21.

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Ci pensai tanto, tantissimo. Sapevo bene che la pausa in una relazione precedeva la fine. Sapevo bene però anche che Gianni più volte era stato con roberta senza dirmelo. Ero convinta della mia decisione. Ultima possibilità,  se no fuori dai giochi, game over.

Dopo avergli comunicato la mia decisione mi promise che ci saremmo detti solo la verità.
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*inizio terza settimana*

Al collegio era arrivato una settimana prima un ispettore. Sembrava Smigol. Aveva ispezionato il collegio e fatto domande su domande a noi studenti....che du palle! Fatto sta che per lui noi eravamo svogliati. Fu per questo che ci divisero in maschi e femmine. Almeno la sera ci vedevamo e potevamo stare insieme. Solo uno dei 2 gruppi sarebbe andato in gita.
Il preside aveva preso la sua decisione, tutti in gita tranne Tricca e Brondin. Avevano litigato, combinato un macello.
Fu così che partimmo.

*arrivati a destinazione*

G: mamma raga che bello!
C: rega io rimango qui eh!

Iniziammo a montare le tende e i maschi invasero la nostra.

R: rega uscite daiiiii
V: almeno toglietevi le scarpe dai

Mi misi stesa insieme a Gianni e stettimo lì un bel quarto d'ora. In seguito andammo a mungere le mucche. Infine ci sorbimmo una bella lezione con la Petolicchio.

PP (prof.Petolicchio): buongiorno!
Gi: buongiorno professoressa Piripicchio!
PP: musella freni il suo entusiasmo!
Gi: va beneeeeee

Qualche minuto dopo Claudia e Vincenzo iniziarono a fare i versi degli animali.

C: muuuuuuuuuu, beeeeeeeeeee
V: (abbaia)

Pp: smettetela
C: chicchirichiiiiiiiiiiii
V: roooooar!
Pp: Crispino e Dorelfi, fuori!

I due non si arresero e continuarono anche fuori. Che risate!

Pp: signori, signorine, abbiamo terminato la nostra lezione. Sappiate che Dorelfi e Crispino torneranno con me.

Ci fu una lamentela generale, chi faceva casino al posto di quei 2 adesso? Beh....noi altri.

La sera cucinammo e ci radunammo tutti intorno al falò per leggere le nostre poesie sull'amore assegnateci da Maggi qualche giorno prima. Piangemmo tutti e ci abbracciammo collettivamente. Tra una settimana ci sarebbero stati gli esami e non volevamo lasciarci.

*tenda femminile*

G: chi sa cosa stanno facendo quei 4 in collegio
V: mamma, sai che noia!?
S: già, staranno dando di matto
G: io non ce la farei
Gi: Giada puoi venire un attimo

Uscii per andare da gianni e facemmo una lunga camminata sotto le stelle. Il cielo era stupendo.

Gi: non so tu come abbia fatto a darmi l'ennesima possibilità
G: eh
Gi: ceh, sei perfetta
G: n-no gianni fidati sono un casino
PM: sa Martini, mi ha fatto venire un'idea
G: aiuto! Prof! Lei da quanto è qui?
Pm: appena arrivato. Venite, devo darvi un compito.

Ci riuniamo tutti insieme a Maggi.
PM: vi voglio dare un compito. Raccontatevi. Scrivetemi adesso come vi sentite. Come credete di essere agli occhi degli altri. Liberamente.

Iniziai a scrivere senza fermarmi, avevo troppe cose da dire.

Pm: Martini, la vedo scrivere! Vuole leggere?
G: ehm, si certo.

Iniziai a leggere

G: "non ti prenderò in giro, sono un casino. Al mattino sono orribile con il mascara del giorno precedente e con i capelli aggrovigliati. Sono anche più acida del latte scaduto, sarcastica e anche un po' misantropa. Non ho molti amici, eppure ho bisogno di una presenza costante non mi faccia sentire sola, anche perché, sai, mi sento sola persino in autobus all'orario di punta. Non amo uscire, ma amo stare all'aperto e guardare il mare anche per ore. Ah e inoltre sono un disastro nei rapporti, che siano d'amicizia, interpersonali o d'amore. Sono impulsiva, eccome se lo sono! Non so relazionarmi con la gente! Sono troppo chiusa, a volte troppo estroversa, troppo insicura, troppo esuberante e chi lo sa! Sta di fatto che a volte sto meglio da sola e mi viene voglia di scoppiare a piangere, senza un apparente motivo! Non ti conviene affezionarti a me, perché poi in fin dei conti non mi amo nemmeno io, come potresti farlo tu?"
                 (Monologo di Arianna Rinaldi)

Pm: complimenti signorina, davvero
Gi: wow!
V: già, wow!
Gi: questa è la mia ragazza!

Disse gianni mettendomi un braccio attorno al collo.

Il Collegio 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora