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Dal capitolo precedente :
«Sono felice che tu ti sia svegliata» Ammise Zayn. La sua voce esprimeva dolcezza, tanto da non sembrare lui. E questo insospettiva parecchio Abigail. Perciò Zayn ricevette una risposta che non si aspettava...
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«Come se veramente ti importasse qualcosa di me. Per te sono una fra tante, una fra le tue conquiste. Vuoi solo possedermi per fare di me ciò che vuoi. Usarmi come un oggetto» La voce di Abigail diminuiva mano a mano che continuava il suo discorso. Questo perché si era resa conto di come si era ridotta, di come era stata ridotta. Zayn restò a bocca aperta prima di parlare, stavolta il più dolcemente possibile.
«No, questo non è assolutamente vero Abby. Per me conti, e anche molto» Parlò con una voce che non sembrava sua, avvicinandosi per toccare il braccio freddo che subito allontanò da lui. Era troppo arrabbiata e schifata per potersi permettere un qualsiasi contatto con lui.
«Certo, come tua puttana personale. Per favore risparmiati questa scenetta da idiota che non rispecchia quello che veramente sei» Ridacchiò con forte ironia nella voce, che però allo stesso tempo esprimeva sofferenza. Infondo, a chi sarebbe mai piaciuto essere rinchiuso in un castello ed essere la preda di un vampiro assetato di potere? La risposta era semplice: a nessuno.
«Abby sei davvero convinta che io voglia solo arrivare in mezzo alle tue gambe? Credimi, non è così» Okay, Zayn lo pensava, ma ora iniziava a provare qualcosa di diverso per quella giovane donna indomabile.
«Ne sono convinta, perché è la verità. Sai cosa sei? Sei un'egoista. Ti sei impossessato di me, facendo soffrire la mia famiglia e il mio ragazzo. Era meglio che mi uccidevi quel giorno alla comunità, così non avrei dovuto penare così tanto per andarmene. Quante volte ho rischiato di rimetterci la vita? Troppe, ed ora sono stufa. Ammettilo che per te sono solo una puttana, che fino ad ora hai cercato di essere gentile per arrivare al tuo scopo finale. Perché non lo ammetti? Se sei un re vero dovresti assumerti le tue responsabilità, ma vedo che non sei capace di farlo. E ti consiglio di fartene una ragione: io amo ancora William e non amerò mai te» Parlò tutto d'un fiato Abigail. Ormai si teneva dentro questi pensieri fin da troppo, e questo era il prezzo da pagare.
Zayn si sentì ferito e oltraggiato. Come osava questa piccola insolente umana parlare così al re? Ma Zayn non reagì. Stette li ad osservarla alzarsi e dirigersi verso l'uscita della camera barcollante per la mancanza di cibo e acqua ed elaborò la risposta.
«Si, sei solo una puttana. Non vali niente, servi solo per sbatterti quando ne ho voglia. Per me potevi anche morire, ma ti ho salvata perché ti amavo. Ora non provo più questi sentimenti» Ammise più a se stesso che ad Abigail. Non lo pensava veramente, ma cominciava a ripensare sul suo amore per lei. Se non era ricambiato non poteva farle cambiare idea. Avrebbe solo potuto aspettare che lei cambiasse idea, ma ci sarebbero voluti anni probabilmente.
Abigail rimase a bocca aperta a fissarlo, mentre lui la superava uscendo dalla porta e sbattendola dietro le sue spalle con così tanta forza che quest'ultima quasi si frantumò. Non poteva lamentarsi. Lo aveva praticamente spinto a confessare quello che pensava e non poteva rimanere stupita. Così si tolse quel l'espressione dalla faccia e preferì andare a farsi una doccia.
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Zayn da ore cercava di dedicarsi al suo lavoro, ma le parole di Abigail continuavano a rimbombargli in testa, come un disco inceppato.
«Sai cosa sei? Sei un'egoista. Ti sei impossessato di me, facendo soffrire la mia famiglia e il mio ragazzo. Era meglio che mi uccidevi quel giorno alla comunità, così non avrei dovuto penare così tanto per andarmene. Quante volte ho rischiato di rimetterci la vita? Troppe, ed ora sono stufa»
Aveva detto. Forse avrebbe davvero dovuto ucciderla, e ora magari non avrebbe più dovuto pensare a lei. Ma aveva l'impressione che quella ragazza le sarebbe rimasta impressa nella mente ad ogni modo.
Cercava da ore di dedicarsi alla sua espansione verso nuove terre, ma questa volta aveva un'emicrania davvero dolorosa. In più doveva iniziare ad organizzare il gran ballo natalizio che si svolgeva ogni anno a palazzo. Troppi pensieri per la testa, evidentemente.
Ma non poteva tralasciare i suoi impegni da re ancora una volta. Perciò arrivò a una conclusione decisiva. D'ora in avanti avrebbe approfittato di lei, tanto ormai non gli importava più se l'amava o no. Anzi, se ancora provava qualcosa per lei, avrebbe dovuto togliersela dalla testa, definitivamente. O ora o mai più. Era la sua ultima ancora di salvezza.
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«Abby credevo che non ti saresti più svegliata» Tristan continuava a ripetere le stesse cose ormai da un'ora, tanto da diventare noioso.
«Tristan, lo hai già detto» Lo rimproverò lei, contando a giocare con la forchetta.
«Scusa. Solo sono davvero felice» Sorrise, e lei ricambiò dolcemente. È vero, in questi ultimi tempi era parecchio ripetitivo, ma non si poteva non voler bene a Tristan. Era così...gentile e premuroso, tanto da non sembrare un vampiro. Solo che lo era.
Ma per quanto Abigail avrebbe dovuto essere orgogliosa e felice di essersi salvata, aveva un brutto presentimento. Forse era stata troppo severa e cattiva con Zayn. Ma poco le importava. Lui quando mai lo era stato con lei?
Solo sperava di non creare in lui un senso di vendetta. Ma non sapeva ancora che Zayn era molto vendicativo. E presto la sua vendetta si sarebbe compiuta. Ma questo ancora Abigail non lo sapeva.
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Compulsive ≫ z.m.
Fanfiction(14+) Compulsive [kuh m-puhl-siv] adj., 1. compelling ; compulsory 2. Psychology pertaining to, characterized by, or involving compulsion governed by an obsessive need toconform, be scrupulous, etc., coupledwith an inability to express positive e...