8 agosto 2019
📍Aeroporto di Orio al Serio, Lombardia, Italia🎧Rabiosa- Shakira ft. Pitbull
«Datevi una mossa, abbiamo tutto?» farnetica Riccardo mentre si accerta di avere tutto a portata di mano, Riccardo è un maniaco del controllo e lo conosco abbastanza da sapere che mancano ancora due ore buone alla partenza del nostro volo.
Mi porto una mano sulla testa e mi premo due dita sopra il sopracciglio destro, come sempre sono la sfigata di turno e mi è venuto il ciclo questa mattina prima di andare all'aeroporto, per fortuna ho un ciclo abbastanza breve e avrò un'opportunità per farmi un bagno nelle acque cristalline della Grecia.
Ho un mal di testa indescrivibile e cerco nel mio zaino qualcosa che possa placare o almeno attenuare il dolore alla testa, trovo una compressa di OKI e la butto giù con un po' di acqua.
Per passare il tempo prima della partenza, Riccardo, Chantalle, Will e gli altri vanno a fare un giro per i vari negozi sparsi per l'aeroporto mentre io e Charles facciamo una partita a carte a un tavolo, ogni tanto gettiamo un'occhiata alle valige per assicurarci che ci siano tutte.
«Quando distribuisci le carte fai proprio schifo, sai?» chiedo a Charles mentre lui fa spallucce e osserva le carte che gli sono capitate, visto come sorride sono sicura che le sue siano migliori delle mie. Stiamo giocando a scala quaranta e la somma delle carte che ho a disposizione per aprire è pari a trentanove quando dovrebbe essere quaranta. Ripeto, la solita sfigata.Charles pesca una carta mentre cerco di capire che gioco fare con le carte che ho in mano, posso attendere che arrivi la fortuna per avere un jolly oppure devo faticare per non rimanere "incartata" come si dice nel gergo e non poter aprire.
«Tocca a te» afferma Charles mettendo una carta nel mazzo scoperto, pesco una carta e la pongo assieme alle altre, l'ennesima delusione, scarto una carta e passo il turno a Charles.
Poco dopo, la fortuna sembra essere arrivata dalla mia parte perché la carta necessaria per portarmi sopra i quaranta punti arriva, faccio un verso di vittoria e rimango con solo una carta in mano, ora basta attendere che arrivi la carta giusta. Vinco la partita con una pescata fortunata e Charles si finge offeso, poco dopo mi consegna il mazzo e distribuisco le carte per un'altra partita, scala quaranta è un gioco che utilizziamo per far passare il tempo e lo abbiamo usato in molte estati per evitare che la noia ci opprimesse. Andavamo in barca con i nostri papà e mentre loro due parlavano io e Charles ci facevamo un bagno, una volta asciugati ci sedevamo al piccolo tavolino e facevamo varie partite a questo gioco. Chi perdeva, pagava una merenda o colazione a chi vinceva.Proprio mentre stiamo per concludere e proprio quando a Charles manca solo una carta per vincere, la combriccola di assetati di shopping arriva per assistere alla vittoria di Charles.
«Siamo tre a due per me» affermo mischiando le carte e porgendole a Charles affinché le distribuisca, Riccardo alza la mano e chiede se può giocare anche lui, alla fine tutto il gruppo si unisce e siamo costretti a giocare a coppie dato che le carte non bastano.
Per evitare discussioni ci siamo affidati alle carte e sono capitata in coppia con Charles, i due migliori oserei dire.
Siamo cinque coppie, Will e Chantalle sono finiti nella stessa coppia e sono seduti accanto a me e Charles, afferro una carta dal mazzo e il monegasco mi indica quella da scartare, faccio cenno di no con la testa e cerco di spiegare perché non posso scartare quella carta, Charles sospira e mi lascia fare, dopo aver rigirato più volte il mazzo perché avevamo finito le carte, io e Charles ne usciamo vincitori e iniziamo a sistemare il tavolino dato che tra poco il nostro volo inizierà l'imbarco.
«Ehi, siamo quattro a tre, mi devi qualcosa!» esclamo puntando il dito contro il pilota numero sedici che fa uno sbuffo e va a recuperare la sua valigia, faccio un sorrisetto e preparo il mio biglietto.Iniziamo l'imbarco e saliamo sull'aereo occupando i posti indicati, sono accanto al finestrino e di fianco ho Charles, non li abbiamo scelti noi i posti di conseguenza non potevo aspettarmi di trovarmi il monegasco come vicino.
I due sedili dietro di noi sono occupati da Chantalle e Will, i quali non parlano tra di loro, Chantalle ha in mano una rivista mentre Will guarda qualcosa sul suo cellulare. Mi allaccio la cintura e attendo che l'aereo decolli, sono emozionata perché non sono mai stata in Grecia e non ho un'idea di come sia, ho visto qualche foto della costa e anche delle case dai tetti azzurri ma niente di più.
L'aereo si alza da terra con un movimento brusco e osservo gli edifici sotto di noi che diventano sempre più piccoli alla nostra vista, per passare il tempo faccio un gioco di parole crociate sul mio cellulare e nel frattempo Charles sfoglia le notizie del giorno, dopo una ventina di minuti trascorsi a giocare con scarsi risultati, emetto uno sbadiglio e Charles domanda:«Hai sonno? Vuoi dormire un po'?»
Faccio cenno di si con la testa e mi strofino gli occhi con le mani, Charles si picchietta la mano sulla spalla e appoggio la testa nel punto da lui indicato, il profumo che gli ho regalato per il suo compleanno mi riempie le narici e mi lascio cullare dal movimento delle sue spalle che si alzano e si abbassano al ritmo del suo respiro.
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COLLISION|| Charles LeClerc [COMPLETA]
FanficAll rights reserved to @lucreziasstories (La storia sarà revisionata a breve) «Se chiedete a un bambino di disegnare una macchina, la farà sicuramente di colore rosso» questo diceva Enzo Ferrari. Emilie Bianchi è la sorella del celebre pilota Jules...