𝙓𝙄.

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colonna sonora:
Say Something - A Great Big World

*nels pov*

Resto immobile mentre osservo Cesare uscire dalla stanza. Frank mi osserva attentamente, deve aver captato che c'è qualcosa che non va.

F: non sembra sia tutto okay...avanti su, che c'è?

Ne: nulla, davvero. Sono solo sconvolto da questa faccenda di Nicolas e Tonno.

F: ah, capito. Mi stai quindi dicendo che il problema non sta nel fatto che Cesare ti abbia quasi baciato, o sbaglio?

Impallidisco e lo guardo con gli occhi spalancati. Lui che ne sa?

F: dal vetro della porta si vede tutto vez, le tapparelle sono alzate

Effettivamente la porta di quella stanza è bianca ed in alto, al centro, ha un (non troppo piccolo) quadrato in vetro che permette di vedere all'interno. Se uno vuole ètranquillamente possibile abbassare le tapparelle, rendendo così impossibile vedere sia da dentro per fuori che da fuori per dentro, ovviamente.
Frank indica la porta ridendo mentre io arrossisco di brutto, imbarazzato.

F: davvero, non volevo interrompere il momento ma mi sembravi piuttosto a disagio e non volevo che facessi la scelta sbagliata rispetto a ciò che provi

Ne: non so nemmeno io quello che provo, non mi sono mai posto il problema a dire il vero...

F: appunto, forse è il caso di iniziare a pensarci. Senti Nels non ho intenzione di dover venire qui a trovare anche te oltre che Dario quindi ti prego, pensaci bene. Lo ammetto, ho origliato e Cesare sembra davvero innamorato ma devi fare ciò che ritieni più giusto; se devi scaricarlo, sii delicato. Il gruppo è già distrutto, cerchiamo di non disintegrarlo ulteriormente, okay?

Annuisco.
Nonostante le parole di Frank mi mettano non poca ansia, la sua voce calma mi rassicura. Nel momento esatto in cui Frank conclude la frase, Cesare rientra. Il suo viso sembra umido, deve essersi sciacquato. Si siede lontano da me, accanto al letto di Dario è gli prende delicatamente la mano per poi contemplare il corpo inerme nel silenzio, senza dare il minimo peso alla nostra presenza. Dopo qualche minuto, Frank si fa avanti.

F: Cesu, va tutto bene?

Cesare annuisce senza rompere il silenzio nè distogliere lo sguardo da Dario.
Il minuto di silenzio diventano due, poi cinque, poi dieci, quindici, trenta. Nessuno di noi ha il coraggio di chiedere cosa stia succedendo, così assecondiamo il tutto. La quiete è ben presto interrotta inaspettatamente da un saluto. Alzando lo sguardo vedo un ragazzo alto, con i capelli sul biondo, lineamenti inconfondibili: è Tonno.
L'atmosfera è di ghiaccio, la tensione si potrebbe tagliare con un grissino. Tonno entra, cercando di non guardare Dario, e si siede.

T: il tempo è bello oggi, eh?

Tonno si gratta la nuca, non è evidentemente a suo agio.

F: tagliamo corto. Come sono andate le cose? Perchè è successo tutto questo?

Dopo un momento di perplessità e confusione, Tonno inizia a raccontare. Le lacrime e le scuse non mancano. Sentendo anche la sua versione dei fatti non sembra più essere così un mostro, ora. Certo, è vero, ha sbagliato a darsi alle mani ma hanno sbagliato entrambi in fondo.

F: quel che è fatto è fatto, non si può far star meglio Dario con le scuse.

T: le scuse erano per voi. Spero riuscirete a perdonarmi, un giorno.

Le lacrime non smettono di solcare il suo viso. Voglio perdonare Tonno, davvero. Il punto principale però in questo momento deve essere solo ed unicamente Dario. Se quando si seglierà avrà la facoltà di perdonare Francesco, non mi tirerò di certo indietro nel farlo anche io. È anche vero però che l'opinione di tutto il resto del gruppo, ormai dissoltosi, è fondamentale per me.

F: Tonno, sono settimane che sta così.

T: lo so, vengo qui ogni giorno.

Frank è sorpreso da questa rivelazione e chiede a Tonno di spiegarsi meglio.

T: se Nicolas lo sapesse dubito sarebbe d'accordo ma ogni volta che esce per qualunque motivo io entro a fare compagnia a Dario. È il minimo che possa fare.

Tonno accenna un sorriso e si tira via qualche lacrima dalla guancia.

T: posso rimanere un po' solo con Dario?

Cesare, che era stato in silenzio fino a quel momento, si gira verso Tonno per poi alzarsi e dargli una pacca sulla spalla.

C: certo. Vedrai che andrà tutto bene

Cesare lascia la stanza, seguito da Frank e me, poi Tonno chiude le tapparelle.

F: qualcuno vuole un caffè al bar?

Cesare alla tempestivamente la mano.

Ne: io no grazie, ho già troppe cose che mi faranno stare sveglio stanotte

F: ti lasciamo riflettere, allora...a dopo

Frank mi fa l'occhiolino, sa di cosa parlo quando dico che ho cose a cui pensare. Mi siedo di fronte alla stanza del mio amico e tolgo lui occhiali per poter poggiare la testa sui palmi delle mani.
Cesare. Sono ancora confuso da quello che sia successo e, nonostante io abbia detto a Frank di non aver mai realmente pensato ai miei sentimenti per Cesare, ho mentito. Ci ho pensato e come. La realtà dei fatti è che ho paura, che non so esprimere i miei sentimenti senza dar l'impressione di star mentendo, di essere freddo e distaccato. Non capisco perché e forse non lo capirò mai. La verità è che sono innamorato di Cesare almeno quanto lui lo è di me ma non so esprimerlo. Sarei io a dovermi scusare, non Cesare. Se solo Frank non fosse entrato!
La voce di Cesare mi fa sobbalzare.

C: Nels, va tutto bene?

Alzo lo sguardo e rimetto immediatamente gli occhiali per poi annuire. Frank mi domanda, ridendo, se le mie riflessioni sulla vita siano state fruttuose. A questa domanda, rispondo ridendo.

Ne: credo di sì, insomma...mi può bastare

N: wee! Che ci fate voi qui?

Un Nicolas stremato ma sorridente viene nella nostra direzione. Dopo saluti e convenevoli vari, Nic ci guarda leggermente confuso.

N: scusate ma se siete venuti a trovare Dario, perché siete qui fuori?

C: ecco, vedi Nic, dentro c'è...voglio dire, Dario non è solo...ha compagnia...

Non poteva esserci tempismo migliore. Cesare non fa in tempo a trovare le parole che la porta della stanza dove era il nostro amico viene aperta maldestramente, rivelando Tonno.
Ben presto l'espressione di sorpresa, colpevolezza e rancore dipinta sul volto di Nicolas si trasforma nella gioia più grande.

T: è cosciente, si è svegliato!

一𝑽𝒆𝒓𝒕𝒊𝒈𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora