Capitolo 6

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Izzie

Mi sveglio serena, stiracchiandomi quanto più possibile. Il freddo è pungente, ma il calore del piumone è così confortevole da trattenermi nel letto più del solito. Improvvisamente vengo investita dall'odore di biscotti appena sfornati che mi ricordano che oggi è il giorno del Ringraziamento. Incredibile quanto sia passato velocemente il tempo. Ma sicuramente non posso lamentarmi. Mi sto ambientando veramente bene, anche in ospedale. Ho fatto amicizia con alcuni tirocinanti e grazie a loro, le giornate lavorative sono più piacevoli.

Guardo il soffitto un paio di secondi, prima di trovare il coraggio di alzarmi. Devo ammettere però che questo delizioso profumino, è un ottima motivazione per farlo. Intrufolo i piedi nelle mie caldissime ciabatte dalla forma di un panda e vado in cucina.

La zia, in grembiule, è concentrata sui fornelli. La tavola è già apparecchiata; i biscotti fumanti, a forma di renne, abeti, Babbi Natale, sono proprio al centro di essa.

«Buongiorno e felice Ringraziamento, tesoro» dice lei, più sorridente e raggiante del solito.

Mia zia è la classica fanatica del Natale. Gli scorsi anni veniva a trascorrerlo con noi, a Clayton e rivoluzionava l'intera casa. Era solita venire per il Ringraziamento e tornare per i giorni di Natale.

«Felice Ringraziamento zietta e buongiorno a te» ricambio, sedendomi a tavola. «Vuoi una mano?» chiedo per educazione, ma la conosco, la sua risposta sarà negativa.

«No, assolutamente no, grazie» risponde, rivolgendo la sua attenzione altrove.

«Izzieee» il piccolo Jackson corre per il soggiorno, avvicinandosi per abbracciarmi. «Felice Ringraziamento» dice con il suo vocino da cucciolo.

«Ehy, felice Ringraziamento a te amore» gli scocco un bacino sulla fronte.

Quest'anno abbiamo deciso di non spostarci. Sarà il primo Ringraziamento lontano dalla mia famiglia. Avrei tanto voluto vederli, ma domani lavoro e non posso permettermi di perdere troppe ore, rischierei di perdere il posto. Andremo a Clayton per il Natale.

«Dopo andiamo a fare la spesa insieme per la cena di stasera, che ne dici?» mi domanda.

«Certo zia, immagino tu abbia già in testa un menù.»

«Ovviamente» ridacchia. «Saremo noi tre, ma faremo una vera e propria cena da Ringraziamento.»

Oggi è il perfetto giorno dove la dieta sana, va a farsi benedire; la colazione è ricca di dolci tipici e prelibatezze di zia, che si conferma essere una cuoca strepitosa. Mangio tanto, sentendomi un po' in colpa, consapevole che questa sera farò anche di peggio. Aiuto zia a sparecchiare, poi usciamo insieme.

Nel pianerottolo, la nostra strada s'incrocia con la tua. Stai chiacchierando con il portiere, ma quando ci vedi, la tua attenzione si sposta su di noi. Il nostro rapporto è in netta fase di crescita; iniziamo a conoscerci meglio, scoprendo piccole sfaccettature l'una dell'altra ed entrando in un rapporto di totale fiducia e confidenza. Passiamo quanto più tempo possibile insieme, il più delle volte in compagnia degli altri del gruppo. Solo vivendoli con costanza, inizio ad apprezzare a fondo le loro qualità. Sono tutti delle bellissime persone e sono felice di averli conosciuti, così come lo sono di averti incontrata.

Nonostante tutto questo tempo trascorso insieme, non abbiamo mai parlato di quel momento nel teatro. Forse perché abbiamo preferito così, ignorarlo o semplicemente vederlo per ciò che è stato, un normalissimo gesto di affetto.

«La famiglia più bella del condominio» esordisci, avvicinandoti per salutarci. «Felice Ringraziamento» dici, accarezzando i capelli di Jackson.

Il rumore di uno sguardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora