11.

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Vidi Gianni e Samuele entrare in mensa e subito mi diressi verso di loro.
G: ma io dico, siete impazziti?!
Gi: per favore non ne parliamo
S: già, non ne parliamo proprio!

Si andarono entrambi a sedere senza proferire parola nemmeno con me.
Dopo il pranzo andammo in sala ricreativa e cercai di parlare con gianni. Mi sedetti sulle sue gambe e iniziai a parlare.

G: gianni, mi dici cosa è successo per favore?
Gi: il preside ha detto che è stata una scenata inutile e senza senso, ma che stavamo arrivando a picchiarci, quindi siamo con un piede dentro e uno fuori
G: stai scherzando?!
Gi: no, ha detto che un giorno a sua scelta ci Farà fare una bella interrogazione
G: devi studiare, non puoi permetterti di lasciarmi qui dentro da sola! Chiaro?
Gi: si signor capitano...ti amo
G: anche io

SD: le signorine Martini e Aresta e i signori Musella e Cardamone vengano con me, è il vostro turno di chiamare a casa

Entrata nella sala dove c'era il telefono composi il numero e chiamai a casa.
M: pronto?
G: mamiii
M: amore mio, come stai? Come va lì? Ti trattano bene?
G: si mamma, tutto bene qui, a parte il cibo che fa vomitare! Poi mi sono fidanzata....
M: oddio amore
G: c'è babbo? Ho poco tempo
M: te lo passo, ciao cucciola
G: ciao mamma
P: tesoro bello, come stai?!
G: tutto bene babbo, non ci crederai ma sto credendo più in me stessa
P: sei il mio orgoglio, sono fiero di te
G: ti voglio bene, devo andare
P: ciao cucciola
G: ciao papo

Uscii dalla stanza piangendo. Non mi aveva mai detto che era fiero di me. Mio padre è sempre stato rispetto a mia madre un po' più rigido, mi ha sempre detto che per raggiungere dei traguardi bisogna sudare, ma ha sempre avuto ragione. Non gli ho mai chiesto tanto, eppure mi ha sempre dato tutto. Mi ha detto che è fiero di me, mi basta questo adesso.

Gi: ehi cucciola, che è successo?
G: sono fieri di me, non me l'hanno mai detto...
Gi: aw amore, vieni qui

Mi strinse forte, come non aveva mai fatto, mi sentivo al sicuro per la prima volta nella mia vita.

F: rega, mi nonna me sta a conserva i soldi eh
Gi: che culo bro!

Disse Gianni dandogli il cinque.
Anche mariana uscì dalla stanza piangendo.

G: ehi mari, che è successo?
M: il mio migliore amico....si è suicidato
G: oddio mari, vieni qui

La tenetti stretta a me per un po' e poi andammo in aula magna per la lezione di canto. Stava arrivando il mirtillo gigante.

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