione di trovare un sedile in qualunque categoria disponibile il prima possibile.
Mi sono sentita un rifiuto umano, la scuderia non ha nemmeno pensato di avvertirmi che il rinnovo non sarebbe arrivato, avrebbero potuto dirmelo ed evitare di farmelo scoprire tramite un post su Instagram della pagina di questo sport.
Inizialmente sono stata arrabbiata, in un secondo momento la rabbia ha ceduto posto alla disperata ricerca di un nuovo sedile ma il risultato è stato deludente, per il prossimo anno la griglia è già stata confermata.
Cammino velocemente nel paddock per andare in hotel dove mi aspetta una maratona di Stranger Things prima dell'ultima gara di domani.Esattamente un anno fa ero molto testa, l'anno dopo avrei iniziato la mia esperienza in questo mondo. In quest'anno ho fatto amicizia con molti piloti e ho capito come ci si sente a guidare davanti a milioni di persone, anche se non si è uno dei piloti di punta.
Ho adorato fermarmi ad autografare vari gadget, tra cui riproduzioni in miniatura del mio casco, Monza mi ha trasmesso il calore dei tifosi rossi e non ha fatto altro che accrescere il mio amore nei confronti di questo sport.
Dopo aver fatto scorta di bottigliette d'acqua e acini di uva bianca sufficienti per finire le prime due stagioni, mi rintano in camera, mi sistemo sul letto e premo play sullo schermo.
Prima che la sigla possa terminare, qualcuno bussa alla mia porta, mi ficco un acino d'uva in bocca e mi dirigo verso la porta per vedere chi ha deciso di disturbarmi.
Fuori dalla mia porta i capelli biondi di Sebastian fanno capolino e il tedesco mi rivolge un caloroso sorriso, la compagnia di Sebastian mi è sempre gradita e lo invito a rimanere un po' nella mia stanza a chiacchierare.
Sebastian invece decide di guardare lo show, preme nuovamente play sullo schermo e afferra un acino d'uva, faccio la stessa cosa e sento l'inconfondibile sapore dolce del succo d'uva che poi viene rovinato dall'aroma amaro dei semi schiacciati.Dopo aver terminato i primi tre episodi della prima stagione, Sebastian preme il pulsante di pausa e mi volto verso di lui, confusa.
«Non ti hanno rinnovato il contratto» afferma Sebastian, come se fosse ovvio ciò che vuole dire dopo, mi sistemo sul letto e fisso il tedesco con espressione confusa.
«Quindi? Dove vuoi andare a parare?» domando incrociando le braccia al petto, Sebastian gesticola per un attimo e alla fine chiede:«Insomma, cosa pensi di fare?»
Sospiro e passo lo sguardo da Sebastian al muro che si trova davanti a me, poi esordisco:«Beh, tutti i sedili sono già occupati; stavo pensando alla W series, il campionato monomarca femminile. Sarei circondata da altre donne e anche se è solo a una delle prime edizioni credo che riuscirei a catturare un po' di spettacolo»
Il tedesco fa un verso di assenso e rimaniamo nel silenzio, dimenticandoci di far avviare l'episodio rimasto bloccato, poco dopo esprimo:«Non capisco per quale motivo non mi abbiamo riproposto il contratto. Insomma, Giovinazzi è un buon pilota ma io sono più giovane e se avessi una monoposto dei top team a quest'ora avrei il sedile assicurato. Perché non l'hanno fatto?»Sebastian rimane in silenzio e questa sua quiete mi fa riflettere su ciò che ho appena detto; se avessi una monoposto dei top team, mi hanno lasciata senza un sedile perché pensavano che qualche team ai vertici della classifica avrebbe buttato fuori uno dei suoi due piloti per dare il sedile a me? No, i contratti si firmano per un motivo e non per fare cose del genere.
Forse pensavano che non avrei potuto dare abbastanza, che con il tempo avrei iniziato a battere la fiacca e a distogliere lo sguardo dall'obiettivo, portare a casa punti preziosi per la scuderia; scaccio immediatamente l'idea.
Quale altro motivo può averli spinti a non dirmi cosa stavano macchinando? Non chiedo di certo di far risorgere i morti, chiedo solo spiegazioni; è così difficile darmele?
«Come ti sei sentita quest'anno? Ti è piaciuto?» domanda Sebastian afferrando un acino d'uva e attendendo la mia risposta; ripensando a tutto quello che ho trascorso come le ore al simulatore, milioni di briefing, tanto tempo in palestra per aumentare la mia massa muscolare e i fan impazziti alla mia vista, mi si dipinge un sorriso sul volto.
«Non mi è piaciuto, Seb. L'ho amato, dal primo all'ultimo istante, è stato indescrivibile. Finalmente sono riuscita a capire cosa provava Jules quando tornava a casa sorridendo, perché l'ho vissuto anche io. Mi spiace che tutto questo debba finire» affermo notando che il tedesco mi sta sorridendo.
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COLLISION|| Charles LeClerc [COMPLETA]
FanfictionAll rights reserved to @lucreziasstories (La storia sarà revisionata a breve) «Se chiedete a un bambino di disegnare una macchina, la farà sicuramente di colore rosso» questo diceva Enzo Ferrari. Emilie Bianchi è la sorella del celebre pilota Jules...