Augustin *Investigation Agency 2*

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Frank guardò Nial. -Ci vado io...-

-No! Non di nuovo!- Ringhiò l'altro.

Drew guardò i due incuriosito.

-Vi richiamo fra poco- disse Drew verso il monitor e chiuse la videochiamata con un gesto secco.

-Spiegatemi che sta succedendo...-

-Sapete già che ho una figlia e un divorzio alle spalle. Quando la mia ex si è trasferita per lavoro a Miami, sono sprofondato in depressione, tanto da buttarmi su alcol e droghe. Ero fatto dall'una o l'altra cosa, mattina e sera...- Fece un sospiro frustrato. -In quel periodo mi assegnarono un nuovo collega, con cui siamo arrivati anche alle mani, fino a che, lo stesso collega, ha scoperto quanto bevevo e mi ha distrutto. Andò diretto dal mio capo, che mi offrì una scelta: o andarmene o chiudermi in qualche clinica a disintossicarmi dall'alcol e dalla roba che prendevo. Così ho fatto e, uscito dalla clinica sei mesi dopo, mi sono ritrovato come partner lo stesso collega che mi aveva rimesso in sesto- Frank indicò Nial.

Drew fece un sorrisino malizioso. -Che non é solo un partner di lavoro...-

Nial fece un sorriso divertito. -Quello che Frank ha omesso di dire, è che la moglie ha scoperto che lui è bisessuale, nel più crudo dei modi... trovandolo a letto con un uomo. Uno smacco enorme per una donna etero, tradita con un altro uomo. E sì, abbiamo una relazione da qualche anno. Ci volle molto tempo prima che ci fidassimo, ma poi è nato, o forse era nato dal primo sguardo, non lo so...-

-Forse per te, dal primo sguardo. Io ti odiavo- rise Frank.

Drew annui. -Nella Talisman ci basta sapere se avete o no delle relazioni personali. Il lavoro non deve avere ripercussioni a causa della vita privata. Questo vi sia chiaro, perché altrimenti separo le coppie.-

-È non è piacevole!- Gridò qualcuno dall'altra parte dello stanzone in cui erano.

-Se siete dei coglioni, non è colpa mia!- Urlò, ridendo di rimando alla voce, che alzò per un attimo la testa, guardò i due e tornò sui pc.

-Lui è Scott, a capo della squadra dei computer.-

-La squadra degli Hacker!- Gridò Simon da un altro punto imprecisato del salone.

Ci fu un borbottio generale da parte di più teste e si voltarono verso Simon che ridacchiava. -O la squadra dei Nerd...- Continuò, andando poi verso un ufficio.

Frank si mise seduto su una sedia allungando le braccia. -Ci sono dei medicinali che possono dare dei falsi positivi sui dosaggi ematici di alcol e droga. Mi preparo per una settimana e poi Nial, come mio "marito", e come coppia di ricchi da paura, mi porterà nella clinica a farmi "curare".-

Drew sospirò. -Nel momento in cui entri là dentro non potremo darti nessuna protezione...-

-Ormai so simulare alcune cose molto bene...- Disse in uno strano tono che allertò Drew.

-Al ritorno dalla clinica, non mi sentivo a posto, quindi contattai lo psichiatra del dipartimento, che mi ha sottopose ad alcune sedute di ipnosi, o almeno ci ha provò...-

Drew strinse gli occhi non capendo.

-Dopo di lui altri psichiatri ci hanno provato, ma tutti dicono che la mia mente è chiusa ad ogni tipo di invasione. Anche droghe ed alcol non facevano l'effetto sperato...-

Ike comparve dietro di loro. -È vero, ci sono persone che non sono ipnotizzabili... nemmeno con droghe ed altre cose. Se lui è quel tipo di persona, sarebbe il soggetto perfetto!-

Frank sorrise mentre Nial corrugava la fronte.

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Drew prese il telefono allontanandosi per alcuni minuti. -Sean, ti mando alcuni uomini come bodyguard, per il nightclub...-

Attese la risposta che arrivò repentina e secca.

-Drew, sappiamo entrambi che non è per la missione che mi hai mandato qui... ma non è con il tuo intervento che io e Raph risolveremo le cose...-

-Stai mettendo in dubbio le mie decisioni?-

-No, so che cerchi di fare del bene, ma non devi immischiarti... fai l'effetto opposto... e poi sto frequentando una persona...-

Drew emise un sospiro, quello non ci voleva, Raphael non era pronto per una rottura totale.

-Cerca di essere delicato...- Disse solo. Poi chiuse la chiamata e ritornò al tavolo, lanciando uno sguardo verso Simon.