Capitolo 29

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Karmin's pov (Night Changes One Direction)

Sono quasi fuori casa sua. Dopo aver parlato con mio padre, abbiamo pensato, di far subito domanda ed ora devo solo aspettare la risposta. Ho chiesto all'università di Oxford, penso che sia ottima per il mio futuro e per non allontanarmi più. Sono fuori casa sua, cioè quella della madre. Harry da quando mi porto qui, prese la decisione di rimanere in questa casa, sapendo della nostra convivenza. Ho le mani che tremano, non solo per il freddo. Apro la porta, ma la casa è silenziosa.
"Harry." Dico posando il borsone e la valigia vicino alla porta.
"Ci sei?" Insisto chiudendo la porta.
"Harry tornerà tra poco." Risponde una donna uscendo dalla cucina.

Harry's pov
Sono stanco e devo correre a casa perché tra poco dovrebbe arriviate Karm. La voglia di abbracciarla sale sempre di più accendendo l'auto e il riscaldamento. Dovrò parlare della mia situazione, ma farò tutto con calma. Spero solo che non arrivi prima di me ed incontri mia madre,perché lì sarei nella merda.
Come primo giorno di lavoro è andato, abbastanza bene, se non fosse per l'ufficio vicino a quello di Taylor , che stranamente non mi ha degnato di uno sguardo. Meglio così.
Arrivo fuori casa. Poso l'auto, prendo la borsa e scappo dentro.
Chiudo la porta velocemente e la trovo lì, vicino al camino fissando,per la ventesima volta, la mia foto con Gemma e mia madre.
"Karm." Sussurro lasciando cadere la borsa sul pavimento e andare da lei prendendola in braccio.
"Harry." Risponde con le lacrime agli occhi. La bacio. La bacio intensamente. Mi è mancata, troppo.
Mi è mancato il suo profumo, il suo modo di pronunciare il mio nome, il suo sorriso, Lei.
Sento qualcuno tossire. Sposto lo sguardo verso di lei, sperando che non ci fosse.
"Ciao mamma." Dico lasciando scendere Karm per poi prenderle la mano.
"Harry avevi ragione." Incomincia.
"È davvero una bella ragazza e anche molto gentile." Continua avvicinandosi a noi e sorridendo alla ragazza al mio fianco.
Rimaniamo in silenzio per qualche secondo, quando il suono del forno ricorda a mia madre che la cena è pronta. Per tutto tempo Karm e mia madre parlano di come ci siamo conosciuti, saltando i particolari, mentre io rimango in silenzio sperando che questa cena finisca prima possibile.

