Il Fuoco della Speranza

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Lara era rannicchiata ad un angolo e piangeva tra un singhiozzo e un'orrendo silenzio.
Lo sguardo di Rian era fisso, bloccato e spalancato davanti a quella tremenda scena. La sua voce non si decideva tra il voler uscire in un'accozzaglia di parole doloranti, o l'essere inghiottita fin nello stomaco, dove il dolore soffocato sarebbe potuto anche essere dimenticato nel tempo.
Proprio in quel momento una fitta dritta nel petto si abbattè ad unificare le diverse emozioni che stava provando il Giovane. Fece un passo e afferrò saldamente la mano di Lara che, riportata all'attenzione, alzò di scatto la testa. Diede poi un ampio strattone che la fece alzare in piedi e si ritrovò stretta in un improvviso, quanto intenso abbraccio da parte di Rian.
Pochi attimi e anche Lara ricambiò l'abbraccio. Rian, afflitto almeno quanto lei in quel momento, mormorò: "È da egoisti chiudere dentro di se tutto questo dolore, stupida! Ci sono Io!"
Lara fece per asciugarsi la faccia e i singhiozzi cominciarono ad assomigliare più a piccole risate.
Entrambi si staccarono da quell'abbraccio, ognuno vide l'altro sorridere con le lacrime ancora agli occhi.
I due si sedettero e parlarono, Lara condivise i demoni del suo passato con Rian e la sofferenza fu condivisa e retta anche da lui.
Il passato di Lara fu costernato di condanne all'esistenza. Figlia di un donna di facili costumi nel vecchio mondo, nacque da parte di un padre assai benestante che la abbandonò prima ancora che ella nascesse. Ovviamente la sua nascita fu solo un grossolano errore, ma questa donna, sua madre, la portò alla luce e gli diede l'affetto di una famiglia. Certo, ella viveva vendendo il proprio corpo per guadagnare qualche soldo per la piccola Lara ed erano relegati nei bassifondi in condizioni deplorevoli. A pochi mesi prima della "Grande pioggia", il lavoro a cui doveva stare la madre, era divenuto fin troppo poco proficuo e, proprio in uno di quei giorni, la piccola Lara dovette vivere qualcosa a cui nessun bambino avrebbe dovuto assistere: la madre quella mattina non era ancora sveglia, perciò Lara andò a controllare, ma ella, da quel sonno non poteva svegliarsi mai più. Evidentemente aveva nascosto le difficoltà alimentari alla piccola Lara ed aveva preferito continuare a sfamare la figlia... sacrificio che pagò a caro prezzo.
Pochi ricordi sono rimasti alla mente di Lara dei mesi rimanenti, ma lasciò intendere avesse passato traumi di inenarrabile crudezza e sofferenza sconfinata...
Risvegliatasi nell'oceano postumo alla Pioggia, vagò fino allo stremo delle sue forze e dopo giorni di sconfinatezza esteriore, quanto interiore, stramazzò al suolo in un complesso di macerie. Probabilmente sarebbe sopraggiunta la morte a liberarla da tutto, ma in quel momento conobbe Yuuki, che la portò in salvo e la strappò dall'ennesima "fine".

... ...
..."Certo che sei davvero una persona forte, tu!" (Sorridendo... Anche se dentro di se non avrebbe trattenuto le lacrime ascoltanto l'ennesima disgrazia uscire dalla sua bocca). Disse Rian una volta concluso il racconto che Lara aveva condiviso. Sentendo quella bizzarra affermazione Lara sogghignò ribbattendo: "Dopo quello che hai sentito raccontarti è tutto ciò che hai da dire?" (Sogghignado).
Le risate che susseguirono lasciarono spazio a qualche attimo di silenzio.
Rian riprese dicendo: "Sai Lara, io ho un sogno, anzi un Graande sogno!". Lara lo osservava con occhi incuriositi, ma anche un po' interdetti.
Rian proseguì: "Io credo fortemente che la terraferma ci sia. E sai come ci credo? Beh, perchè sento dentro di me la speranza che questa non sia davvero la fine, ma una prova per dimostrare che siamo capaci anche di ricostruire un nuovo inizio." Lara era rimasta visivamente sorpresa dalla sicurezza con cui diceva quelle azzardate affermazioni.
"Qui dentro (indicandosi il petto) c'è la fiamma che ci tiene vivi, che guida ogni nostra scelta in base a ciò che crediamo, rappresenta il destino che scegli di etichettarti." Aggiunse Rian sfoggiando un sorriso "a trentadue denti".
Io credo fortemente che l'umanità non è ancora stata dannata da Dio, questo perchè non abbiamo perso la "volontà del fuoco", o almeno fin quando ci sarò io l'umanità sarà salva! Hahaha, non doveva uscir fuori così la frase ma... hai capito il senso." Questo fu ciò che aggiunse Rian con un sorriso quasi di sfida e con il timbro sognante di chi viene rapito dalle più svariate fantasticherie.
Si voltò verso Lara che era stata ad ascoltare in silenzio e vide che lo fissava con gli occhi lucidi e la bocca aperta. Era stata meravigliata da un sogno tanto genuino e così infantile, da ottenere il pregio della semplicità.
"No Rian, tu sei una persona forte, non io che ogni giorno non ho mai guardato oltre la notte... m-ma ora mi hai convinta! V-voglio credere anche io nel tuo sogno! Hai ragione, questo mondo non è ancora perduto del tutto." Disse con imbarazzo e sincera fede Lara, davanti allo sguardo meravigliato, 'sta volta di Rian.
In fondo agli occhi fino a quel momento solo lucidi di Lara si accese una scintilla, sbocciò una piccola fiamma nel suo cuore, ora le tenebre non sembravano più così sconfinate.

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