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colonna sonora:
Love of My Life - Queen

*pov Cesare*

Più guardo Nelson allontanarsi, più vorrei chiedergli di restare. Almeno, ora che non è qui, posso lasciare le lacrime libere di scendere. Insieme alle sue parole ho sentito anche un tuffo al cuore e un nodo alla gola che mi ha impedito di chiedergli di restare. La strada è ancora buia ma i primi pallori dell'alba iniziano ad illuminare il cielo in questa notte romantica che avevo programmato di passare altrove.
La cena dell'altro giorno è andata bene, davvero bene, abbiamo parlato a lungo ed ho capito quanto Sara sia simile a me. Gli stessi interessi, le stesse letture, lo stesso senso dell'umorismo. Sembra davvero essere la persona perfetta per me in questo momento, la persona di cui ho bisogno per dimenticare Nelson, il quale è invece totalmente il mio contrario. Lui è totalmente diverso da me ma non "diverso" secondo un'accezione negativa bensì quel genere di diversità che ti invita a voler scoprire sempre qualcosa di nuovo nell'altro che non avresti mai immaginato. Ogni giorno viene alla luce un aspetto della personalità di Nelson che non avevo mai notato prima, nonostante il tempo da cui lo conosco. Non riesco a pensare a lui senza sorridere, che sia un ricordo che riaffiora nella mia mente o una canzone che mi ricorda delle stravaganti avventure passate insieme; che sia il sentir nominare una serie nerd di quelle che piacciono a lui o il riguardare un vecchio video in cui nulla di tutto ciò era ancora successo. A lui piacciono ed interessano delle cose che io detesto e viceversa, è quasi come se ci completassimo. Dopo ogni doloroso secondo speso a tentare di dimenticarlo, non posso mandare all'aria tutto questo percorso. La strada da percorrere è ancora lunga, è vero ma una delle salite più ripide è stata percorsa. Dopo questa serata, però, devo ricominciare a porre a me stesso una domanda riguardante un argomento dato ormai per chiuso. Ho promesso che non avrei riaperto questa parentesi ma decido di prendere il telefono ed inviare un messaggio al ragazzo che poco fa era seduto giusto accanto a me, lui risponde in fretta ed io non so cosa fare. Credevo la risposta a questo messaggio avrebbe potuto indirizzarmi verso una scelta specifica ma non è stato così. Resto a fissare il messaggio fin quando leggo "online" sotto il nome del contatto. Ho bisogno di una bella doccia per schiarirmi le idee.
Una volta uscito dalla doccia, comprendo che stanotte non dormirò. E chi dorme dopo una serata del genere? Prendo il telefono e mando un messaggio sul gruppo di Space Valley in cui comunico che Nelson non sarà nelle condizioni di partecipare alle riprese poichè non si sente bene. Lo conosco, so che non si sveglierà; anche se dovesse svegliarsi in tempo, sembrerà uno zombie appena uscito da The Walking Dead e non sarebbe divertente girare un video con Nelson in queste condizioni. Inoltre domani sera ha in programma un concerto importante e se dovesse arrivarci in delle condizioni poco ottimali per cantare sarebbe un bel disastro. Ma dico io: che scellerato incosciente si va ad unbiacare la sera prima di un concerto così importante?! Ad ogni modo, quando si sveglierà leggerà il messaggio e non si preoccuperà di venire. L'orario è improponibile e infatti nessuno legge il messaggio fino ad un paio d'ore dall'invio. I raggi solari irrompono in casa e mi fanno capire come sia ora di alzare le serrande e godermi un po' di luce. Anche se ne ho vissuta solo una piccola parte, questa notte mi ha portato consiglio, in parte.
Con l'occasione decido di inviare un messaggio a Sara dicendole di doverle parlare. E, siccome ho deciso di andare comunque in studio per preparare qualche copertina e recuperare una cosa che ho dimenticato, le chiedo di incontrarci lì.
È ormai tarda mattinata e tutti hanno visualizzato e risposto al messaggio che ho inviato. Beh, quasi tutti. Tutti tranne Nelson. Se avessimo dovuto effettuare le riprese, sarei un po' in ritardo ma d'altronde non ho mai necessitato di tempo per pensare come stanotte.
Quando è ormai ora di andare, mi reco allo studio e inizio a sistemare qui e là finché qualcuno non bussa alla porta: deve essere Sara. Mi preparo psicologicamente a dirle come mi sento, sperando possa aiutarmi e intanto stilo un discorso nella mia mente.

一𝑽𝒆𝒓𝒕𝒊𝒈𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora