XXI.

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colonna sonora:
Amazing - Aerosmith

*pov Dario*

Dopo aver passato ormai giorni a lavorare senza sosta tra riunioni per Space Valley alle quali mi sono preso la briga di andare da solo (a buon rendere...), ore e ore impiegate nella stesura del mio libro e nella registrazione del mio podcast non so davvero più cosa sia la luce del sole.
Tra pochissimo tutti torneranno e con loro la normalità. Non aspetto altro. Fare da solo il lavoro di più di sei persone è qualcosa di sfiancante ma ho deciso che è arrivato il momento di uscire di casa per conto mio, di mettere da parte tutto e staccare un po'.
Afferro saldamente Il computer portatile che ho avuto appoggiato sulle gambe per ore ormai, e lo appoggio sul tavolo poco distante. Lo lascio in standby e collego il cavo della carica mentre mi rendo conto di quanto scottino le mie gambe a causa del contatto così prolungato con i componenti in continuo utilizzo del dispositivo. Decido di fare una doccia, mi prendo il mio tempo. Dopo di che mi vesto e, dopo aver afferrato portafoglio, telefono e chiavi, mi avvicino alla porta. Prima di uscire, però, constato la necessità di prendere i miei occhiali da sole: è tanto tempo che non esco, forse ne potrei avere bisogno; inoltre, ho passato tanto tempo davanti allo schermo e non vorrei correre il rischio di riportare effettivamente dei danni. A seguito delle constatazioni fatte, li prendo al volo: se li ho e non ne ho bisogno posso sempre non metterli ma se non li prendo e mi accorgo di necessitarne dovrei tornare indietro...opto per fare un solo viaggio.
Chiudo a chiave la porta e vado dritto verso le scale. Le scendo a due a due, sperando siano pare.
Una volta in strada mi rendo conto di non sapere che ore siano, dato che non mi sono preoccupato di guardare l'orologio da stamattina a questa parte. Tiro fuori il telefono ed accendo lo schermo ma, proprio mentre sto per togliermi il dubbio dell'orario, delle notifiche mi distolgono dall'obiettivo.

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(37 messaggi) - Valle Spaziale @ Tone : eh, se Dario ci degnasse di una risposta...

Bic : comunque torniamo domani!!

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@moonlight_ : hey sono Luna, la ragazza del treno, non so se ti ricordi...

Luna? Come mai mi scrive?
Il messaggio è di quasi un quarto d'ora fa ma, immerso com'ero nei miei impegni non ho avuto neanche il tempo di accorgermene.

@dariomatassa : hey si, certo che mi ricordo

@dariomatassa : posso fare qualcosa per te?

Forse ci sono andato troppo diretto, o forse no. Tutto quello che so ora è che sono davvero curioso di capire cosa stia succedendo.
Mi dirigo verso la fermata del bus mentre penso a dove voglio andare per passeggiare, per distrarmi un po'. Guardandomi intorno mi rendo conto di aver fatto bene poichè effettivamente gli occhiali da sole sono d'obbligo in una giornata del genere.
La risposta della ragazza, a differenza della mia, non si fa attendere.

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@moonlight_ : è stato davvero piacevole conoscerti e parlare con te in treno, mi farebbe piacere conoscerti meglio

@moonlight_ : mi chiedevo se ti andasse di, non so, uscire o pranzare insieme qualche volta :)

Mi blocco di scatto, arresto la mia camminata e osservo lo schermo per qualche secondo. Scruto più da vicino l'anteprima del messaggio, anche levando gli occhiali da sole, in modo tale da assicurarmi di aver letto correttamente. Rifletto. In fondo che c'è di male ad uscire con una ragazza come amici, voglio dire, io amo la persona con cui sto e questo è un dato di fatto. È anche vero che non ho contatti con la razza umana da giorni ormai a causa dell'infinita mole di lavoro che mi ritrovo a dover svolgere. A passare un po' di tempo con un essere che non sia il mio computer non ci vedo nulla di negativo.

一𝑽𝒆𝒓𝒕𝒊𝒈𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora