𝙎𝙩𝙚𝙫𝙚 𝙃𝙖𝙧𝙧𝙞𝙣𝙜𝙩𝙤𝙣

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"Buongiorno" dico baciando Steve, "ei piccola" dice ricambiando il bacio, "ti ricordi vero che dobbiamo andare in classe insieme?" mi chiede chiudendo l'armadietto, prima che possa rispondere sento qualcuno chiamarmi, mi giro e vedo Liam sorridermi, mi avvicino a lui e lo saluto sorridendo.

Liam è il nuovo ragazzo della scuola, è molto simpatico e anche molto timido, quindi mi sono
offerta per aiutarlo in questa prima settimana, "ti va di andare insieme nella classe di inglese?" mi chiede imbarazzato, "guarda, mi piacerebbe molto ma devo and-" mi giro ma non vedo Steve aspettarmi davanti l'armadietti.

Strano, magari avrà iniziato a parlare con qualche amico.

"Ok" dico confusa camminando di fianco a lui arriviamo in classe e vedo Steve, mi avvicino per sedermi vicino a lui ma prima che ci arrivi Nancy occupa il mio posto, lo guardo per l'ennesima volta confusa e mi siedo vicino a Liam.

Verso metà della lezione mi giro verso Steve e mimando gli chiedo che cosa c'è che non va, lui
come risposta sbuffa e alza gli occhi al cielo.

Che diavolo gli prende.

Continuo a seguire la lezione ancora più frustata di prima, finita la lezione mi alzo velocemente dal mio banco per parlare con Steve ma appena esco fuori dalla classe non lo vedo più, sospiro pesantemente

"cosa c'è che non va?" mi chiede Liam dietro di me "niente, sono solo stanca" rispondo ammiccando un sorriso.


Manca una sola ora alla fine della lezione per poi andare a casa e io non sono ancora riuscita a parlare con Steve, cerca in continuazione ad evitarmi. Continuo a disegnare sul mio quaderno non prestando attenzione a quello che dice la professoressa.

Alzo di poco lo sguardo per far capire che sto seguendo la lezione ma fuori dalla porta vedo Steve camminare tra i corridoi, alzo velocemente la mano aspettando che la professoressa mia dia la parola, "cosa c'è signorina y/s/n?" mi chiede la professoressa togliendosi gli occhiali "posso andare in bagno, è urgente" chiedo mi guarda sospirando prima di annuire, esco velocemente dalla classe e mi guardo intorno per vedere dove può essere andato.

siccome di martedì aveva l'ultima ora libera, di solito andava nel
campo da calcio della scuola, controllo che non ci sia nessuno in giro e mi precipito fuori dalla scuola, corro verso il campo e lo vedo seduto sulle gratinate.

Mi fermo cercando di prendere fiato e mi avvicino a lui.

"Steve" dico sedendomi di fianco a lui, "cosa vuoi?" chiede acido allontanandosi da me, "perché mi eviti, che cosa ti ho fatto?" chiedo disperata cercando il suo sguardo, "ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio, sono troppo appiccicosa, non ti do troppe attenzioni non lo so, ma ti prego parlarmi" dico avvicinandomi di nuovo a lui e prendendogli la mano, la stacca bruscamente dalla mia, lentamente inizio a sentire le lacrime agli occhi, ma non voglio piangere, non voglio far vedere che sono fragile, non ora.

"Hai intenzione di rispondermi o cosa?" ormai sono al limite, non so più che cosa fare, sto per perdere la pazienza. Finalmente mi guarda ,e attraverso il suo sguardo posso capire che è ferito, ma per cosa?

"Oggi dovevamo andare in classe insieme, ma te mi hai abbandonato, e non è la prima volta" parla come se fosse tutta colpa mia, cosa che mi fa innervosire. "Tu stai dando tutta la colpa a me come se tu non avessi fatto nulla. È vero mi sono fermata a parlare con Liam, ma non appena mi sono girata per venire in classe con te tu sei scomparso... e la colpa sarebbe mia!" urlo ormai esausta, "mi stai completamente evitando da 5 giorni ,da quando è arrivato quel... quel presuntuoso di Liam che mi trascuri, non mi dai mai attenzioni e appena provo a parlarti arriva quello che ti porta via" si alza e inizia a camminare avanti e indietro.

Deglutisco non sapendo cosa dire.

Mi alzo anche io e lo faccio fermare, "forse hai ragione, ti ho trascurato ma io non volevo, lo sai molto bene. E poi Liam non è affatto presuntuoso, è soltanto un ragazzo appena arrivato in una nuova scuola che sta cercando di fare amicizia, e se parla con me non vuol dire che ci prova con me, sono solo la sua unica amica visto che è molto timido, in più se gli sto così vicino e perché mi sono offerta di fargli visitare la scuola per una settimana" dico sorridendo ingenuamente per la sua faccia confusa in questo momento.

"Quindi la settimana prossima non dovrai più aiutarlo?" mi chiede confuso e felice allo stesso tempo "si,ma se ha bisogno può chiedere a me" rispondo ridendo, "vieni qua gelosone" dico abbracciandolo nascondendo la mia faccia nel suo petto.

"Non sono geloso" risponde staccandosi e guardandomi, "come no" rispondo ridendo, "dico davvero" risponde.

"Sta zitto" dico prima di baciarlo.

𝐢𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞𝐬 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫 𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora