Augustin *Investigation Agency 2*

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Augy guardò il commesso alzando un sopracciglio. -Assolutamente no! Ma hai visto come gli sta addosso? Deve essere elegante, no ridicolo!-

Hariq si sentiva come una statua su un piedistallo. Gli avevano fatto indossare un completo di un improbabile colore verde: poteva tranquillamente sembrare che qualcuno gli avesse vomitato addosso.

In pochi minuti lo avevano fatto spogliare. E finalmente gli fecero indossare un classico tre pezzi. Mentre Augy si stava divertendo un mondo a fare la parte di Richard Gere in Pretty Woman. Hariq emise un sospiro frustrato, ma un sorrisino malizioso gli spuntò a fior di labbra. Guardò il commesso dritto negli occhi. -Per caso, hai presente il film "Pretty Woman"?-

L'altro alzò un sopracciglio, come a dire che era ovvio che conoscesse quel vecchio film.

Il moro abbassò la voce. -Devi trovarmi una cravatta simile a quella che lei vuol regalare a lui... quando vanno a fare compere...-

Il sorriso del commesso si allargò e fece un lieve gesto con la testa. -Se serve per tenere a bada quella iena del suo fidanzato, gliela regalo io.-

Hariq scoppiò a ridere, mentre provava altri abiti. Doveva ammettere che, anche se era molto pretenzioso, Augy aveva un gusto eccellente nel vestire e nello scegliere abiti, completi di ogni accessorio. Guardò fuori dal camerino e l'osservò per un lungo momento.

In quei tre giorni erano rimasti chiusi nella suite per dargli modo di riprendersi, mentre preparavano ogni sorta di piano. Erano riusciti a rintracciare e a scovare quello che stava per bruciarlo, e da lì a qualche ora sarebbe stato catturato e fatto sparire dalla circolazione per lungo tempo. Quindi, lui e Augy dovevano avere un alibi, e cosa c'era di meglio che un atelier maschile, per procurarsene uno?

Lo vide parlare con un altro commesso mentre gli dava istruzioni dettagliate. Poi si voltò verso di lui e lo sguardo severo e duro si addolcì velocemente. Si avvicinò con passo lento e studiato. -Ancora qualche prova tesoro, poi mi farò perdonare di queste ore passate quì-soffiò sulle sue labbra prima di sfiorarle appena.

-Non hai idea di quanto dovrai farti perdonare...-

-Non vedo l'ora...-

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Nel momento in cui ci sarebbe stata la vendita e lo scambio fra Augy e Alan, avrebbero potuto arrestarlo. Se negli anni era sempre riuscito a cavarsela, c'erano dei validi motivi. Come se avesse qualcuno che gli passasse continuamente le informazioni, tipo chi e come fosse dentro qualche agenzia governativa. Ci avevano provato tutti, dalla D.E.A., per le armi e la droga, all'F.B.I. e in alcuni casi anche la C.I.A.

La squadra Talisman era poco conosciuta, anzi, lo era del tutto, anche se istituita già da vent'anni. Era una specie di INTERPOL che lavorava in segreto, e collaborava con le polizie di ogni paese. In più, in questo caso, c'erano molti civili, con gli hacker che facevano il resto.

Però, per arrivare all'accordo e la conseguente vendita, ci volevano molte trattative, perché Alan era diffidente, e aveva più manie e fobie di Honey.

Hariq si teneva stretto a Augy. I loro acquisti sarebbero stati consegnati direttamente alla suite.

-Ti va di pranzare al ristorante?- Gli chiese Il moro soffiandogli nell'orecchio. -Dobbiamo farci notare in pubblico, ci stanno seguendo continuamente- mormorò piano nel suo orecchio, prima di baciarlo e leccarlo. -Anche se... potremmo andare in camera e divertirci un pò, per poi tornare a finire di passeggiare.-

Augy era arrossito a tutti i pensieri sconci che quelle parole gli avevano fatto venire in mente.

Chiuse un attimo gli occhi. -Meglio mangiare prima, altrimenti Giulio ci verrà a chiamare ad ogni pasto.-

Hariq scoppiò a ridere. -Non credo rimarrà traumatizzato per averci visto mentre...-

-Lui no! Ma io sì...-

Hariq si staccò. -Ma come? Tu, così libertino! T'intimidisci per ciò che ha visto?-

-È diverso...- sospirò frustrato. -Una cosa è farlo per lavoro, sei un attore. Ti estranei da ciò che sei veramente e impersoni la parte che il cliente pagante vuole vedere. Ma per amore... quell'atto è intimo, tuo...-

Hariq lo fermò in mezzo alla strada, baciandolo come se fossero soli al mondo.