Izzie
Credevo che dormirci su mi avrebbe aiutata, ma in realtà, per la seconda volta di fila, ci ho solamente guadagnato una notte insonne. Nonostante fossi stanca, il tuo pensiero non mi ha permesso di prendere sonno. L'immagine del nostro bacio era e continua ad essere, nella mia testa. Tutt'ora mi sembra di poter percepire la sensazione delle tue labbra sulle mie.
Barcollo verso la cucina. Fortunatamente oggi lavoro solo di pomeriggio e posso permettermi una degna e completa colazione, senza alcuna fretta.
Nemmeno il tempo di sedermi a tavola, che la porta d'ingresso si apre e mia zia entra in casa, tenendo tra le mani alcune buste.«Buongiorno tesoro, ho appena lasciato Jack a scuola» esordisce, chiudendo la porta con il piede. «Ho pensato di comprare la colazione» aggiunge, posando sulla tavola le buste.
L'odore delle brioche calde m'investe improvvisamente, facendo brontolare il mio stomaco.
«Buongiorno zietta» dico, sporgendomi verso di lei per darle un bacio sulla guancia. «Uh, il caffellatte» mormoro, dopo aver scovato il bicchiere da asporto in polistirolo. «Ti adoro.»
«Volevo provare a tirarti su, ieri mi sei sembrata stravolta» mi spiega, levandosi la giacca e portandola nella sua stanza. «Ti va di parlarne?» mi chiede, tornando a tavola.
«Si» annuisco, bevendo un sorso del caffè. «Ieri... sai sono uscita con Casey e si è creata una situazione tale che mi ha portata ad avvicinarmi molto a lei, tanto da spingermi a baciarla.»
«Quindi vi siete baciate» commenta lei, sorridendo. «E lei ha ricambiato, vero?» chiede conferma.
«Si, beh, in un certo senso ha ricambiato. Non si è tirata indietro, ma il bacio è stato fugace, non mi sembrava il caso di...» esito, lasciando intendere.
«Certo, ovviamente» risponde lei, mostrandosi d'accordo. «Non sei tu quella che deve esporsi. Credo che tu abbia già fatto la tua parte. Le hai dimostrato il tuo interesse, ora ne è al corrente.»
«Si, penso che ora non ci siano più dubbi. Le ho fatto capire che sento qualcosa di più per lei, ma lei è rimasta bloccata. Non è riuscita a dirmi nulla, sembrava piuttosto scossa. Forse nemmeno le è piaciuto» concludo, pensando subito al peggio.
«Insicurezza tipica dell'amore» dice, alzandosi per gettare un tovagliolo.
«Sarà mica ereditaria?» ribatto, facendo riferimento proprio a lei.
«Può essere» sorride.
Il mio telefono squilla, è Camila. Ho così tanto da raccontarle.
CASEY
Il bar sta iniziando a svuotarsi, il mio turno sta per terminare, ma continuo a fare tutto freneticamente, incapace di calmarmi. Ho bevuto quattro caffè nel giro di circa tre ore e la caffeina non fa altro che amplificare il mio nervoso. La mattinata è iniziata male, ma il lavoro riesce - parzialmente - ad intrattenermi e distrarmi dal pensare, dal pensarti.
È da ieri che non riesco a toglierti dalla mia testa. Stamattina ti ho inviato un messaggio, ma non ho ricevuto risposta e inizio ad aver paura di aver rovinato tutto. Non so cosa aspettarmi, non so cosa fare, come agire. Mi sento persa, impotente di fronte a queste emozioni che tanto avevo represso. Perché sono certa che se avessi l'occasione di tornare indietro, io ti bacerei ancora. E lo so, questi pensieri non dovrebbero essermi permessi, sono una ragazza impegnata, ma proprio non posso farne a meno.
«Casey!» una mano sventola davanti al mio viso; quella della mia amica Sharice. «Ci sei?» domanda, mettendosi comoda sullo sgabello di fronte al bancone.
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Il rumore di uno sguardo
RomanceStoria AU su Casey e Izzie di Atypical. (Può essere letta anche da chi non ha mai visto la serie) Questo racconto, come anticipato, si svolge in un universo alternativo; le ragazze non si conoscono al liceo, ma il destino le unirà ugualmente. Come...