𝙎𝙩𝙚𝙫𝙚 𝙃𝙖𝙧𝙧𝙞𝙣𝙜𝙩𝙤𝙣

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Cammino per i corridoi alla ricerca di Steve, ma non c'è nessuna traccia  di lui. Sbuffo e mi avvicino alla mensa sperando di incontrarlo li. Mi fermo davanti la porta e con lo sguardo cerco di visualizzare la sua faccia,ma non c'è.

Magari sarà in bagno

Penso cercando di rimanere il più calma possibile. Mi avvicino hai banconi della mensa e prendo il mio vassoio, mi metto in fila e mi sporgo leggermente per vedere cosa c'è da mangiare oggi. Posso solo dirvi che mi pento amaramente di averlo fatto.

Quando arriva il mio momento mi fermo un'attimo per cercare di decidere quale di questi cibi mi farà vomitare di meno. Prendo il riso in bianco,un panino e l'insalata. Mi avvicino al tavolo dei miei amici e mi siedo vicino a Julia, poso il vassoio sul tavolo e inizio ad ascoltate la loro conversazione. "Stastera andiamo al cinema chi viene?" Domanda Nancy rivolgendosi a me e a i miei amici- "Io si" risponde Billy insieme agli altri, "anche io" rispondo guardando Nancy sorridente. Mentre mangio il mio panino vedo arrivare Mattia, il mio migliore amico, verso di noi.

"Cosa succede?" chiedo preoccupata guardandolo. "Fuori" dice indicando con il dito l'esterno

"Cosa fuori?" chiedo iniziando a preoccuparmi ancora di più, "Steve" dice solo per poi sedersi. Mi alzo di scatto dalla sedia, mentre un senso di ansia e preoccupazione inizia a farsi spazio dentro di me. "No, no ferma" cerca di bloccarmi Mattia senza alcun successo. Esco fuori dalla porta del retro e vedo una cerchia di ragazzi urlare e altri con la bocca spalancata

Mi avvicino sempre di più e inizio a farmi spazio fra la folla di ragazzi, non appena arrivo davanti la cerchia rimango a bocca aperta. Due ragazzi tengono ognuno un braccio di Steve in modo da tenerlo in pedi e invece un'altro ragazzo più robusto lo sta colpendo a calci nella pancia

Rimango un'attimo paralizzata prima di decidere di intervenite

"Hey testa di cazzo, lascialo stare" urlo rivolgendomi al ragazzo che sta picchiando Steve mentre la folla si ammutolisce. "Tornatene da dove sei venuta, troia" dice spingendomi e facendomi cadere per terra. "Lasciala stare!" Urla Steve con la poca voce che gli rimane

"Tu sta zitto!" urla puntadogli il dito contro per poi riprendere a picchiarlo. Mi alzo e più incazzata che mai gli tocco la spalla per farlo girare verso di me. "Forse non hai capito, ti ho detto di lasciarlo andare, eh troia non ci chiami me ma tua madre" dico dandogli un pugno dritto sulla sua guancia destra. I ragazzi che prima tenevano Steve lo lasciando cadere per terra e corrono in aiuto del loro amico, nee approfitto e mi avvicino a Steve alzandogli la testa.

"E tutto ok" lo tranquillizzo accarezzandogli i capelli mentre lui annuisce ancora stordito

Lo lascio qualche minuto prima di ritornare sul ragazzo di prima

Mi avvicino e gli tiro un pugno dritto in faccia e poi un'altro, non posso neanche descrivere il piacere che sto provando a vederlo soffrire

Dopo avergli tirato dei pugni inzio a tiragli dei calci nella pancia, vedo Steve rialzarsi e andare a picchiare gli altri ragazzi. Dopo aver picchiato abbastanza tutti i ragazzi mi avvicino a Steve e metto un braccio sul suo fianco e il suo lo porto sulla mia spalla. Inzio a camminare verso i bagni più vicini sperando non ci sia nessuno. Appena entro chiudo la porta a chiave e aiuto Steve a sedersi sul lavandino

Mi avvicino per curare le sue ferite ma lui mi respinge "Tranquilla, hai già fatto tanto" dice allontanandomi, "non mi interessa,non puoi rimanere cosi" ribatto guardandolo in modo severo. Prendo dei fazzoletti e li bagno con dell'acqua, mi avvicino al volto di Steve e inizo a tamponarne uno sulla ferita alla fronte. Dopo attimi interminabili di silenzio decido di parlare

"C'è qualcos'altro che ti fa male?" gli chiedo gentilmente, "il labbro" risponde guardandomi attentamente, "ok" sussurro iniziando a tamponare il fazzoletto sul labbro inferiore. "Perché ti stavano picchiando?" chiedo allontanandomi per prendere altri fazzoletti. "Non è importante" mente guardando in basso, "sai che puoi dirmi tutto" lo rassicuro sorridendo, "si, lo so ma non è niente di tanto importante" dice sorridendo leggermente. 

"Se lo dici tu"

Dopo aver ripulito il viso porto le mani sulla maglietta e cerco di toglierla senza fargli troppo male, quando ci riesco rimango paralizzata. "Dio mio" dico notando dei lividi  enormi blu e viola su tutto il suo addome. Prendo del ghiaccio dalla mensola del bagno e senza fargli troppo male lo appoggio sulla ferita più grande. "Quando hai detto testa di cazzo al ragazzo che mi stava picchiando sono rimasto sbalordito. Nessuno ha il coraggio di parlagli invece tu l'hai pure insultato" dice ridendo, prima di fermarsi a tossire. "Dovrei farlo più spesso" dico sorridendo.

Dopo aver finito di curargli le ferite lo faccio scendere dal lavandino, porto le mani ai fianchi e guardo in basso sperando dica o faccia qualcosa

"Mi dispiace, avrei voluto tanto difenderti quando ti ha spinto per terra e ti ha fatto cadere. Tu non meriti tutto questo, meriti molto di meglio, quacuno che ti renda felice e non ti faccia soffrire. Non ti merito" afferma abbassando lo sguardo. "Cosa stai dicendo, è ovvio che non potevi aiutarmi visto che eri bloccato da i due ragazzi. E non mi interessa degli altri ragazzi, io sono felice con te e non ho bisogno di nessun'altro. Io voglio solo ed esclusivamente te" dico avvicinandomi e baciandolo senza fargli male

"Lo sai che ti amo vero" dice staccansosi

"Anche io" dico per poi ribaciarlo

"Sei la mia eroina" dice ridendo, lo guardo e rido anche io



Angolo autrice

Spero vi piaccia visto che è molto lungo. Ci tengo a precisare che l'idea non è mia ma ho preso spunto da una storia di immagina inglese.
Spero vi piaccia

~Ele♡



𝐢𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞𝐬 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫 𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora