46. Shyness

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[Dato che domani non aggiornerò, auguro un felice Natale a voi a alle vostre famiglie. E buon compleanno Louis!!

Domanda: cosa avete chiesto come regalo?

Attenzione: questo capitolo contiene scene di violenza, natura sessuale e un linguaggio forte. Leggete a vostro rischio.]

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In quella settimana dopo il ballo, Tristan e Abigail si erano visti poco. Per vari motivi a dirla tutta.

In primo luogo per via del lavoro che stava sommergendo il re e i Lords, che erano quasi riusciti ad arrestare e a giustiziare Vladimir.

Poi anche perché tra i due c'era un clima di tensione, per via che Abigail aveva rifiutato di baciare Tristan. E non avrebbe potuto farlo. Perché, oltre al fatto che amasse ancora William, Zayn si sarebbe incazzato non poco se l'avesse scoperto, e l'avrebbe scoperto di sicuro. Già doveva pagare per essere andata con il Lord al ballo, in più non voleva rincarare la dose per averlo anche baciato. Era fuori discussione.

E le cose non sembravano andar meglio. Era lunedì sera, ciò voleva dire che Zayn sarebbe tornato per scontare le pene. E chissà cosa avrebbe fatto.

In men che non si dica si catapultò nella suite della ragazza, con passo felpato e falcate enormi. Come al solito fece tintinnare le chiavi mentre uscivano dalla tasca della sua giacca, ma stavolta non tirò fuori solo me manette dal cassetto, ma anche un altro oggetto che l'umana non riuscì a decifrare.

«Okay, Abby. Oggi faremo qualcosa un po' diverso dal solito.» Sorrise mentre si sfilava la giacca nera. Abigail trasalì. Ma non poté obbiettare.

Questa volta la prese per il braccio magro e bianco e la fece chinare, fino ad abbassarsi. Legò un polso al letto con le manette e l'altro al comodino accanto. Come al solito si spogliò prima lui, rimanendo in boxer. Poi passò alla ragazza, che lasciò anch'ella con solo l'intimo addosso.

Zayn prese l'oggetto da dove lo aveva posato in precedenza, e con la coda dell'occhio Abigail riuscì a scorgere di cosa si trattava. Aveva tutta l'aria di una frusta. Aveva sul serio intenzione di frustarla?

Al pensiero si agitò, cercando inutilmente di liberarsi dalle manette.

«Shh...sta' calma piccola.» Sussurrò Zayn con voce roca e sensuale, mentre le accarezzava un fianco dolcemente. Poi si chinò accanto a lei, soffiandole sull'orecchio.

«Quando imparerai che con me non devi essere cattiva? Se sarai buona questo non succederà più.» Abigail ebbe i brividi al sussurro di Zayn. Deglutì, vedendo che Zayn si era rialzato e stava scegliendo il punto dove colpirla.

Ci fu un momento di silenzio. Zayn alzò la frusta per colpirla, e la fece ricadere con un colpo secco sulle natiche della giovane, che urlò dal dolore. Sentì il sangue scorrerle giù sulle gambe, ma non era sicura se fosse tutto vero o solo un'illusione.

Zayn sferrò il secondo colpo ancora più forte del primo, in un'altro punto delle natiche.

«Oh piccola come mi piace farti urlare.» Gemette pesantemente Zayn. Tutto questo la schifava. «Urla più forte!» Ordinò, e sferrò il terzo colpo. Questo andava ben oltre il limite di sopportazione. E Abigail urlò così forte che i polmoni le facevano male, e non aveva più aria.

Zayn continuava a gemere in modo terribilmente accattivante, e Abby continuava a urlare.

Dopo i numerosi colpi successivi Zayn si placò, riponendo la frusta sporca di sangue nel cassetto. Poi si chinò da Abigail, e cominciò a succhiare il sangue fuoriuscente dalle natiche della giovane.

«Sei dolce.» Affermò mentre passava la sua lingua avanti e indietro. Abigail cercò di concentrarsi sullo stringere i denti, ma ogni volta che se l'era quasi dimenticato, Zayn faceva qualcosa che la risvegliava dalla sua concentrazione. Era impossibile pensare ad altro.

E quando Zayn finì di succhiare, Abigail pensò che tutto fosse finito, ma non era così. Per un attimo sganciò le manette, facendola girare e sdraiare a terra di schiena.

Una volta posizionata, le tolse l'indumento che copriva la sua intimità, allargandole le gambe e finendoci in mezzo.

Spingeva come se non ci fosse un domani, e Abby cercava in tutti i modi di distrarsi e chiudere gli occhi per il dolore.

«Oh cazzo, sì!» Gemeva Zayn in continuazione, baciandole il collo con avidità. Che orrore!

Ad ogni modo, le spinte finirono prima del previsto, e Abigail fu liberata dalle manette presto.

Zayn si rivestì ed uscì dalla stanza senza neanche salutare. Abigail restò sola come al solito, a rendersi conto di come si era ridotta.

~

Tristan era timido. La timidezza lo aveva sempre imbrogliato è costretti ad abitare di fare ciò che voleva. E per una volta che si era deciso, tutto era andato storto.

Non riusciva a togliersi dalla testa quella ragazza. E si chiese se magari non si era innamorata di Zayn, invece che di lui. Magari lui l'aveva forzata così tanto da obbligarla. Nessuno meglio di lui sapeva di cosa era capace Zayn.

Ed ora cosa avrebbe fatto? Non si vedevano già da parecchio, e non solo per gli impegni, ma anche per il clima di tensione creatosi.

Questa volta era più difficile delle altre. Anche perché credeva di amare Abigail più di chiunque altro avesse mai amato. Era un sentimento fin troppo forte per essere tenuto dentro. E quando lo aveva condiviso con colei che amava, questi si era rifiutata categoricamente.

Avrebbe voluto odiarla, ma non ci riusciva. Perciò doveva pensare a qualcos'altro. Perché ora la loro amicizia era stata rovinata.

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