Karmin's pov

La madre di Harry è bellissima. Hanno i stessi occhi, stesso sorriso e stesso colore dei capelli. È stata gentilissima per tutto il tempo e quando sono entrata mi ha abbracciato sussurrandomi un Grazie.
È scoppiata a piangere ed io non ho potuto far altro che stringerla più a me. Ne avranno passate tante ed io non posso fare nulla.
La cena è stata piacevole,tranne con Harry in silenzio, è stato abbastanza strano. Dopo aver pulito e aver dato la buona notte a Anne siamo corsi nella nostra camera. Io sono distrutta per il viaggio e la questione sull'università, mentre Harry per il lavoro.
"Mi sei mancata." Sussurra stringendomi dalla vita.
Mi volto verso il suo lato,accarezzando i suoi lunghi capelli ricci.
"Anche tu." Rispondo baciandolo. Il cuore batte velocemente quando si posiziona su di me.
"Mi mancava anche questo." Puntualizzo sorridendo. Harry mi bacia ancora una volta,togliendomi dolcemente la felpa. L'aiuto con la sua e velocemente ci ritroviamo anche senza pantaloni.
"C'è tua madre di sotto." Mi ricordo mentre con le sue labbra morbide mi bacia scendendo con cautela verso il mio sesso.
"Dorme." Ansima.
Rimango in silenzio, quando la sua lingua entra nel mio sesso. Mi mancava tutto questo piacere, mi mancava tutta quest'attenzione. Alcune sere, nelle chiamate Harry mi implorava di fare certe cose da sola, ma mi vergognavo, ma lui insisteva. Così lo feci. Potevo sentire i suoi gemiti e il cuore batteva a mille.
Harry sposta le sue dita all'interno del mio sesso,velocemente.
"Meglio così,vero?" Mi sussurra al mio orecchio mentre entra ed esce.
Mi mordo il labbro inferiore per non urlare mentre stringo i suoi capelli.
"Sai,mi masturbavo anch'io quando facevamo chiamata erotiche al telefono." Confessa continuando. Le mie guance diventano rosse al pensiero di Harry.
Harry mi ordina di spostarmi su di lui e senza perdere tempo il suo sesso entra in contatto con il mio.
"Andiamo." Ringhia abbassa voce, mentre posiziona le sue labbra sul mio seno.
"Harry." Sussurro salendo e scendendo sul suo sesso.
"Voglio un bambino." Continua,ansimando e baciandomi."
Rimango muta,trovandomi incompleto disaccordo, per non rovinare il momento.
Arriviamo all'ultima spinta, quando mi ricordo di non aver usato precauzioni nemmeno questa volta.
Rotoliamo sotto alle coperte.
"Tutto bene?" Mi chiede,abbracciandomi.
Annuisco solamente, quando chiudo gli occhi per crollare nelle sue braccia.

**** ( Take me to Church - Hozier)
Il mattino seguente Harry esci di casa presto,per il lavoro. La madre decide di tornare a Boston,ma promette che tornerà presto, mentre io decido di andare al parco.
Appena trovo una panchina mi siedo e ammiro questa fantastica giornata di sole. Fino a quando ricordo della sera precedente. È la terza volte che non usiamo nulla e se tra meno di una settimana non arriverà il ciclo, la risposta sarà una sola. Poso una mano sulla mia pancia, pensando ad un bambino. Ma un bambino vorrà dire futuro distrutto.
Alzo il volto, quando noto da lontano un viso conosciuto, camminare verso di me.
"Liam!" Urlo, quando perde l'equilibrio e cade a terra.
*****
Ho caricato Liam nella mia auto,volevo portarlo in ospedale ma lui si è lamentato di continuo,dicendo che voleva solo tornare a casa, è così è stato.
Lo lascio stendere sul suo letto. È mi tornano in mente i primi giorni che venni qui. La sua dolcezza e gentilezza.
"Grazie." Dice fermandomi per il polso. L'alito gli puzza di alcool ed ha gli occhi completamente rossi. Mi fa quasi pena,pietà.
"Non dovrei essere qui." Rispondo guardandolo nei suoi occhi. La barba più folta e i capelli appena più lunghi.
Mi manca il vecchio Liam e ho voglia di piangere pensando quello che mi ha fatto.
"Non andare da lui." Continua tirandomi verso di lui.
"Lasciami." Prego cercando di liberarmi.
"Perché lui è non io?" Continua, tirandomi verso il letto e posizionandosi su di me."
"Liam ti prego!" Urlo e scoppiando a piangere. Mi trema il corpo per la paura.
Comincia a baciarmi il collo mentre io cerco di spingerlo via.
"Cazzo! Io ti ho dato tutto!" Urla. Si sbottona i jeans, per poi tirare i miei.
"No, Liam!" Continuo ad urlare e a piangere. È un incubo, non è possibile.

N\A
Eccomi qui. Questo capitolo è cattivissimo, lo so. Non sono voluta andare oltre perché mi fa davvero male scrivere una cosa così violenta, quindi il resto potete immaginarlo. Ho dovuto farlo per la storia,quindi non distruggetemi >.<. Alla prossima :))

Little Me [H.S.]&quot; In Correzione&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora