colonna sonora:
Remind me to forget - Kygo*Pov Dario*
Mi sono addormentato, sognando di perdere Nicolas, sognando di perdere la cosa più importante della mia vita, e le lacrime scendono dalle mie guance.
Ho la testa appoggiata sulle braccia incrociate, chino sulla mia scrivania e gli occhi leggermente socchiusi.
La penna che stavo usando probabilmente è caduta, e il suo inchiostro ha sporcato il pavimento.
Il foglio che stavo usando probabilmente è bagnato, le mie lacrime hanno corroso la sua superficie.
La mia mente è ormai consumata, dagli svariati pensieri vaganti su di te.
Ho i fogli pieni di testi e note su di te.
I tuoi occhi sono come un'arma, ogni volta che li guardo fanno male, ma allo stesso tempo un bene inimmaginabile.
Le tue mani sono più delicate di una piuma.
Tu sei come un vaso di ceramica, nelle mani di un disastroso ragazzo appena entrato in un negozio di quest'ultima.
Il mio compito è quasi quello di tenerti al sicuro, tenerti lontano dalla fragilità che ti sta poco a poco divorando, e da tutte le incertezze e mostruosità di questo mondo.
Il mio compito è renderti felice, essere la spalla su cui puoi appoggiarti quando di senti giù di morale.
Il mio compito più importante però, è quello di amare.
Oppure quello di amarti.*Pov Nic*
Entro nella stanza di Dario, a primo impatto buia e tetra, ma poi accompagnata da una luce soffusa prodotta da una piccola fiammella.
Anche oggi ha dormito qui. Dario ha gli occhi pieni di lacrime, versate ovunque.
Fa male vedere quei bellissimi occhi profondi e scuri, pieni di emozioni e dolcezza, rovinati dalle lacrime.
L'ho sempre visto come una persona forte e audace che non ha paura di niente, ma adesso, vederlo così, quasi a pezzi, sfinito, mi da quasi un senso di tranquillità e calma. L'ho sempre visto come un supereroe ma vederlo così mi ricorda che è, proprio come me, non è altro che un uomo con tanto di debolezze. É come se la causa del suo pianto fossi io.
Inizio ad avvicinarmi a lui nella speranza di accennare un "va tutto bene" solo tramite lo sguardo. Gli sussurro qualcosa, cercando di non farlo sobbalzare.N: Dario...
D: Nic, dimmi
La sua voce è calma ma spezzata, apre piano gli occhi. Sembra sorpreso di vedermi qui.
N: perché piangi?
Non risponde, si limita a sollevare piano il busto per poi abbracciarmi. La sua presa è forte ed è come se si aspettasse che io scappi da lui e voglia fare di tutto purchè io resti.
Metto le braccia attorno al suo collo, e faccio passare le mie dita tra i suoi capelli. Ed ecco di nuovo tornata quella sensazioni di vertigini che non provavo da un po' e della quale avevo quasi nostalgia.
Mi inzia a raccontare del sogno, anzi, dell'incubo da cui è appena uscito mentre stava dormicchiando sulla sua scrivania.
Continuo ad accarezzargli la schiena mentre gli ripeto che va tutto bene e che non potrà mai perdermi perchè lo amo e lui lo sa.
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一𝑽𝒆𝒓𝒕𝒊𝒈𝒐
FanficCosa succederebbe? Saremmo ancora salvi se (il tempo si fermasse) una terza stagione per la Valle Spaziale fosse alle porte? Magari la ragione di questa scelta riguarda qualcosa in più rispetto alla sola voglia di migliorarsi... "Il più delle volte...