I Pirati fecero quanto vollero fare, salparono e cambiarono zona ricolmi di malata allegria.
Erano andati via, Loro erano salvi e poco a poco si accinsero a cambiare zona anche se la notte era scesa quasi completamente. Corsero il rischio di viaggiare di notte, ma era l'unico modo per riuscire a dormire sonni tranquilli cercando vanamente di dimenticare quanto visto.
...Non era ovviamente così facile, in quanto quell'accaduto aveva riaperto vecchie ferite di eventi traumatici e legami spezzati della loro vita tutt'altro che positiva.
Il viaggio continuò nel silenzio...."Riaperti gli occhi da un bel sogno, la luce nel loro sguardo si affievolì di nuovo."
Raymond si era rifatto taciturno e cupo, qualche volta nei suoi occhiali malandati era possibile intravedere delle tracce di goccioline, temo non si trattasse di schizzi di acqua marina...
Yuuki continuava a sorridere, ma era palese che i muscoli facciali, manualmente contratti, formavano una smorfia anzichè una risata. Lara le si riavvicinò allentando i contatti con Rian, visto che lei sola era a conoscenza delle oscure tenebre del suo passato, ma ad un'attenta analisi, si può intuire che si trattasse di eventi appartenenti ad una vita traumatica.
Si formarono così 3 gruppi che sì, viaggiavano insieme, ma erano tornati chiusi ognuno nel proprio dolore.Gli altri intanto non erano a conoscenza di un segreto che Rian portava con se. Calmatesi le acque dall'arrivo dei pirati, uno alla volta, tutti e quattro ripresero il viaggio destando le spalle alla raccapricciante scena. Anche Rian stava per lasciare quel luogo, quando udii lieve e ovattato il pianto di un neonato. Collegò subito che doveva essere il pargolo di quella donna, che credevano malauguratamente ucciso nella violenta aggressione. Rian si voltò verso gli altri come per cercare corrispondenza a quel richiamo colmo di disperazione, ma evidentemente si erano già allontanti abbastanza da non averlo udito.
Rian fu sollevato dal fatto che la donna fosse riuscita nell'"estrema ratio" di rendergli salva la vita e Rian si sentì in dovere di dare senso al suo nobile sacrificio.
Sapeva bene che sarebbe stato un peso per tutti aver fatto quella scelta, perciò decise che per il momento era meglio celare loro quel particolare, mentre rifletteva sul da farsi.L'oscurità aveva agglomerato ogni cosa in una tinta cupa.
Raymond e Lara non misero niente sotto i denti quella sera e tutti si accinsero a prendere sonno ogniuno in disparte dagli altri.
Rian si allontanò dal gruppo per ovvie ragioni celate abilmente fino a quel punto e attese il momento in cui tutti avessero ceduto alla stanchezza, per poter dormire anche lui raggiungendo tutti gli altri. Aveva inoltre dato le adeguate attenzioni al bambino, che, per sua fortuna, non era indispettito affatto dalle sue amorevoli braccia giovanili.
La notte proseguì senza ulteriori menzioni. Almeno fin quando Rian non si svegliò di colpo in preda a fugaci movimenti, rivolti probabilmente a un perfido capriccio giocatogli dal suo inconscio. Fece giusto in tempo a tirarsi su di scatto, che una lacrima attraversò la sua guancia e si depositò in terra.
Notò subito che anche questa notte, Lara, mancava tra i presenti.
Il bambino dormiva ancora profondamente e ciò gli permetteva di poter andare in sua ricerca ancora una volta, ma la ricerca prospettava difficoltà non indifferenti, in quanto ogni cosa attorno a loro era ricoperta da un colore nero pece... quasi come un'innaturale nebbia. In quella notte dal tempo immobile, non aleggiava nulla di positivo.
Il Giovane si affidò, oltre che all'intuito, anche ad una torcia fievolmente vigorosa, ma fu l'udito a svelare la posizione della ragazza, i suoi singhiozzi penetranti amaramente nell'animo del suo cercatore.
STAI LEGGENDO
Un Mondo perduto nel Mare
Ficción GeneralStai per leggere un mio sogno, tra i più strani e significativi che abbia mai fatto. Appena sveglio mi ripromisi di dover provare almeno a scrivere un storia che potesse assomigliare il più possibile all'incredibile avventura che, in un certo senso...