"Elise, tesoro svegliati!" Urlò mia madre.
Di punto in bianco, mia madre, ha deciso di mandarmi in una famiglia in Inghilterra, la cosa non mi dispiace affatto visto che è solo per le vacanze estive, a parte per il semplice motivo che starò in una famiglia, ma so anche, sentendola parlare con la signora della famiglia, nonché la sua migliore amica di infanzia, di farmi conoscere i figli. A dire il vero mi preoccupa questa cosa, mia madre non ha mai voluto conoscere Will, il mio fidanzato, da ben 2 anni.
"Arrivo!" Urlai dal piano superiore.
"Il volo parte tra 3 ore! Sbrigati!" Mi urlò."Mamma rilassati ce la faccio in 3 ore a prepararmi." dissi con voce calma, anche se la mia pazienza ha un certo limite e lei lo sta superando.
Sono Elise Williams, ho 17 anni vivo in America, in Florida, la amo, è bellissima, ci sono delle spiagge che sono la fine del mondo... ehm si... comunque dicevo che vivo in Florida, ehm i miei genitori sono divorziati da quando avevo 11 anni e non vedo mio padre da quando hanno divorziato. Mi piace andare alle feste, ma non bevo perché sinceramente l'alcool non fa per me, e a dirla tutta non lo reggo nemmeno. Sono fidanzata con Will, ho i capelli mossi e gli occhi scuri sono alta poco più di un metro e 70.
"Arrivo, eccomi eccomi. Ho preso tutto non è vero? Starò li per molto, farà freddo? Non lo so. il costume per il mare! L'ho dimenticato! Aspetta mamma arrivo subito!" Iniziai a camminare avanti e in dietro per il piccolo soggiorno e salendo le scale più velocemente possibile.
"Elise non c'è bisogno di un costume per stare in città." Mi disse mamma appoggiandosi allo scorri mano.
"Ah si giusto, si, lo sapevo. Ehm..volevo...solo..sapere se eri attenta." Iniziai a ridere per il nevoso.
Non ero mai andata da nessuna altra parte se non in Florida, con la macchina. Stavo entrando in panico come il mio solito. Avevo paura di una cosa che non vedevo l'ora di provare.
Scesi le scale ritrovandomi il soggiorno vuoto, senza le mie valigie.
"Le valigie?" Dissi con aria confusa mentre mi guardavo in torno per cercarle.
"Le ho messe in macchina, ora andiamo prima che non ti faccia più partire." Disse con lacrime agli occhi, sapevo prima o poi sarebbe scoppiata a piangere. Insomma è mia madre e mo vuole bene...
"Si andiamo." Dissi scendendo gli ultimi gradini delle scale.
.....
Il tragitto fu abbastanza silenzioso, c'ero io che mi torturavo le mani e mia madre era troppo rigida mentre guidava e il suo respiro era troppo pesante. Quasi mi fece preoccupare.
Si fermò davanti all'aeroporto
"Allora tesoro, qualunque cosa tu abbia bisogno di me, non preoccuparti chiamami. Ok? Stai attenta, mi raccomando per l'asma lo sprai, copriti bene." Disse facendosi scendere qualche lacrima. L'asciugò velocemente con la mano."Si lo so mamma grazie, ci sentiamo appena arrivo?" Dissi con tono dolce, dandole un bacio sulla guancia e un abbraccio. Uscii dalla macchina per prendere le valigie.
"Amore mio certo! Mandami i messaggi anche quando sei in volo. Ok?" Disse tra i singhiozzi.
"Certo. Ci sentiamo. " Dissi con tono basso e lo sguardo verso le mie scarpe che in quel momento erano diventate stranamente interessanti.
.....
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Non lasciarmi. H. S. (Revisione)
Fanfiction"...sono un disastro, chi mi potrà mai amare, eh? Dimmelo, solo una persona stupida può farlo. " dissi. "Hai ragione sono una persona stupida e ma ti amo." Rispose.