25.

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R: raga, invece di dormire, perché non facciamo una cosa? Mettiamoci tutti in cerchio ed ognuno esprime un opinione su questa esperienza
G: bella idea, ci sto

Tutti ci radunammo a terra in cerchio e iniziammo a raccontare aspetti di questa esperienza magnifica a parer mio.
Ognuno disse la sua e scoppiammo di nuovo a piangere.

F: a regà, e daje, dovemo ride, mica chiagne!!!!

Francesco rimane il top, sempre e comunque. Eppure qualche lacrimuccia scese anche a me.

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*giorno seguente*
Era l'ultimo giorno. Questo mese era passato un fretta. Mi sembra ieri di aver varcato la soglia di quel cancello piena di cose negative, senza una nota di felicità. Questa esperienza mi ha segnato, tanto.
Vedemmo i nostri genitori lì seduti. Non correre lì ad abbracciarli subito era quasi una tortura. I miei mi guardavano sorridenti e io non potevo essere più felice. Salimmo sulle pedane e iniziammo a cantare l'inno del collegio. Mentre cantavamo tutti di facevano foto e video e vedere quei telefonini era strano. Tutti ci tenemmo la mano, anche se non si sarebbe dovuto.
Io e Giulio leggemmo i nostri temi, ritenuti dai prof i migliori. Alla fine il preside iniziò il suo discorso.

P: signori genitori bentornati. Questo 1982 sta volgendo al termine. È stato un mese duro, ricco di avvenimenti belli, ma anche spiacevoli. Come tutte le cose, anche questo percorso ha una di fine.  Non voglio prolungarmi oltre, potete riabbracciare i vostri figli.

Fondamentalmente i miei non li vedevo da 2 settimane, ma la mancanza si faceva comunque sentire parecchio.

Dopo pianti e foto, foto e pianti, ci dirigemmo in aula magna per la consegna dei diplomi.

P: iniziamo con la consegna dei diplomi. Signorina Martini, venga.

Camminai per il "corridoio" e battei il cinque ai miei compagni. Salii accanto al preside lo ringraziai e presi in mano il mio diploma. Ce l'avevo fatta.

Anche se non fui la migliore dell'anno ero fiera di me.
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Iniziammo a correre come i pazzi. I telefoniiiiiiiiii.
Arrivai per prima e recuperai tutto ciò che avevo consegnato. Ci dirigemmo in camera e ci vestimmo decentemente, ma prima facemmo un book fotografico in divisa.

M: raga guardate che belli i miei pantaloni?!
R e S: queste sono mutande!
Mag: i miei pom pom!
G: le mie Nike! Raga mi si è impalato il telefono, aiuto!
Mari: create il gruppo!
G: faccio io, ho già tutti i numeri

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Eravamo di nuovo lì, davanti a quel cancello, proprio come all'inizio. Con l'unica differenza, eravamo dal lato opposto rispetto alla prima volta. Tornammo a casa felici. I nostri cuori erano stati riempiti da altre 20 persone. Staccarsi da Gianni e Mariana è stato difficile. Lei vive in Sicilia, io in Campania, Gianni in Piemonte! Ma ce la faremo. Questa esperienza è finita, ma non ci sarà mai più una classe 1982.

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